Concetti Chiave
- Dipinto tra il 1910 e il 1911, "La città che sale" rappresenta un'epica figurativa moderna ambientata in un cantiere urbano.
- La scena raffigura una città in costruzione, con strade, muri divisori, ponteggi e impalcature che fanno da sfondo a figure umane e animali in movimento.
- Boccioni evidenzia gli sforzi eroici e fraterni di uomini e cavalli che affrontano pesanti carichi e movimenti complessi.
- L'opera offre un'allegoria del mondo industriale, mettendo in scena i conflitti sociali contemporanei in chiave mitica.
- Il lavoro è celebrato nella sua dimensione collettiva, unendo istinto e razionalità in una grande impresa comune.
Eseguito tra il 1910 e il 1911, in cui il proposito di giungere a un epica figurativa moderna è enunciato con maggiore chiarezza.
Descrizione della scena
La scena è quella di una città in costruzione con i diversi momenti che caratterizzano l’attività del cantiere e le numerose figure che lo popolano. Sullo sfondo vediamo strade, alti muri divisori, ponteggi e impalcature; in primo piano come rapiti Da un vortice compositivo, turbinano uomini e animali colti nell’atto di sostenere pesi.
Rappresentazione eroica e fraterna
Boccioni sceglie di mostrare le figu8re al culmine dello sforzo, di accomunarle secondo una prospettiva insieme eroica e fraterna.
I cavalli si impennano per i terribili carichi portati, gli uomini salgono su altissime impalcature, si piegano in avanti nel tentativo di sospingere pietre, cercano infine di contenere i bruschi movimenti degli animali e di ridurli all’obbedienza volgendo il loro selvaggio vigore a compiti costruttivi.Allegoria del mondo industriale
Il cantiere propone un’articolata allegoria del mondo industriale e traspone sul piano mitico i conflitti sociali contemporanei. L’azione del lavoro è glorificata nella sua dimensione collettiva e per così dire unanime: la grandezza dell’impresa unisce le opposte componenti dell’istinto, potenzialmente distruttivo, e della razionalità.