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Concetti Chiave

  • Gustave Courbet ha evoluto il suo stile da un romanticismo iniziale a un realismo che ritrae la realtà quotidiana con oggettività, evitando retorica e sentimentalismo.
  • Il dipinto "Gli spaccapietre" (1849) rappresenta un manifesto della pittura realista, raffigurando lavoratori con semplicità e senza idealizzazione.
  • "Funerale ad Ornans" (1849) utilizza una tela di grandi dimensioni per rappresentare un funerale provinciale, trattando il soggetto come un evento storico contemporaneo senza idealizzazione.
  • "L'atelier del pittore" (1855) è un'opera allegorica che posiziona Courbet come mediatore tra il mondo artistico e quello popolare, rappresentando la sua vita e carriera.
  • Courbet ha anche ottenuto riconoscimento per i suoi ritratti e paesaggi, come "La falesia di Ètretat dopo il temporale" (1870), che influenzò gli impressionisti con la luce e la nitidezza.

Courbet

Courbet,dopo i primi dipinti che si muovo all’interno del gusto romantico, dopo esser stato testimone dei moti di Parigi maturerà un’arte che ha per materia la realtà contemporanea nei suoi aspetti più quotidiani e umili ,espressa con un linguaggio oggettivo,privo di retorica e sentimentalismo. Però per Courbet non si tratta di riprodurre mimeticamente la realtà ,ma di raccontare il mondo che lo circonda ,fino ad allora privo di dignità artistica.

Nel 1849 dipinse Gli spaccapietre,che presto divenne manifesto della pittura realista .Il quadro raffigura con grande semplicità due spaccapietre:uno più anziano dai movimenti irrigiditi dal lavoro e dall’età e uno più giovane teso nel tentativo di sollevare un cesto pieno di pietre. Courbet descrive in maniera fredda e diretta un evento che ha osservato durante una sua passeggiata. Tuttavia riesce a comunicare il senso di un’esistenza anonima chiusa interamente in un lavoro massacrante attraverso indizi oggettivi quali lo sforzo di alzare un paniere di pietre, i segni nella miseria dell’abbigliamento,tutto rappresentato evitando ogni indugio emotivo in una luce chiara e piattta che limita le ombre e definisce ogni dettaglio materiale.Un’altra opera importante sarà rappresentata da Funerale ad Ornans (1849) in cui viene descritto un semplice funerale di provincia utilizzando una tela di grande dimensioni fino ad allora utilizzata solo per i quadri del genere storico, ma per Courbet questo dipinto è proprio di genere storico in quanto per lui la pittura di storia deve testimoniare i costumi e le idee del tempo presente per questo egli rappresenta come protagonista la gente del popolo rifiutando però ogni forma di idealizzazione,di intervento nobilitante e raffigura il momento religioso della sepoltura come un semplice fatto che unisce nel dolore una comunità rurale. La composizione ha una disposizione a fascie orizzontali in cui in alto c’è il cielo dai toni del giallo e dell’azzurro,la scena delle colline e la folla ,che segue un movimento ondulatorio ,ed infine la fascia del basso terreno che riprende alcune variazioni di tono del cielo. Notiamo anche delle linee verticali ,le due principali sono segnate dalla croce e dall’uomo vestito in abiti chiari in primo piano che formano un quadrato alla cui base vi è la buca di sepoltura. Dal punto di vista cromatico i pochi colori utilizzati sono trattati con un’ampia variazione dei valori tonali ,interrotti da vivaci macchie cromatiche. La combinazione di tonalità e colori aiuta a cogliere le forme ed individuare la posizione che i personaggi assumono nello spazio.L’atelier del pittore (1855) sarà una tale di enorme formato che rappresenterà allegoricamente la vita di Courbet per questo motivo egli è posto al centro mentre dipinge un paesaggio affiancato da una modella che simboleggia la nuda verità ed un bambino intento a guardare la tela che rappresenta lo sguardo pure e incontaminato dell’infanzia. Egli si pone come mediatore tra due mondi: quello alla sua destra ,dove vi sono amici ,familiari e committanti che avevano supportato la sua opera e a sinistra coloro che costituiscono il popolo,la miseria,la ricchezza,la povertà,gli sfruttati ecc davanti ai quali si trova una natura morta all’interno del quale sono raffigurati tutti gli orpelli eccessivi del Romanticismo mentre dietro la tela vi è un modello maschile che ironizza l’arte accademica.Accanto a questi grandi dipinti Courbet si conquistò un vasto pubblico di amatori per i suoi ritratti e per i suoi paesaggi: esempio sarà La falesia di etrerat dopo il temporale (1870) un paesaggio in cui l’atmosfera è limpida e chiara e suscita l’ammirazione degli impressionisti per la luce e la nitidezza dell’immagine.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio artistico di Courbet dopo i moti di Parigi?
  2. Courbet sviluppa un'arte che si concentra sulla realtà contemporanea, esprimendola con un linguaggio oggettivo e privo di retorica, senza riprodurre mimeticamente la realtà ma raccontando il mondo circostante.

  3. Cosa rappresenta il dipinto "Gli spaccapietre" di Courbet?
  4. "Gli spaccapietre" raffigura due lavoratori, uno anziano e uno giovane, impegnati in un lavoro faticoso, comunicando l'esistenza anonima e massacrante attraverso dettagli oggettivi e una rappresentazione priva di sentimentalismo.

  5. In che modo Courbet utilizza la tela di grandi dimensioni nel "Funerale ad Ornans"?
  6. Courbet utilizza una tela di grandi dimensioni, solitamente riservata ai quadri storici, per rappresentare un semplice funerale di provincia, considerandolo un evento storico che testimonia i costumi e le idee del tempo presente.

  7. Qual è il significato allegorico de "L'atelier del pittore"?
  8. "L'atelier del pittore" rappresenta allegoricamente la vita di Courbet, con lui al centro come mediatore tra il mondo degli amici e sostenitori e quello del popolo, simboleggiando la nuda verità e l'innocenza dell'infanzia.

  9. Come viene accolto il paesaggio "La falesia di etrerat dopo il temporale" da parte degli impressionisti?
  10. Il paesaggio "La falesia di etrerat dopo il temporale" suscita l'ammirazione degli impressionisti per la sua atmosfera limpida e chiara, e per la luce e la nitidezza dell'immagine.

Domande e risposte