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Introduzione Crimine passionale tesina
Nella mia tesina di maturità ho deciso di trattare il tema del crimine passionale. I crimini passionali sono delitti psicologicamente drammatici perché chi uccide ama la sua vittima, la ama anche mentre la uccide anche se spesso viene ucciso l’oggetto del bisogno e non dell’amore. E se di amore si tratta, è un amore malsano, estremo, egoistico fatto di possesso e gelosia ossessiva, fino alla follia. E’ la rabbia dopo un tradimento, la depressione dopo un abbandono che spingono ad uccidere. Un amore crudele è un amore malato, estremo, esasperato. Sentimenti incontrollabili. Domina non l’amore per l’altro, ma il bisogno dell’altro, il possesso totale, l’appropriazione della vita e dei sentimenti dell’altro. E’ un amore dominato dagli istinti di uno dei due. E’ l’uso dell’altro per il proprio piacere, è la schiavitù psicologica e anche fisica dell’altro.
La drammaticità di questi omicidi sta nel fatto che chi li compie oltre all’orrore di aver ucciso ha il terribile rimpianto della persona che ha ucciso ecco perché la maggior parte di questi omicidi si conclude con il suicidio dell’assassino. In questi casi non si può parlare di premeditazione e se premeditazione c’è, è più che altro una voglia di fare qualcosa di eclatante per spezzare una situazione troppo dolorosa, esasperante.
Spesso l’assassino parte con l’idea di minacciare o di spaventare il partner o anche di tentare il suicidio, poi la reazione dell’altro fa cambiare idea. In questi delitti la sofferenza è doppia, quella di aver ucciso e di dover scontare la pena e quella di avere “eliminato” l’oggetto d’amore che provoca rimpianto per tutta la vita. La persona che uccide colui o colei che ama poi continua a soffrire non tanto per la pena quanto per la perdita della persona amata.
Collegamenti
Crimine passionale tesina
Storia dell'arte: L'analisi di alcune opere di Walter Sickert.
Inglese: L'Otello.
Francese: Thérèse Raquin.
Attualità: Il Femminicidio.
Introduzione « L’ amore è un bellissimo fiore sull’orlo
di uno spaventoso precipizio »
Stendhal
I crimini passionali sono delitti psicologicamente drammatici perché chi uccide
ama la sua vittima, la ama anche mentre la uccide anche se spesso viene ucciso
l’oggetto del bisogno e non dell’amore. E se di amore si tratta, è un amore
malsano, estremo, egoistico fatto di
possesso e gelosia ossessiva, fino alla
follia. E’ la rabbia dopo un tradimento, la
depressione dopo un abbandono che
spingono ad uccidere. Un amore crudele è
un amore malato, estremo, esasperato.
Sentimenti incontrollabili. Domina non
l’amore per l’altro, ma il bisogno dell’altro,
il possesso totale, l’appropriazione della
Unos quantos piquetitos
1935, Frida Kahlo vita e dei sentimenti dell’altro. E’ un
amore dominato dagli istinti di uno dei due. E’ l’uso dell’altro per il proprio
piacere, è la schiavitù psicologica e anche fisica dell’altro.
La drammaticità di questi omicidi sta nel fatto che chi li compie oltre all’orrore
di aver ucciso ha il terribile rimpianto della persona che ha ucciso ecco perché
la maggior parte di questi omicidi si conclude con il suicidio dell’assassino. In
questi casi non si può parlare di premeditazione e se premeditazione c’è, è più
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che altro una voglia di fare qualcosa di eclatante per spezzare una situazione
troppo dolorosa, esasperante.
Spesso l’assassino parte con l’idea di minacciare o di spaventare il partner o
anche di tentare il suicidio, poi la reazione dell’altro fa cambiare idea. In questi
delitti la sofferenza è doppia, quella di aver ucciso e di dover scontare la pena e
quella di avere “eliminato” l’oggetto d’amore che provoca rimpianto per tutta
la vita. La persona che uccide colui o colei che ama poi continua a soffrire non
tanto per la pena quanto per la perdita della persona amata.
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1 L'arte del crimine
« C’è un parallelismo fra l’arte e l’omicidio. Entrambi sono una questione di
estetismo. Ed entrambe ti danno una strana sensazione di essere come Dio.
L’arte è creazione.
L’omicidio è annientamento. »
1
Nicolas Claux
Lo psicologo americano Joel Norris nel 1988 ha compiuto una serie di studi
riguardanti le fasi di omicidi seriali,
pubblicati poi nel suo libro ”Serial
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killers” . Da questo studio è emerso che
l'omicidio seriale sarebbe composto da
sette fasi che trovano un riscontro nel
90% dei casi di omicidi seriali fino ad
ora registrati. La ricerca effettuata dal
dott. Norris ha dato lo spunto per
successivi studi che si sono occupati di
paragonare queste fasi alle fasi di una
creazione artistica. Sembrano due
Comparazione delle fasi di un omicidio seriale mondi totalmente differenti, in realtà il
.
con le fasi della creazione artistica
mondo dell'arte e quello del crimine sono stati i protagonisti delle vite di
numerosi pittori e ispiratori per le loro opere d'arte. Esempi di questo connubio
sono Walter Sickert con la sua non ben definita identità e la raccolta di quadri
“Camden Townmurder”.
