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Concetti Chiave

  • "L'assenzio" di Edgar Degas ritrae due amici, l'artista Marcellin Desboutin e l'attrice Ellen André, seduti in un caffè parigino.
  • Il dipinto è un quadro di genere che rappresenta la vita parigina, con un forte richiamo ai romanzi di Zola, evidenziando aspetti desolanti della società.
  • Degas utilizza un taglio prospettico diagonale ispirato alle stampe giapponesi e al linguaggio fotografico, creando un'atmosfera di un momento colto furtivamente.
  • La composizione include uno specchio opaco che riflette le sagome dei protagonisti e una luce soffusa che illumina l'ambiente, tipica del caffè.
  • La struttura visiva guida l'occhio dell'osservatore tramite una linea a zig zag, focalizzando l'attenzione sulla figura femminile, protagonista del dipinto.

Indice

  1. L'assenzio di Degas
  2. Rappresentazione della vita parigina
  3. Composizione e prospettiva

L'assenzio di Degas

L'assenzio, un dipinto che mostra due amici di Degas, Marcellin Desboutin, un artista, ed Ellen André, un'attrice, seduti a un tavolino del Café La Nouvelle Athènes. Più che davanti a un ritratto, si è di fronte a un quadro di genere, una delle migliori rappresentazioni di Degas della vita parigina.

Rappresentazione della vita parigina

I due personaggi, assorbiti dai propri pensieri, si trattengono nel locale senza dirsi una parola.

La donna ha lo sguardo fisso nel vuoto e sembra infelice e malinconica, stordita dall'alcol: vicino a lei il bicchiere è ancora colmo di assenzio, ma sul vassoio posto sul tavolo alla sua destra campeggia una bottiglia vuota. L'uomo seduto accanto a lei semnra essere un clochard. Il duro realismo con cui l'artista ha saputo restituire alcuni aspetti desolanti della società contemporanea sembra ispirarsi ai romanzi di Zola.

Composizione e prospettiva

La composizione è organizzata per rendere l'idea di un angolo di vita colto furtivamente, in un attimo. Le figure sono schiacciate verso l'angolo in alto a destra da un taglio prospettico diagonale tipico delle stampe giapponesi e del linguaggio fotografico molto apprezzato da Degas. Alle loro spalle uno specchio opaco riflette le loro sagome e la vetrata schermata da tende bianche, da cui proviene la soffusa luce diurna che illumina il café. Degas suggerì la profondità dello spazio reale ponendo il tavolo in primo piano sopra il quale sono appoggiati giornali montati su aste di legno, perpendicolarmente rispetto a quello più lontano. La linea a zig zag che viene a crearsi guida lo sguardo dell'osservatore prima a sinistra e poi a destra, facendo si che fissi la figura femminile che è la vera protagonista del dipinto.

Domande e risposte