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Cézanne
Opere
Le grandi bagnanti
Le grandi bagnanti è un dipinto olio su tela realizzato nel 1906. Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti di Cézanne, tale che dedicò a questo progetto un intero ciclo. La scena si svolge in una radura, dove 14 donne, divise in due gruppi distinti, si concedono un momento di svago doppio il bagno. Il paesaggio è esteso in lontananza ed è aperto su un prato troncato da un boschetto, al di là del quale lo sguardo è portato in direzione del cielo. I tronchi d’albero sullo sfondo si inarcano come per toccarsi e fungono da quinte laterali andando a formare un triangolo, la cui base è costituita da un ruscello e il cui vertice è collocato al di fuori del quadro. In prossimità dell’asse centrale del triangolo, l’artista ha posto un nuotatrice e due figure in piedi sulla sponda del fiume. In primissimo piano, invece, vi sono tre donne accovacciate le quali stendono le braccia quasi a stendere un panno bianco. I gruppi di donne compongono con i loro arti ed alcune linee del paesaggio due piccole piramidi. Ogni una di queste piramidi è disposta con un’angolazione differente. Questa organizzazione simmetrica dimostra che Cézanne progettava il dipinto rielaborando vecchi studi compositivi. In quest’opera, ma in generale in Cézanne i nudi hanno proporzioni ingigantite ed esprimono una forza primitiva quasi animalesca. I volti sono sgraziati, così come le pose e i movimenti, tanto che le linee sono nere e spezzate e non chiudono le forme se pur ne delineano nettamente il contorno. La scena è fortemente evocativa e carica di mistero. I colori sono ridotti alle sfumature di ocra, lilla e verde che, insieme alla struttura prospettica, contribuiscono a donare un senso di profondità all’opera. Sarà un’opera ripresa e di grande ispirazione per Matisse e Picasso.
I giocatori di carte
I giocatori di carte è un dipinto olio su tela realizzato tra il 1890 e il 1895. Sul tema della partita a carte Cézanne dipinse cinque differenti versioni. La scena presenta due uomini in un’osteria di paese. I due stanno giocando a carte davanti ad uno specchio. L’immagine si presenta come uno schema fortemente geometrizzato, che conferisce ai due personaggi una dignità classica, forme rigide e solide. Distorcendo la visione prospettica, Cézanne riesce a ottenere il massimo grado di centralità che evita di dare un senso artificiale all’opera e che dona un tocco di suspence alla scena, che pare in attesa, immobile e rigida. Tuttavia la prospettiva con cui viene rappresentato il tavolo è differente da quella con cui vengono rappresentati i due personaggi. Inoltre sul tavolo vi è una bottiglia di vino che pare essere un elemento di equilibrio. I colori tendono al blu, giallo e rosso. Le pennellate si compongono a tasselli, distinte, larghe e dense. A questo genere si ispirò profondamente Picasso.
La montagna Saint-Victorie vista da Lauves
La montagna Saint-Victorie vista da Lauves è un dipinto olio su tela realizzato da Cézanne intorno al 1905. L’opera raffigura il Saint-Victorie, un massiccio calcareo in un luogo molto familiare all’autore fin dall’infanzia. Si tratta di un soggetto molto frequentemente utilizzato da Cézanne, di cui questa è una delle ultime rappresentazioni. Non vi è presente un disegno, l’immagine è scandita solo da una serie di pennellate di colore direzionate anche in direzioni differenti. Di per sé non si hanno forme concrete, soltanto accennate. Il disegno infatti è trattato soltanto spazialmente per il quale è un elemento essenziale la luce ed è attraverso questa tecnica di pennellate che Cézanne compie il miracolo, infatti allontanati dall’opera essa acquista una luce naturale. La visione è ferma, immobile e statuaria. Le figure non vibrano e non si sfaldano come nelle altre opere impressioniste. Prevalgono nel basso i toni di arancio e verde, mentre il profilo della montagna è della stessa tonalità dell’azzurro del cielo in cui si scaglia. Il verde ritorna anche nel cielo come rifletto capovolto della terra verso l’alto. Cézanne lavorerà a questo progetto per oltre vent’anni.
Cézanne
Opere
Le grandi bagnanti
Le grandi bagnanti è un dipinto olio su tela realizzato nel 1906.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti di Cézanne, tale che dedicò a questo progetto un intero
ciclo.
La scena si svolge in una radura, dove 14 donne, divise in due gruppi distinti, si concedono un
momento di svago doppio il bagno.
Il paesaggio è esteso in lontananza ed è aperto su un prato troncato da un boschetto, al di là del
quale lo sguardo è portato in direzione del cielo. I tronchi d’albero sullo sfondo si inarcano come
per toccarsi e fungono da quinte laterali andando a formare un triangolo, la cui base è costituita da
un ruscello e il cui vertice è collocato al di fuori del quadro.
In prossimità dell’asse centrale del triangolo, l’artista ha posto un nuotatrice e due figure in piedi
sulla sponda del fiume.
In primissimo piano, invece, vi sono tre donne accovacciate le quali stendono le braccia quasi a
stendere un panno bianco.
I gruppi di donne compongono con i loro arti ed alcune linee del paesaggio due piccole piramidi.
Ogni una di queste piramidi è disposta con un’angolazione differente.
Questa organizzazione simmetrica dimostra che Cézanne progettava il dipinto rielaborando vecchi
studi compositivi.
In quest’opera, ma in generale in Cézanne i nudi hanno proporzioni ingigantite ed esprimono una
forza primitiva quasi animalesca. I volti sono sgraziati, così come le pose e i movimenti, tanto che
le linee sono nere e spezzate e non chiudono le forme se pur ne delineano nettamente il contorno.
La scena è fortemente evocativa e carica di mistero.
I colori sono ridotti alle sfumature di ocra, lilla e verde che, insieme alla struttura prospettica,
contribuiscono a donare un senso di profondità all’opera.
Sarà un’opera ripresa e di grande ispirazione per Matisse e Picasso.
I giocatori di carte
I giocatori di carte è un dipinto olio su tela realizzato tra il 1890 e il 1895.
Sul tema della partita a carte Cézanne dipinse cinque differenti versioni.
La scena presenta due uomini in un’osteria di paese. I due stanno giocando a carte davanti ad uno
specchio.
L’immagine si presenta come uno schema fortemente geometrizzato, che conferisce ai due
personaggi una dignità classica, forme rigide e solide.
Distorcendo la visione prospettica, Cézanne riesce a ottenere il massimo grado di centralità che
evita di dare un senso artificiale all’opera e che dona un tocco di suspence alla scena, che pare in
attesa, immobile e rigida.
Tuttavia la prospettiva con cui viene rappresentato il tavolo è differente da quella con cui vengono
rappresentati i due personaggi.
Inoltre sul tavolo vi è una bottiglia di vino che pare essere un elemento di equilibrio.
I colori tendono al blu, giallo e rosso. Le pennellate si compongono a tasselli, distinte, larghe e
dense.
A questo genere si ispirò profondamente Picasso.
La montagna Saint-Victorie vista da Lauves
La montagna Saint-Victorie vista da Lauves è un dipinto olio su tela realizzato da Cézanne intorno
al 1905.