Concetti Chiave
- Caillebotte's "Les raboteurs de parquet" is a pioneering depiction of urban proletariat, showing artisans working in a bourgeois apartment during the Second Empire's urban transformation.
- The painting highlights the workers' physicality and effort, with their sweat glistening under the cold light streaming from a window, emphasizing their arduous labor.
- Caillebotte's work carries a social message, celebrating the dignity of laborers and their craftsmanship, contrasting their toil against the wealth of the apartment they are renovating.
- The interplay of light and color in the painting connects the workers with the wooden parquet they are working on, symbolizing their identification with their craft.
- The painting challenges traditional notions of beauty, suggesting that beauty also resides in the strength and dignity of those who earn their living through hard work.
Indice
Il quadro e il suo contesto
Il quadro, dipinto nel 1875 e oggi esposto al Musée d’Orsay è una delle prime opere di Caillebotte. IL tema gli sarebbe stato suggerito dalla ristrutturazione del pavimento di legno della sua residenza parigina. Rifiutato nell’Esposizione dello stesso anno, nell’Esposizione impressionista dell’anno successivo ebbe delle critiche negative, anche da Zola. Si tratta della prima rappresentazione artistica del proletariato urbano. Nella tela, G. Caillebotte ci mostra degli artigiani al lavoro in un appartamento borghese, in uno dei quartieri creati a seguiti dell’intervento urbanistico del barone Haussmann, durante il periodo del Secondo Impero. Questa trasformazione architettonica modificò profondamente il tessuto sociale suddividendo ancor più gli strati della popolazione. Prima ai domestici erano assegnati i piani più alti invece ora gli operai erano relegati nei quartieri periferici della capitale, lontano dai nuovi quartieri borghesi.
Descrizione della scena
Innanzitutto, l’occhio dell’osservatore è attirato dalla finestra e dalle eleganti volute del balcone in ferro battuto. Da questa finestra penetra una luce fredda e intensa che si riflette sul parquet fino a cancellare i segni del lavoro di piallatura già completato, illuminando in primo piano ciò che resta da fare e la schiena degli operai, lucida per il sudore. Successivamente la vasta si attarda sulla schiena nuda dei tre uomini e sulle loro braccia allungate. Si può ragionevolmente immaginare che sotto le ginocchia abbiamo collocato dei cuscinetti per evitare l’attrito. Uno tiene una specie di raschiatoio e l’altro impugna una pialla. Pur lavorando quello di destra sembra rivolgersi al compagno, collocato esattamente nella parte centrale del dipinto, il quale, con la testa girata, sembra ascoltarlo e rispondergli brevemente. Il terzo viene in avanti per prendere un paio di forbici da legno. L’artista lo ha dipinto un po’ in disparte rispetto agli altri. Ritornando verso la finestra si nota il rivestimento del muro blu grigio, arricchito da cornici color oro invecchiato; si notano un cuscinetto, posto contro il battiscopa, le borse e i vestiti ammucchiati in un angolo. A destra, una bottiglia di vino e un bicchiere sono posati, in evidenza su di una placca di marmo che ci fa pensare ad un caminetto che dovrà essere montato nella stanza. Sono due particolari che ci rimandano ad un momento di pausa degli operai. Qua e là si notano dei ritagli di legno derivati dalla piallatura che indicano lo zelo cui gli operai stanno lavorando.
