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Concetti Chiave

  • Francesco Hayez, nato a Venezia nel 1791, iniziò i suoi studi artistici nella città lagunare.
  • Grazie al premio dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, si trasferì a Roma, dove studiò le antichità e l'opera di Raffaello.
  • La carriera di Hayez fu supportata da Antonio Canova, che lo introdusse nei circoli culturali romani.
  • Nel 1823 si stabilì a Milano, integrandosi con l'alta borghesia e i circoli patriottici, e divenne professore all'Accademia di Brera.
  • Hayez è riconosciuto come il più grande pittore di storia del suo tempo, focalizzandosi sulla realtà e i sentimenti umani, con l'intento educativo delle sue opere.

Indice

  1. Primi anni e formazione
  2. Trasferimento a Milano
  3. Contributo alla pittura storica
  4. Rappresentazione del vero
  5. Eredità artistica

Primi anni e formazione

Francesco Hayez nacque a Venezia il 10 febbraio 1791.

A Venezia, Hayez fece i suoi primi studi.

Nel 1809 vinse il premio dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, grazie al quale ebbe l'occasione di vivere a Roma a contatto con le antichità e con le opere di Raffaello, che studiò a lungo.

Anche Antonio Canova lo aiutò nei suoi inizi, introducendolo negli ambienti colti romani e favorendolo in più occasioni.

Trasferimento a Milano

L'artista visse fra Roma e Venezia, ma nel 1823 si trasferì definitivamente a Milano dove venne a contatto con l'alta borghesia liberale, con la nobiltà e con i circoli patriottici della città lombarda.

Hayez ebbe una vita estremamente produttiva, ottenne numerosi incarichi e ricevette molti onori, diventando anche professore di pittura all'Accademia di Brera.

Morì a Milano il 21 dicembre 1882 all'età di 91 anni.

Contributo alla pittura storica

Francesco Hayez fu il più grande dei pittori di storia e si trovò a operare proprio quando la pittura storica divenne un mezzo per diffondere nell'animo degli Italiani una comune coscienza di Nazione, proponendo un glorioso passato a favore della libertà e contro la tirannide.

Rappresentazione del vero

Rinunciando ai modelli e alle finzioni mitologiche, Hayez si rivolse alla rappresentazione del vero.

Per "vero" si deve intendere la realtà, la società, i sentimenti propri e quelli degli altri uomini.

I dipinti dell'artista associano al vero il “bello”.

L'opera d'arte è ora rivolta non più a un élite, come nel passato, ma al popolo intero ed ha una funzione educativa.

Eredità artistica

Di Francesco Hayez si conserva un gran numero di disegni, soprattutto all'Accademia di Brera, che testimoniano la sua prolificità e il suo studio incessante.

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