-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il futurismo fu un movimento d'avanguardia promotore di manifesti artistici, con Filippo Tommaso Marinetti come figura iniziale di spicco.
  • Umberto Boccioni era un membro centrale del movimento, contribuendo ai manifesti pittorici che enfatizzavano l'opposizione all'arte tradizionale a favore di uno stile dinamico e moderno.
  • Un esempio rappresentativo delle idee futuriste è l'opera di Boccioni "La città che sale", che esprime dinamismo e modernità attraverso la rappresentazione di un ambiente urbano in movimento.
  • Giacomo Balla, pur provenendo da una pittura verista, evolse verso il futurismo, sperimentando tecniche innovative come la fotografia e la fotodinamica.
  • La ricerca artistica di Balla fu ampia e diversificata, abbracciando vari campi tra cui arte, cinema, teatro e design, con un approccio innovativo e sperimentale.

Indice

  1. L'avanguardia futurista e i manifesti
  2. Umberto Boccioni e il dinamismo
  3. Giacomo Balla e la sperimentazione

L'avanguardia futurista e i manifesti

L’avanguardia futurista diventò promotrice di diversi manifesti, se infatti nel 1909 Filippo Tommaso Marinetti pubblicò sulla rivista francese “Le Figarò” l’edizione ufficiale della nuova avanguardia, gli anni successivi videro l’introduzione di altri manifesti scritti da altri componenti del gruppo, specialmente nel primo decennio di vita del gruppo, considerato comunemente il più fecondo.

Una delle figure più interessante del gruppo è sicuramente Umberto Boccioni, fu proprio lui il redattore, dal 1910 in poi, del “Manifesto dei pitturi futuristi” e del “Manifesto tecnico della pittura futurista”, insieme ad altri artisti del gruppo come Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo. In questi documenti veniva espressa la vena pittorica del gruppo, il cui obiettivo principale era quello di opporsi alla visione tradizionale dell’arte a favore invece di uno stile che viene descritto come “dinamico”, questo significava per loro un tipo di arte capace di mostrare la novità, il progresso, la modernità e di porre quindi lo spettatore “al centro del quadro”.

Umberto Boccioni e il dinamismo

Un primo significativo esempio di questi nuovi principi fu “La città che sale” definita da Boccioni stesso come “una gran sintesi del lavoro, della luce e del movimento”, il dinamismo di cui si parlava nel manifesto è chiaramente esposto dalla figura centrale del cavallo che sembra muovere con la sua forza tutto l’ambiente circostante, dagli altri cavalli, alle persone, e agli strumenti di lavoro. Nelle sue opere dunque emerge sempre l’importanza della velocità, in questo caso coinvolto anche nella città stessa con i suoi pali dell’elettricità, i suoi caseggiati, le sue ciminiere, facendo quindi emergere il nucleo urbano come una sorta di organismo vivente.

Giacomo Balla e la sperimentazione

Giacomo Balla condusse ricerche analoghe, importante è il fatto che lui fosse il più anziano e quindi parte da una pittura più verista, per poi avvicinarsi alla corrente del divisionismo italiano e infine approdare allo stile movimentato del futurismo, iniziando a firmarsi a partire dal 1913 con l’appellativo “Futurballa”. La sua ricerca artistica risulta più completa, va infatti ad includere ambiti completamente diversi, dall’arte al cinema, al teatro e al design, ma sperimentando anche con tecniche moderne come la fotografia e la fotodinamica, ispirato dagli esperimenti condotti in Italia dai fratelli Giulio e Arturo Bragaglia, nonostante il futurismo non risultò mai particolarmente favorevole alla diffusione della fotografia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Umberto Boccioni nel movimento futurista?
  2. Umberto Boccioni è stato una figura chiave nel movimento futurista, redigendo il "Manifesto dei pittori futuristi" e il "Manifesto tecnico della pittura futurista" insieme ad altri artisti, promuovendo un'arte dinamica che opponeva la visione tradizionale.

  3. Come viene rappresentato il dinamismo nelle opere di Boccioni?
  4. Il dinamismo nelle opere di Boccioni è rappresentato attraverso elementi come il cavallo centrale in "La città che sale", che sembra muovere l'intero ambiente circostante, simbolizzando il lavoro, la luce e il movimento.

  5. In che modo Giacomo Balla ha contribuito al futurismo?
  6. Giacomo Balla ha contribuito al futurismo attraverso una ricerca artistica che ha incluso vari ambiti come arte, cinema, teatro e design, sperimentando con tecniche moderne come la fotografia e la fotodinamica, ispirato dagli esperimenti dei fratelli Bragaglia.

Domande e risposte