Concetti Chiave
- Cézanne dipinge "Pesche e pere" tra il 1890 e il 1894, ora esposto al Museo Puškin di Mosca.
- L'opera utilizza una prospettiva forzata con un doppio punto di vista per offrire una visione più completa degli elementi.
- I colori contrastanti, come il marrone del tavolo e il bianco della tovaglia, creano un effetto cromatico distintivo.
- La composizione include pere, mele e stoviglie, con colori che variano tra giallo, rosso e verde.
- Lo sfondo blu scuro e la prospettiva unica ricordano l'inquadratura fotografica, lasciando alcuni elementi fuori campo.
Descrizione dell'opera di Cézanne
Cézanne ha realizzato questo olio su tela fra il 1890 e il 1894 che ora è conservato a Mosca, nel Museo Puškin. L’opera rappresenta un tavolo da cucina con un cassetto su cui, disposte su di una tovaglia attorcigliata, sono collocate delle pere e delle mele unitamente a delle stoviglie decorate.
Tecnica prospettica innovativa
Servendosi di un doppio punto di vista, l’artista opera una forzatura prospettica e rappresenta il piano del tavolo leggermente rialzato per mettere una visione più completa dei vari elementi che compongono la natura morta. Il punto di vista, continuamente spostato distrugge le regole classiche della prospettiva. Infatti, l’artista non segue le regole della prospettiva diretta, ma combinata diversi punti di vista, una tecnica mai utilizzata prima di lui.
Cromatismo e composizione
Particolare importanza ha anche il cromatismo. Il colore marrone del tavolo e quello di un oggetto posto sullo sfondo, a destra, contrastano con il bianco sfolgorante della tovaglia, appena attraversata da due righe ocra.
Su di essa spiccano una caraffa di ceramica, un vassoio bianco con cinque pesche ed una zuccheriera, anch’essa bianca con un’esile filettatura dorata. Le pere e le mele portano alla composizione una nota di colore con un continuo rimando di giallo, rosso e verde, ripreso in parte anche dalla delicata decorazione della caraffa. Lo sfondo è attraversato da una larga striscia blu scuro, che segue una prospettiva diversa e sui cui si staglia il bianco della caraffa. L’inquadratura ricorda vagamente quella della fotografia, perché lascia fuori campo l’oggetto nell’angolo che per questo non è possibile identificare.