Concetti Chiave
- Gli impressionisti svilupparono un forte interesse per l'arte giapponese, noto come giapponismo, grazie all'importazione di stampe orientali in Europa.
- L'arte giapponese e gli impressionisti condividono l'obiettivo di catturare l'essenza e l'evoluzione della natura, sebbene i giapponesi tendano a sintetizzare la realtà.
- La grande onda di Kanagawa di Hokusai è un esempio di ukyo-e, opere che rappresentano il mondo mutevole eliminando sfumature e chiaroscuro.
- Artisti come Monet e Manet erano appassionati collezionisti di stampe giapponesi, mentre Van Gogh le ammirava nei negozi.
- Elementi dell'arte giapponese, come giardini Zen e stampe, influenzarono le opere e la vita degli impressionisti, come il giardino Zen di Monet a Giverny.
Indice
L'influenza dell'arte giapponese
Gli impressionisti avevano svariati interessi, difatti oltre che di fotografia, si appassionarono dell’arte giapponese, diedero così vita al giapponismo. Lo sviluppo dei commerci infatti aveva permesso alla cultura orientale di penetrare in Europa. In Europa arrivarono ad esempio delle riproduzioni di alcune stampe giapponesi, che furono ad esempio utilizzate per incartare i più svariati oggetti. Questo permise a molti artisti di appassionarsi all’arte giapponese, i quali richiesero l’importazione di vere e proprie stampe.
La sintesi della natura
L’arte nipponica affascinava gli impressuonisti perché aveva obiettivi simili ai loro: vi era la volontà di raccontare la natura nel suo evolversi. I Giapponesi però trasfigurano la realtà e rappresentano solamente la sintesi di ciò che vedono.
di Hokusay, dove è presente il monte Fuji sullo sfondo e dove le onde vengono ridotte a una serie di linee fluttuanti. Sono presenti anche due barche che sembrano seguire l’andamento dell’onda. Vengono eliminate le sfumature, il chiaro-scuro e la volumetria. Opere di questo tipo, che descrivono la natura nella sua mutevolezza, sono dette ukyo-e, dove e significa rappresentazione e dove ukyo significa mondo fluttuante, mutevole. Anche Hiroshige realizzò opere di questo tipo.
Collezionismo e ispirazione
Come già affermato, gli impressionisti si appassionarono a opere di questo genere e iniziarono a collezionarle. Ad essere un collezionatore accanito era ad esempio Monet, che in tarda età comprò svariate stampe giapponesi, ma anche Manet. Van Gogh si limitò invece a ammirarle nei negozi che le vendevano. Nelle opere francesi vi furono quindi molte citazioni all’arte giapponese, ad esempio nel
di Manet sullo sfondo vi sono alcune stampe che ritraggono un suo quadro e delle stampe. Vi è anche un paravento con fiori giapponesi. Van Gogh ha invece ritratto il suo venditore di tele che definì tertan, cui vi era molto affezionato tanto che il termine significa papà. Costui è appoggiato su una parete dove vi erano varie stampe giapponesi che sono state riprodotte da Van Gogh con molta precisione. Ad esempio vi sono fiori, le geisha. Manet possedeva poi una stampa con delle danzatrici giapponesi vestite di rosso, decise così di ritrarre la moglie con un vestito di questo genere.
Giardini Zen in Europa
In voga in Europa erano anche i giardini Zen. Monet infatti se ne fece costruire uno in casa a Giverny, con degli stagni, con le ninfee e si fece spedire un ponte originale giapponese.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze dell'arte giapponese sugli impressionisti?
- Cosa rappresenta "La grande onda di Kanagawa" di Hokusai e perché è significativa?
- Come si manifestò l'influenza giapponese nelle opere di Manet e Van Gogh?
Gli impressionisti furono affascinati dall'arte giapponese per la sua capacità di rappresentare la natura in modo sintetico e mutevole, simile ai loro obiettivi artistici. Questo interesse portò alla nascita del giapponismo, con artisti come Monet e Manet che collezionarono e citarono opere giapponesi nelle loro creazioni.
"La grande onda di Kanagawa" di Hokusai rappresenta il monte Fuji sullo sfondo e onde stilizzate, eliminando sfumature e volumetria. È un esempio di ukyo-e, che descrive la natura mutevole, e ha influenzato gli impressionisti per la sua rappresentazione sintetica e fluttuante del mondo.
Manet incluse stampe giapponesi nel "Ritratto di Emil Zola" e ritrasse sua moglie con un vestito ispirato a danzatrici giapponesi. Van Gogh, invece, riprodusse con precisione stampe giapponesi nei suoi dipinti, mostrando il suo apprezzamento per l'arte nipponica.