Concetti Chiave
- Boccioni esplora le emozioni di un evento attraverso la "trilogia artistica" composta da Gli addii, Quelli che vanno e Quelli che restano, utilizzando il divisionismo per esprimere sensazioni.
- In Gli addii, la tecnica divisionista evolve in linee di colore ondeggianti, con figure appena delineate e una locomotiva a vapore frammentata, simbolo di modernità.
- La pittura futurista di Boccioni integra simultaneità, sintesi tra percezione e comprensione della realtà, e compenetrazione dinamica per coinvolgere l'osservatore.
- Nel Manifesto tecnico della scultura futurista, Boccioni enfatizza la simultaneità e l'espansione delle forme, come nella sua celebre scultura in bronzo del 1913.
- La scultura di Boccioni del 1913 raffigura un movimento continuo, con una figura che si fonde con l'ambiente, rappresentando il principio futurista di espansione spaziale.
•Stati d’animo
Indice
Analisi delle opere di Boccioni
• Nel 1911 Boccioni analizza uno stesso evento nei suoi diversi risvolti emotivi: Gli addii, Quelli che vanno, Quelli che restano. Di questa “trilogia artistica” ne esistono due versioni, prima e dopo aver conosciuto i pittori cubisti. In entrambe le versioni la pittura è espressione di sensazioni e si usa la tecnica divisionista, perché il moto e la luce distruggono o modificano la materialità dei corpi.
Tecnica divisionista e cubismo
•Per Gli addii, il divisionismo è portato all’estremo delle sue possibilità: la struttura puntiforme è sostituita da ondeggianti e nervose linee di colore che serpeggiano sulla tela. Non si notano persone, ma figure appena delineate, come ombre scure che si abbracciano (saluto prima della partenza). La seconda versione cubista delle figure adesso volumetriche e sfaccettate ripetono il gesto dell’abbraccio. Al centro del dipinto poi appare una locomotiva a vapore, riconoscibile solo per frammenti distinti e disarticolati. Si distingue la caldaia tondeggiante, il fumo che sale diventando un gioco di colori con toni arancio e celeste, il numero di serie della macchina e il fanale posteriore rosso al centro del dipinto. In basso si accenna anche l’andamento dei binari, mentre sullo sfondo un traliccio allude alla futura elettrificazione delle linee, simbolo di progresso e modernità.
Simultaneità nella pittura futurista
•Tra i criteri della pittura futurista sicuramente compare la simultaneità della visione, ovvero la contemporaneità degli eventi; anche la sintesi tra visione ottica (percezione) e visione mentale (comprensione) della realtà; infine la compenetrazione dinamica. Tutto ciò per portare l’osservatore a immedesimarsi nel quadro.
•Forme uniche nella continuità dello spazio
Manifesto della scultura futurista
•Circa il Manifesto tecnico della scultura futurista, per Boccioni i principi sono simultaneità, sintesi tra visione ottica e mentale, scomposizione ed espansione delle forme nello spazio. Esempio è sicuramente la scultura in bronzo del 1913, che rappresenta una possente figura umana che incede a grandi passi, senza volto né braccia: è puro movimento. Per via del movimento rapido, la figura si amplia oltre gli stessi limiti fisici per fondersi con l’ambiente circostante.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della pittura futurista secondo Boccioni?
- Come viene rappresentato il tema degli addii nella trilogia artistica di Boccioni?
- Quali sono i principi del Manifesto tecnico della scultura futurista di Boccioni?
La pittura futurista di Boccioni si caratterizza per la simultaneità della visione, la sintesi tra visione ottica e mentale della realtà, e la compenetrazione dinamica, che mirano a far immedesimare l'osservatore nel quadro.
Nel dipinto "Gli addii", Boccioni utilizza il divisionismo con linee di colore ondeggianti e nervose per rappresentare figure appena delineate che si abbracciano, simbolo del saluto prima della partenza, con una locomotiva a vapore al centro come simbolo di progresso.
I principi includono la simultaneità, la sintesi tra visione ottica e mentale, e la scomposizione ed espansione delle forme nello spazio, come esemplificato dalla scultura in bronzo del 1913 che rappresenta una figura umana in movimento.