Concetti Chiave
- Negli anni '40, gli USA diventano il centro del miglioramento tecnico della fotografia, con pellicole più sensibili e invenzioni come la Polaroid.
- La fotografia viene riconosciuta come forma d'arte autonoma, con l'apertura di dipartimenti e musei dedicati, come il Moma e il Museo internazionale di fotografia a Rochester.
- La "New Photography" si ispira alla tradizione documentaristica, esplorando nuovi modi espressivi e coinvolgendo un pubblico più ampio.
- Lee Friedlander si distingue per i "paesaggi sociali" e l'uso del bianco e nero, introducendo ombre e riflessi per suggerire livelli di significato nascosti.
- La sua partecipazione alla mostra "New Documents" al MOMA segna la sua consacrazione, proponendo un approccio personale e non celebrativo alla fotografia.
Evoluzione della fotografia negli anni '40
Dalla metà degli anni ’40 gli USA divento il centro del dibattito culturale in quanto si stavano studiando i modi di migliorare tecnicamente la fotografia con ad esempio soluzioni più compatte e velocizzare i tempi di sviluppo. Si migliora quindi la sensibilità della pellicola alla luce, quindi come reagisce alla luce, questo permette un tempo di esposizione minore e per questo si parla di “pellicola veloce”, inoltre nel 1947 viene inventata da Edwin Land la Polaroid [macchina fotografica a stampa istantanea, non passava dal negativo, era quindi già pronta]. Cambia però non solo il modo di rapportarsi alla fotografia dal punto di vista tecnico ma anche l’atteggiamento stesso: la fotografia viene accettata come forma d’arte assestante. Nel 1940 infatti viene avviato il dipartimento fotografico al Moma, nel 1949 viene fondato il Museo internazionale di fotografia presso la George Eastman House di Rochester a New York, al contempo grandi mostre di fotografia e corsi d’arte fotografica venivano organizzati sempre più frequentemente. Inoltre, la fotografia comincia ad imporsi come mezzo espressivo personale sia dal punto di vista degli artisti che dei fotoamatori, sempre più famiglie non solo di alta borghesia possedevano infatti una macchina fotografica. Con New Photography si intende tutti quei fotografi che si ispirano alla tradizione della fotografia documentaristica, in particolare quella di viaggio che esplora, quindi che riguarda i pionieri.
L'influenza della New Photography
Inizia la sua carriera fotografando soggetti per le copertine di una casa discografica, frequenta l’ambiente jazz e quindi si concentra su musicisti di quell’ambiente collaborando con John Coltrane Luke Hamilton. Si ispira ad Aget o Frank e focalizza la sua attenzione però non tanto sui paesaggi ma sui “paesaggi sociali” quindi per lui le persone diventano fondamentali, fotografati da una Leika, lui utilizza inoltre sempre il bianco e nero, tagliate in un modo particolare per suggerire la presenza di qualcos’altro, appare inoltre spesso lui stesso come ombre o come riflesso. Quindi il suo è un gioco di ombre e di riflessi, la distorsione della visione è da lui ottenuta con diverse tecniche come inquadrature dal basso. Lui percorre quindi il sentiero della Street photography, con un approccio molto sociologico e non tanto spirituale. La sua vera consacrazione avviene con la partecipazione alla mostra New Documents al MOMA a cura di John Szarkowski, e si presenta come un nuovo tipo di fotografia, si trattava di fotografie appese al livello degli occhi dello spettatore in formati molto simili e non grandi volutamente [approccio non celebrativo della fotografia]. Reindirizzano la fotografia in modo personale rispetto alla tradizionale fotografia documentaristica, il soggetto viene filtrato quindi dallo sguardo del fotografo.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali sviluppi tecnici nella fotografia a partire dagli anni '40?
- Come è cambiato l'atteggiamento verso la fotografia in questo periodo?
- Qual è stato l'approccio di Lee Friedlander alla fotografia?
- In che modo Lee Friedlander ha influenzato la fotografia documentaristica?
Negli anni '40, gli USA sono diventati il centro del dibattito culturale sulla fotografia, migliorando la sensibilità della pellicola alla luce e inventando la Polaroid, che ha permesso tempi di esposizione minori e la stampa istantanea.
La fotografia è stata accettata come forma d'arte autonoma, con l'apertura di dipartimenti fotografici e musei, e l'organizzazione di mostre e corsi d'arte fotografica.
Lee Friedlander si è concentrato sui "paesaggi sociali", utilizzando il bianco e nero e tecniche di inquadratura particolari per suggerire la presenza di altro, spesso includendo ombre e riflessi di se stesso.
Friedlander ha partecipato alla mostra New Documents al MOMA, presentando un nuovo tipo di fotografia che filtrava il soggetto attraverso lo sguardo personale del fotografo, distaccandosi dalla tradizionale fotografia documentaristica.