Nicolas Claux: conosciuto come “il vampiro di Parigi”, accusato di aver compiuto un serie di
1
omicidi nel 1994 ora è un pittore che dipinge principalmente assassini;
Serial Killers: Joel Norris, Anchor Books, 1988.
2 7
1.1 Walter Sickert: l'artista omicida
« Un giorno gli uomini guarderanno indietro e diranno
che ho battezzato il ventesimo secolo »
Jack lo Squartatore (lettera al commissariato)
A distanza di più di un secolo, l’odierna giallista Patricia Cornwell torna a
studiare una delle figure dietro le quali si
potrebbe celare la vera identità di Jack lo
squartatore: Walter Richard Sickert
(1860-1942), personalità ambigua ed
eclettica, pittore impressionista, scrittore,
attore. La vita di quest’uomo ci appare
ancora oggi molto in ombra: dandy,
omosessuale, sessualmente impotente
aveva inizialmente accusato la madre di
averlo generato “imperfetto” e
Quadro della serie Cadmen Townmurder successivamente aveva esteso l’odio per
la madre a tutte le donne. La sua pittura indugiava sulle cose riportando tagli di
luce impietosi, crudi, illuminando
sia la bellezza sia la bruttezza
dell’animo umano, senza clemenza e
censura. La Cornwell ha comprato
32 tele e le ha sottoposte a
iconografia. Queste tele
appartengono a una serie intitolata
da Sickert “Camden Townmurder” Quadro della serie Cadmen Townmurder
raffiguranti macabre scene del delitto che sembrano coincidere con quelle
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lasciate da Jack lo Squartatore (1888), descritte negli archivi della polizia del
tempo, e sconosciute al pubblico. Comparando il discorso sulle analogie tra le
fasi di creazione di opere e omicidi alla collezione “Camden Townmurder” di
Sickert, possiamo notare che nei suoi quadri sono ben evidenti tutte le fasi,
dalla progettazione, alla fase di contemplazione e infine della depressione.
In molti casi di omicidi abbiamo lo sfruttamento della “preda” da parte
dell’assassino quasi come un tentativo di consumare
per intero la vittima prima di immolarla a se stessi.
Jack lo Squartatore, in particolare uccise 5 prostitute,
nelle quali probabilmente vedeva la figura della
madre, mescolata ad una forte e malata componente
passionale e sessuale. Nel quadro “Nude la
hollandaise” (Fig.1) possiamo notare come la luce
sia importante in tutti questi quadri di Sickert. Nella
parte sinistra del dipinto la luce tende ad affievolirsi,
“Nude la hollandaise” (Fig.1) mettendo in ombra parte della scena e il volto della
figura femminile sdraiata sul letto. Nella parte destra del dipinto possiamo
invece notare come questa luce cambi colore assumendo tonalità violacee,
irreali, molto più intime. In questo caso, sembra che la donna scruti qualcuno
che però non fa parte della scena. Si può immaginare che il pittore in questo
caso si sia calato anche nei panni dello spettatore che, osservando la sua vittima
nel buio, aspetta il momento giusto per poterla possedere ed uccidere.
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Il momento del crimine non viene mai riportato nei quadri di Sickert poiché
essi sono ricordi preziosi non
condividibili con il resto del mondo. Ciò
che condivide però sono le emozioni e,
come già visto nel dipinto precedente,
anche nella Fig. 2 possiamo percepire
dall’atmosfera e dalla scena le emozioni
provate dall’ artista omicida. Se nella Fig. 2
Fig. 1 l’unica presenza era quella
femminile, nella Fig. 2 emerge anche una figura maschile, probabilmente
riconducibile all’omicida. Qui il pittore rappresenta la fase conclusiva, in altre
parole quella in cui, presa coscienza dell’atto compiuto, l’omicida inizia la sua
riflessione, passando attraverso il ripensamento, l’insoddisfazione, ed infine la
depressione. L’ omicida comprende che la sua passione è stata repressa in
maniera sbagliata e che ciò che prima era oggetto del desiderio ora non è altro
che un corpo senza vita. La condizione di consapevolezza dell’azione compiuta
viene così espressa dalla luce che torna alla sua naturale apparenza. L’uomo si
riscopre uomo. Non belva. Né Dio. 10
2 Jealousy, obsession and murder:
the syndrome of Othello
« O, beware, my lord of jealousy. It is the green-ey' d monster
which doth mock .The meat it feeds on. »
“ Othello” (Act III, Scene 3)
Othello, the famous tragedy by Shakespeare, is also the name of the protagonist
of the tragedy. Othello seduces
Desdemona, a young girl who, runs
away from home for him. Desdemona’ s
father, accusing him of having
bewitched his daughter with witchcraft,
wants revenge. So Othello, a man
driven by the delusion of jealousy in Othello: a scene of the film of Oliver Parker
love, thanks to the treachery of Iago
(through the famous handkerchief), kills the pure and beautiful woman that he
loved deeply.