Significato sociale dell'opera
La tela ci parla del lavoro manuale e di mestieri ormai scomparsi. Il tema è pertanto sorprendente perché il pittore rappresenta delle persone utili di cui, però, all’epoca, non era il caso di parlare. Il pittore ha inteso rappresentare un soggetto reale, mettendo alla ribalta la classe proletaria piuttosto che l’aristocrazia o l’alta borghesia e questo gli ha valso delle vive critiche dato l’aspetto innovativo dell’opera. In primo piano abbiamo dei semplici falegnami, specializzati nella posa e nel trattamento del parquet, di solito lasciati nell’ombra, denigrati, come del resto ci fa capire la loro posizione all’interno del dipinto: sono collocati ai bordi del campo di luce che non li investe in viso; essi ci appaiono ridotti esclusivamente alla loro funzione, senza l’individualità a cui, invece, avrebbero diritto. Pertanto, al dipinto può essere anche assegnato un significato sociale. L’inquadratura proviene dall’alto, le braccia degli operai occupano il primo piano. Questo dimostra come l’artista abbia la consapevolezza della fatica causata da un lavoro così penoso e ce lo mostra: essi lavorano in ginocchio e la loro pelle è lucida a causa del sudore. La rete delle linee geometriche della prospettiva racchiude questi uomini in una sorta universo rigido da cui lo sguardo dell’osservatore non può sfuggire. La loro muscolatura è messa in risalto dalla luce che arriva di lato. Gli uomini manifestano fra di loro una certa solidarietà: i loro gesti si accordano senza che abbiano bisogno di parole. L’artista insiste piuttosto sulla loro dimensione sociale: questi artigiani si guadagnano faticosamente la vita, ristrutturando un interno i cui stucchi e ferri battuti ci parlano della ricchezza dei proprietari. Lo scopo di Caillebotte è di celebrare la dignità dei lavoratori e l’amore per il lavoro ben fatto, mettendo in valore la competenza degli operai.
Luce e colori nel dipinto
Nel quadro la luce occupa il primo piano. Pur essendo fredda all’esterno, all’interno si fa calda e si riflette sul pavimento; gli uomini hanno caldo, ma la finestra è chiusa e per questo è probabile che fuori faccia freddo e che il sudore degli operai derivi dalla forza e dall’impegno che essi mettono nell’esecuzione del lavoro. I corpi come i vestiti sono dello stesso colore del pavimento di legno, colori caldi, marrone e ocra. Per la pelle sono più chiari, più scuri per i vestiti, ma sempre all’interno della stessa tonalità. In pratica, i piallatori si identificano e sono l’immagine della materia che stanno lavorando.
Bellezza e dignità del lavoro
Affrontando il tema della bellezza del dipinto, alcuni critici hanno notato la muscolatura atletica del dorso dei tre uomini. Questa bellezza, per essere messa in risalto necessita della luce che infatti investe la schiena. Ma anche in questo caso si può evidenziare il messaggio sociale del dipinto. La bellezza non è solo una prerogativa di coloro che hanno il tempo e i mezzi per curarla. Questo era il caso di Caillebotte che visse sempre della rendita paterna. La bellezza è anche quella di coloro che si guadagnano il pane con il sudore della fronte, è una bellezza che si nota lo stesso anche se l’uomo viene confuso con l’oggetto del lavoro, in questo caso il parquet. Si tratta di una bellezza che è legato in modo indissolubile con la dignità della persona che sta lavorando.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del dipinto "Les raboteurs de parquet" di Caillebotte?
- Come viene utilizzata la luce nel dipinto?
- Qual è l'interpretazione sociale del dipinto?
- In che modo il dipinto rappresenta un nuovo concetto di bellezza?
- Quali critiche ha ricevuto il dipinto al momento della sua esposizione?
Il tema principale del dipinto è la rappresentazione del proletariato urbano, con un focus sugli artigiani al lavoro in un appartamento borghese, evidenziando la dignità e la fatica del lavoro manuale.
La luce nel dipinto è fredda all'esterno ma calda all'interno, riflettendosi sul pavimento e illuminando i lavoratori, sottolineando la loro fatica e la loro muscolatura.
Il dipinto ha un significato sociale, mettendo in risalto la classe proletaria e la dignità dei lavoratori, in contrasto con la ricchezza dei proprietari, e celebrando l'amore per il lavoro ben fatto.
Il dipinto introduce un nuovo concetto di bellezza, non limitato all'aristocrazia, ma anche alla bellezza dei lavoratori che si guadagnano da vivere con il sudore della fronte, evidenziando la loro muscolatura e dignità.
Il dipinto ha ricevuto critiche negative, anche da Zola, per il suo tema innovativo che metteva in risalto il proletariato urbano, un soggetto poco comune all'epoca.