Concetti Chiave
- L'opera "Stati d'animo" di Boccioni del 1911 si compone di tre dipinti che esplorano diversi stati emotivi: gli Addii, Quelli che vanno, Quelli che restano.
- Esistono due versioni del trittico: una prima dell'incontro con i cubisti e una successiva, entrambe mantengono gli elementi essenziali della pittura di Boccioni.
- La prima versione degli Addii utilizza una tecnica di scomposizione estrema, con linee di colore che diventano masse cromatiche e figure che si trasformano in ombre.
- Nella seconda versione, l'influenza cubista è più evidente, con figure distaccate dal naturalismo e un abbraccio moltiplicato nello spazio, centrato su una locomotiva a vapore.
- I criteri della pittura futurista di Boccioni comprendono la simultaneità della visione, la sintesi tra visione ottica e mentale, e la vicinanza tra gli oggetti per materializzare l'idea.
Indice
L'opera Stati d'animo di Boccioni
Boccioni attribuisce a una delle sue opere più rappresentative il titolo Stati d'animo, realizzata nel 1911. In quest'opera l'artista analizza un evento nei suoi diversi risvolti emotivi, che corrispondono a diversi stati d'animo. Quest'opera è composta da tre dipinti: gli Addii, Quelli che vanno, Quelli che restano.
Le due versioni del trittico
Esistono due versioni di questo trittico: una precedente all'incontro con gli esponenti cubisti e l'altra successiva. Gli elementi essenziali della pittura di Boccioni sono presenti in entrambe le versioni, anche se assumono forme diverse. Sicuramente emerge la concezione della pittura come il modo di esprimere sensazioni, ma anche la riaffermazione del ruolo della tecnica divisionista.
Tecniche e influenze artistiche
Nella prima versione degli Addii e balza agli occhi come la tecnica della scomposizione sia portata ai limiti estremi. Le linee di colore che serpeggiano sulla tela hanno sostituito la struttura puntiforme originaria e sono diventate masse cromatiche. Queste lasciano intravedere delle figure, non più persone ma ombre. Nella seconda versione di questo dipinto è maggiore l'influenza cubista, in quanto le figure sono distaccate da qualsiasi intento naturalista, e il gesto dell'abbraccio viene moltiplicata nello spazio. Al centro emerge una locomotiva a vapore che si riconosce a stento. A spiccare è il volume tondeggiante della caldaia in posizione frontale e il fumo che assume i colori arancio e celeste. In basso è possibile vedere l'andamento dei binari, ma un traliccio, in fondo a sinistra, accenna all'elettrizzazione delle linee e simboleggia il progresso.
Elementi distintivi del futurismo
Il più evidente criterio della pittura futurista è quello della simultaneità della visione. Un altro criterio è la sintesi tra visione ottica e visione mentale. Il terzo criterio consiste nella vicinanza tra gli oggetti in cui si materializza l'idea.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'opera "Stati d'animo" di Boccioni?
- Quali sono le differenze tra le due versioni del trittico "Stati d'animo"?
- Quali sono gli elementi distintivi del futurismo nella pittura di Boccioni?
L'opera "Stati d'animo" di Boccioni, realizzata nel 1911, analizza un evento attraverso diversi risvolti emotivi, rappresentati da tre dipinti: "gli Addii", "Quelli che vanno", e "Quelli che restano".
Le due versioni del trittico differiscono principalmente per l'influenza cubista nella seconda versione, dove le figure sono distaccate da intenti naturalisti e il gesto dell'abbraccio è moltiplicato nello spazio.
Gli elementi distintivi del futurismo nella pittura di Boccioni includono la simultaneità della visione, la sintesi tra visione ottica e mentale, e la vicinanza tra gli oggetti che materializzano l'idea.