Concetti Chiave
- La fotografia è una rappresentazione di luce e realtà, con una lingua complessa basata su formato, spazio, colore e collocazione temporale.
- Il formato fotografico varia: ritratti sono spesso verticali, paesaggi orizzontali, mentre Instagram adotta un formato quadrato.
- La scelta del colore implica un canone stilistico, come il bianco e nero per un effetto più solenne e autentico.
- Beaumont Newhall, curatore del MoMA, ha fondato il primo museo di fotografia, sottolineando l'importanza scientifica del medium.
- La fotografia digitale solleva questioni di autenticità, poiché le immagini sono facilmente manipolabili, riflettendo un punto di vista specifico.
Indice
Luce e realtà nella fotografia
La fotografia è una forma di rappresentazione in cui la luce e la realtà appaiono necessarie per la sua esistenza. Dalla sua etimologia dal greco infatti significa “luce” e “grafia”, quindi scrittura di luce, è realtà e visione, ha solo un’apparente semplicità di funzione e di forma.
Elementi della lingua fotografica
Quindi sottende un discorso e di conseguenza presenta il proprio linguaggio che va ad intendere qualcosa di nascosto e più complesso, questa “lingua fotografica” appare strutturata con quattro elementi:
1. Il formato, ovvero le dimensioni, se si fa un ritratto solitamente avviene in verticale, invece per i paesaggi in orizzontale. Esiste poi il tipico formato instagram quadrato che si rifà alla polaroid;
2. Lo spazio, può essere verticale o orizzontale o quadrato;
3. La scelta o meno del colore e quindi l’adesione a un canone, le foto di Gabriele Basilico ad esempio sono sempre bianco e nero in quanto considerato tradizionalmente più solenne e autentico
4. La collocazione nel tempo, la fotografia permette di immortalare in preciso momento storico;
Beaumont Newhall e la fotografia
Beaumont Newhall, uno dei bibliotecari del MoMA e poi diventò anche curatore, era appassionato da fotografia tanto da diventare il primo curatore del dipartimento dedicato a questa disciplina negli anni ’30, successivamente con la guerra perse il posto di lavoro e fonderà il museo Eastman, primo museo di fotografia al mondo. “Quella che chiamiamo fotografia è l’applicazione combinata di fenomeni ottici e chimici da tempo noti all’uomo”, lui era La sua definizione è profondamente scientifica, la fotografia era infatti al tempo appannaggio di scienziati e non di artisti ma dice noti da tempo perché nasce negli anni ’30 ma in realtà era già qualcosa che veniva formulato e usato dagli studioso per impressionare la realtà ma non avevano trovato il modo di impressionare il materiale e quindi di rendere l’immagine perenne.
La fotografia e la sua evoluzione
La fotografia però non è mai un discorso neutrale, c’è sempre una mediazione autoriale, con l’avvento della codifica digitale diventa problematico infatti il rapporto tra l’immagine e il suo referente, nel caso della fotografia è evidente perché sempre considerata come impronta della realtà, con il digitale la fotografia e l’immagine in generale diventa più facilmente falsificabile, in quanto facciamo più fatica a credere a ciò che vediamo. Altro storico della cultura visuale, Mitchell si rivela contrario all’idea che il digitale sia più facilmente modificabile, la fotografia infattti è sempre il riflesso di un punto di vista specifico e quindi è importante credere che tutte le immagini dipendano dagli strumenti che le generano e dal linguaggio che utilizzano.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della luce nella fotografia?
- Quali sono i quattro elementi strutturali della "lingua fotografica"?
- Come è cambiata la percezione della fotografia con l'avvento del digitale?
- Chi era Beaumont Newhall e quale fu il suo contributo alla fotografia?
La luce è fondamentale nella fotografia, come suggerisce l'etimologia greca del termine "fotografia", che significa "scrittura di luce". Essa è essenziale per rappresentare la realtà e la visione.
Gli elementi sono il formato (dimensioni e orientamento), lo spazio (verticale, orizzontale o quadrato), la scelta del colore (come il bianco e nero per solennità), e la collocazione nel tempo (immortalare momenti storici).
Con il digitale, la fotografia è diventata più facilmente falsificabile, complicando il rapporto tra immagine e realtà. Tuttavia, Mitchell sostiene che tutte le immagini riflettono un punto di vista specifico e dipendono dagli strumenti e dal linguaggio utilizzati.
Beaumont Newhall era un bibliotecario e curatore del MoMA, appassionato di fotografia. Fondò il museo Eastman, il primo museo di fotografia al mondo, e definì la fotografia come un'applicazione di fenomeni ottici e chimici.