blakman
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Concetti Chiave

  • Salvador Dalì esprime una volontà dissacrante verso la tradizione classica, a differenza di altri che usano l'arte classica per veicolare messaggi.
  • La Venere di Milo a cassetti riflette l'atteggiamento irriverente di Dalì, combinando un calco della statua greca con elementi psicanalitici.
  • I cassetti nella scultura di Dalì rappresentano le zone segrete dell'inconscio, influenzate dalla psicanalisi di Freud.
  • Dalì unisce arte greca e psicanalisi per superare i codici di bellezza tradizionali e accedere alla verità del corpo umano.
  • La scultura invita a esplorare l'inconscio aprendo virtualmente i cassetti, simboleggiando il potere della psicanalisi.

Nel seguente contenuto si parlerà di un’opera di Salvator Dalì, in particolare l’opera dal titolo la Venere di Milo a cassetti. Viene riportata una breve descrizione dell’artista e di seguito varie informazioni per la comprensione dell’opera.

Indice

  1. Accenno sulla vita di Salvator Dalì
  2. Descrizione dell’opera
  3. L'atteggiamento dissacrante di Dalì
  4. La simbologia dei cassetti
  5. L'invito alla scoperta dell'inconscio

Accenno sulla vita di Salvator Dalì

Salvador Dalí è stato uno dei più celebri artisti del secolo scorso. Nato a Figueres, in Catalogna nel 1904, manifestò precocemente un eccezionale talento artistico, che lo portò a studiare all'Accademia di Belle Arti di San Fernando a Madrid. Nel 1929 si unì al gruppo surrealista di Parigi. Questo metodo diede vita a immagini suggestive, bizzarre e oniriche, come quelle presenti nella sua opera più famosa, "La persistenza della memoria", caratterizzata dai celebri orologi molli. Le sue tele erano dipinte con un virtuosismo tecnico mutuato dai maestri del Rinascimento. Fu un artista estremamente versatile, attivo in scultura, cinema, moda, fotografia e scenografia.

Descrizione dell’opera

La scultura di Salvador Dalí, intitolata "Venere di Milo a cassetti" è un celebre "oggetto surrealista" realizzato nel 1936.

L'opera è una replica in gesso (o bronzo in alcune edizioni) della celebre Venere di Milo. La caratteristica distintiva e surrealista è l'inserimento di cassetti nel corpo della dea. Essi sono posizionati strategicamente in punti come la fronte, i seni, l'addome e un ginocchio. Questi cassetti sono provvisti di pomelli rivestiti di pelliccia, creando un forte contrasto tra la morbidezza sensuale del materiale e la superficie del gesso.

L'opera è un manifesto dell'approccio surrealista di Dalí. In particolare del suo "metodo paranoico-critico" e ha un forte legame con la psicoanalisi freudiana:

  • L'Inconscio e i Segreti: I cassetti aperti o apribili simboleggiano le zone segrete e profonde dell'inconscio umano. Come uno psicanalista "apre" la mente, così i cassetti svelano i misteri nascosti all'interno del corpo, un tempo considerato, nell'arte classica, come un ideale di bellezza puramente esteriore.
  • Dissacrazione della Classicità: Scegliendo la Venere di Milo, simbolo universale e intoccabile della bellezza ideale classica, Dalí la dissacra e la "aggiorna" all'era moderna della psicoanalisi. La scultura non è vista come un'offesa all'arte greca ma come un modo per superare i canoni tradizionali. Tutto ciò serve per accedere a una verità più profonda del corpo umano.
  • Sensualità e Tatto: I pomelli rivestiti di pelliccia invitano lo spettatore a toccare, esaltando la sensualità e l'erotismo spesso repressi o negati dalla morale contemporanea, in netto contrasto con la fredda perfezione della forma classica.

L'atteggiamento dissacrante di Dalì

In Salvador Dalì, a differenza degli altri artisti che si servirono dell'arte classica come un semplice veicolo di messaggi e stati d'animo, emerse addirittura una volontà dissacrante e blasfema nei confronti della tradizione classica. Paradigmatica di questo suo atteggiamento irriverente è una famosa scultura di Dalì, la Venere di Milo a cassetti, ideata dall'artista nel 1936 a partire da un calco in gesso della celebre statua greca.

La simbologia dei cassetti

I personaggi a cassetti ricorrono spesso nei dipinti di Dalì e in essi si crea un rapporto diretto con la simbologia legata alla psicanalisi di Freud che, tra Ottocento e Novecento, indagò i misteri della mente umana: i cassetti, infatti, alludono metaforicamente alle zone più profonde e segrete dell'inconscio. Riunire in un'opera d'arte la Grecia antica e la psicanalisi significava per l'artista oltrepassare i consolidati codici di bellezza ideale.

L'invito alla scoperta dell'inconscio

Ciò che più interessava a Dalì era suggerire la possibilità di accedere alla verità di un corpo passando attraverso l'inconscio, con le sue zone d'ombra e le sue parti nascoste. Nella scultura si invita a toccare la Venere e ad aprire virtualmente quei cassetti ai quali soltanto la psicanalisi è in grado di togliere i sigilli.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Salvador Dalí e quale era il suo approccio artistico?
  2. Salvador Dalí era un artista catalano noto per il suo talento eccezionale e il suo coinvolgimento nel movimento surrealista. Utilizzava il "metodo paranoico-critico" per creare opere suggestive e oniriche, ispirate anche dalla psicoanalisi freudiana.

  3. Qual è la caratteristica distintiva della "Venere di Milo a cassetti"?
  4. La "Venere di Milo a cassetti" è caratterizzata dall'inserimento di cassetti nel corpo della dea, posizionati in punti strategici come la fronte e l'addome, con pomelli rivestiti di pelliccia, simbolizzando le zone segrete dell'inconscio umano.

  5. Come si collega l'opera di Dalí alla psicoanalisi freudiana?
  6. L'opera si collega alla psicoanalisi freudiana attraverso i cassetti che simboleggiano le zone profonde dell'inconscio, suggerendo che l'arte può rivelare i misteri nascosti della mente umana, simile al lavoro di uno psicanalista.

  7. In che modo Dalí dissacra la classicità con la sua scultura?
  8. Dalí dissacra la classicità scegliendo la Venere di Milo, un simbolo di bellezza ideale, e "aggiornandola" con elementi moderni come i cassetti, superando i canoni tradizionali per accedere a una verità più profonda del corpo umano.

  9. Qual è l'invito implicito nella "Venere di Milo a cassetti"?
  10. L'invito implicito è a scoprire l'inconscio e le verità nascoste del corpo umano, toccando e aprendo virtualmente i cassetti, un'azione che solo la psicoanalisi può realmente svelare.

Domande e risposte

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