Concetti Chiave
- "Materia" di Umberto Boccioni è un capolavoro del Futurismo, realizzato tra il 1912 e il 1913, che esplora armonie cromatiche e relazioni tra individuo e ambiente.
- Il dipinto presenta la figura centrale di Cecilia Forlani, madre dell'artista, con un effetto di distorsione delle mani, simile all'"Autoritratto allo specchio" del Parmigianino.
- L'opera incorpora elementi cubisti, come la rappresentazione del volto della madre scomposto in diverse angolazioni simultanee.
- L'ambiente urbano-industriale è rappresentato con dettagli realistici, come le ciminiere e gli elementi architettonici visibili nel paesaggio.
- Il tema della madre con le mani incrociate è ricorrente in Boccioni, influenzato dalle opere di Cézanne e Picasso.
Indice
Descrizione del dipinto
Materia di Umberto Boccioni è un olio su tela, dipinto fra il 1912 e il 1913. Il dipinto misura 225 x 150 cm ed è uno dei capolavori del Futurismo. In essa l’artista arriva a condensare i suoi studi sulle armonie cromatiche, sui rapporti fra le figure geometriche e sulle relazioni fra individuo e ambiente.
Dettagli della composizione
Al centro del dipinto è collocata la madre di Boccioni, Cecilia Forlani, e tutto ruota intorno alla sua figura.
Il centro focale dell’immagine è costituito dalle mani con le dita incrociate e dalle braccia della donna che sono fortemente in avanti rispetto a tutto il resto. È come se esse fossero ingrandite con un effetto tipico di un obiettivo fotografico convesso o da uno specchio deformante.
Riferimenti artistici e tecniche
Relativamente a tale effetto di distorsione, alcuni critici hanno richiamato l’olio su tavola del Parmigianino “Autoritratto allo specchio", del 1524. Le braccia disegnano un cerchio che si conclude con l’attaccatura delle spalle ed è su questo punto che si innesta il volto. Il volto viene scomposto secondo le modalità cubiste poiché simultaneamente esso ci viene mostrato di profilo, in posizione frontale e di tre quarti. Si è pensato anche che probabilmente l’artista abbia iniziato il lavoro partendo dalle mani. Dall’intreccio delle mani parte una forma triangolare nera che allude al vestito e copre le gambe. Il vertice del triangolo coincide con il punto d’incontro dei pollici e con punto da cui passa la verticale centrale del dipinto.
Elementi architettonici e simbolici
La donna è seduta di spalle rispetto ad un balcone della casa di via Adige 23, a Milano che si affaccia su piazza Trento e di cui, in alto a sinistra e in basso a destra sono rappresentate delle parti di inferriata. L
a zona superiore è dominata da un paesaggio urbano che intorno al busto della madre disegna un semicerchio e che quindi riprende l’andamento circolare delle braccia. Si tratta di facciate di case senza alcuna decorazione a cui si aggiungono tetti e ciminiere da cui esce del fiume. Le uniche aperture delle case sono due porte affiancate. Ai lati della madre, sulla linea mediana della tela, abbiamo un cavallo (a sinistra) e un uomo a destra che cammina: entrami i particolari, scomposti secondo la tecnica cubista, ci rimandano ad un quadro precedente. Sotto queste due figure alcune forme a spigolo ed elementi con più diretti riferimenti naturalistici, alludono ad altri balconi.
Influenze e confronti artistici
Il tema della madre con le mani incrociate in grembo è frequente in Boccioni. Tuttavia, in “Materia”, per la prima volta, la donna è rappresentata frontalmente. Il passaggio ad una posizione centrale forse è stato stimolato dalla conoscenza delle opere di Cézanne e soprattutto il dipinto “Madame Cézanne nella poltrona rossa” che ha lo stesso impianto di “Materia” e in cui l’arco del paesaggio urbano intorno alla testa sembrerebbe sostituire quello dello schienale della poltrona. Analoga impostazione delle mani si trova in opere di Picasso oltre agli elementi orizzontali di passamaneria e l’inferriata che, in entrambi i casi, si innestano nello stesso punto della figura, cioè fra i gomiti e le spalle.
Un altro tema presente nella tela sono gli elementi dell’architettura urbano-industriale che trovano un puntuale riscontro nella realtà. Infatti le mensole e le volute in ferro battuto che si scorgono nella parte bassa appartengono ai balconi laterali a quello dell’artista. Le ciminiere, andate poi distrutte, sono quelle della centrale elettrica di Piazza Trento e le luci del portone possono essere identificate con quello dell’ingresso del Molino Besozzi che si trovava proprio davanti all’abitazione dell’artista.
Domande da interrogazione
- Qual è il soggetto principale del dipinto "Materia" di Umberto Boccioni?
- Quali tecniche artistiche utilizza Boccioni nel dipinto "Materia"?
- Quali influenze artistiche sono evidenti nel dipinto "Materia"?
- Quali elementi architettonici sono rappresentati nel dipinto "Materia"?
- Come viene rappresentato il paesaggio urbano nel dipinto "Materia"?
Il soggetto principale del dipinto è la madre di Boccioni, Cecilia Forlani, attorno alla quale ruota l'intera composizione.
Boccioni utilizza tecniche cubiste per scomporre il volto della madre e crea un effetto di distorsione simile a quello di un obiettivo fotografico convesso.
Il dipinto mostra influenze di Cézanne, in particolare "Madame Cézanne nella poltrona rossa", e di Picasso, soprattutto nella disposizione delle mani e degli elementi orizzontali.
Il dipinto include elementi dell'architettura urbano-industriale, come le mensole e le volute in ferro battuto dei balconi e le ciminiere della centrale elettrica di Piazza Trento.
Il paesaggio urbano è rappresentato come un semicerchio intorno al busto della madre, con facciate di case, tetti, ciminiere e due porte affiancate, che riprendono l'andamento circolare delle braccia.