Concetti Chiave
- Umberto Boccioni, nato a Reggio Calabria, studiò a Roma sotto la guida di Giacomo Balla e soggiornò a Parigi e in Russia prima di stabilirsi a Milano.
- "La città che sale" è il primo quadro futurista di Boccioni, che celebra la modernità e il progresso attraverso lavoratori e animali come simboli dinamici.
- "Materia" mostra l'influenza del cubismo con l'introduzione della quarta dimensione e il futurismo attraverso linee di forza e compenetrazione degli spazi.
- "Forme uniche della continuità nello spazio" rappresenta un atleta che marcia, deformato dall'ambiente, simboleggiando l'uomo moderno simile a una macchina.
- La tecnica di Boccioni spesso combina il divisionismo con allegorie sociali e pennellate pure, creando dinamismo e movimento nei suoi lavori.
Indice
Origini e formazione
Nasce a Reggio Calabria da una famiglia romagnola, lui però studiò a Roma ed ebbe come maestro Giacomo Balla che al tempo era divisionista e quindi non ancora futurista. Si trasferì a Parigi e prima di rientrare in Italia, a Milano, soggiornò anche in Russia, a Mosca e Pietroburgo.
Primo quadro futurista
Primo quadro futurista, il tema è infatti moderno, che mostra la modernità nelle città, in particolare nella periferia di Milano dove si vede un cantiere in cui i lavoratori producono il futuro attraverso le loro mani e la loto fatica: tirano funi, spingono carriole, innalzano le impalcature dei palazzi. Aggiunge anche animali come cavalli, che sono per lui simboli del progresso e che enfatizzano il ritmo dinamico e moderno con:
- Linea obliqua dei corpi
- Corpi tagliati dall’immagine
- Corpo cavallo sfuocato per la velocità dello sviluppo
La tecnica è però divisionista, come si nota dal trasporto sociale, l’allegoria del significato e la pennellata pura.
Influenze cubiste e futuriste
Il soggetto è sua madre, è influenzato dal cubismo e infatti introduce la quarta dimensione, si vede invece il futurismo: nelle linee di forza che innestano la dinamica del movimento, e con la compenetrazione degli spazi, infatti sono è solo la persona che si muove ma anche lo spazio stesso. La madre continua nei vari spazi, tanto che le mani al centro sono sproporzionate e sembrano uscire dal quadro.
Compenetrazione degli spazi
Unico forma che mette in scena la compenetrazione degli spazi, mostra un atleta che marcia, è deformato dall’ambiente attivo. Racconta un uomo nuovo, simile alla macchina e sceglie il bronzo producendo anche i basamenti che sembrano muoversi con il soggetto.