Jealousy, within the relationship of a couple, is the feeling that makes us feel
fear, real or imagined, of losing an important person to whom we are bound, of
losing his love. In a couple jealousy is a natural emotion which makes the two
people feel more important for the other one and it is a useful ingredient to
create a good relationship. Unlike, the pathological jealousy damages the
relationship causing much suffering within the couple. The jealous lover makes
the other feel under the pressure of persecution and aggression owing to the
constant presence of the obsessive thought that his/her partner might betray or
abandon him/her. The delusion that feeds this feeling, leads him/her to seek
evidence that does not exist, to interpret reality only in a certain way and this
11
distortion of the reality leads to an irrational and inconceivable conclusion. One
of the ways that characterize obsessive
jealousy is to subject the partner to
continuous questions, in order to confirm
his/her ideas and fears. All this provokes a
mental process that leads to negative
emotions and behaviour that may occur
through jealous anger, revenge, the denial
Othello: a scene of the tragedy of emotions that he/she lives. This
obsessive jealousy and negativity becomes a real illness that can lead to tragic
outcomes.
This behaviour can be found in the figure of Othello who, due to his jealousy
and the fact that he is not self-confident enough, but with the help of Iago' s
treachery, kills his beloved Desdemona. In this case the jealousy and the fear of
being betrayed are stronger than love and, for Othello, they become a sort of
condemnation. In order to break free from this condemnation, it is necessary to
delete the source of the pain (in this case is represented by the figure of
Desdemona). Jealousy becomes murder. So the story of Othello has given the
name to a new type of syndrome which involves jealousy, obsession and
extreme acts: Othello’ s syndrome. 12
3 Thérèse Raquin et la passion destructrice
« Thérèse et Lorenzo sont arrivés, chacun pour son propre compte, à la
conclusion que seulement un nouveau crime pourrait effacer toutes les
conséquences du premier. Était absolument nécessaire que l'un d'eux
disparait pour assurer à l'autre un peu de repos. Ils avaient tous deux pensé
qu'il était nécessaire de se séparer et que cette séparation devait être
éternelle. Ils n'ont pas cessé même d'envisager d'autres possibilités, accepter
cette solution comme la seule garantie du salut. »
3
Emile Zola, Thérèse Raquin
Thérèse Raquin, qui inaugure la grande saison artistique de Zola, est l' une des
œuvres représentatives du réalisme français.
Dans ce roman, l'auteur a défini une vaste étude
psychologique et physiologique car son but est
celui de décrire l'histoire d'une dégradation. Le
travail qui en résulte est donc rude, un vrai
roman noir, passionnant et troublant.
Dans le roman, la figure de Thérèse est très
importante. Le personnage de Thérèse doit être
considéré dans son évolution complète.
Initialement Thérèse est une enfant Sans famille Couverture du livre
et sans amitiés ;après c'est une fille qui se voit Thérèse Raquin
refuser la liberté, la découverte de l'amour et à laquelle sont imposés
l’emprisonnement, la solitude et la pensée angoissante d'avoir à épouser son
cousin, plus vieux, malade imaginaire et égocentrique. Adulte, elle rencontre
Lorenzo, un ami de son mari. Elle se laisse séduire par un sentiment pervers et
extrême Dans l’espoir de récupérer les années de la névrose .
3 Thérèse Raquin, Émile Zola, Edizione Mondadori, 1867.
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La pièce maîtresse de l'histoire est bien sûr l'assassinat de Camillo. Thérèse est
forcé par Lorenzo à mettre en œuvre le plan. Elle restera pendant des années
dans le silence, partageant avec Lorenzo non plus l'amour, mais un vague
sentiment de haine, de dégoût. L'enfer privé de Thérèse grandit en secret avec
celui de Lorenzo, qui est devenu son mari. Thérèse, la seule vraiment
rationnelle du couple, se laisse lamentablement confondre par Lorenzo, et elle
saute à des conclusions hâtives. Elle médite l’assassinat sans penser à d’ autres
solutions, comme par exemple la fuite. Ici on arrive donc au moment de la
solution à laquelle les deux arrivent: le suicide.
L’histoire qui voit protagonistes Thérèse et Lorenzo n’a rien à voir avec