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Concetti Chiave

  • Boccioni dipinge due versioni degli Stati d'Animo, prima e dopo l'influenza cubista, esplorando il tema degli addii in una stazione ferroviaria.
  • Nella prima versione, Gli Addii I, le linee oblique e la scomposizione cromatica divisionista rappresentano figure che si abbracciano nei vapori delle locomotive.
  • La seconda versione, Gli Addii II, mostra l'influenza cubista con la scomposizione dei volumi e una locomotiva frammentata che domina la scena.
  • In 'Quelli che Vanno', il senso di dinamica è dato dalle linee oblique e dai colori blu, viole e azzurri, mentre nella seconda versione il blu esprime malinconia.
  • In 'Quelli che Restano', i toni freddi del verde e dell'azzurro prevalgono, con figure che si muovono da sinistra a destra, chiuse nei propri cappotti.

Indice

  1. Il tema degli stati d'animo
  2. Descrizione della prima versione
  3. Influenza cubista nella seconda versione

Il tema degli stati d'animo

Il tema dei diversi stati d’animo nel momento dell’ultimo saluto prima del viaggio viene dipinto da Boccioni in due diverse versioni nel corso dello stesso anno: una realizzata prima dell’incontro con le opere cubiste, l’altra dopo.

Gli Stati d’Animo rappresentano i tre momenti (sono dei trittici) di un addio in una stazione ferroviaria, vi sono persone che si abbracciano avvolte dai vapori delle locomotive, l’uomo nel treno appena partito che guarda fuori dal finestrino le case che sembrano volare via, le persone che si allontanano dalla stazione.

Descrizione della prima versione

Nella versione conservata a Milano, Gli Addii I, si denota una pittura dalle linee orientate obliquamente e con una scomposizione cromatica tipica del divisionismo.

Queste linee lasciano intravedere delle figure appena delineate mentre si uniscono in un abbraccio (il saluto prima della partenza).

In ‘Quelli che Vanno’ queste figure sembrano volare via davanti agli occhi del passeggero seduto nel vagone, mentre il treno è da poco partito dalla stazione; ad esso, linee oblique blu, viole ed azzurre conferiscono un senso di accelerazione dinamica.

In ‘Quelli che Restano’, invece, vi è la predominanza di colori freddi, di blu e verdi; qui delle sagome appena riconoscibili si muovono da sinistra verso destra.

Influenza cubista nella seconda versione

Nella seconda versione Boccioni risente dell’influenza cubista, riconoscibile nella scomposizione dei volumi, nelle forme sfaccettate e nella moltiplicazione dello spazio.

In Gli Addii II una locomotiva domina il centro dell’opera; essa sembra smontata e rimontata per frammenti, sia frontalmente che di profilo; al centro, leggermente spostato verso destra, domina la scena il suo numero di serie, mentre ai lati vi sono le figure di coloro che si salutano, i vapori, lo stridio dei freni, i tralicci e le coperture metalliche della stazione.

In ‘Quelli che Vanno’ vi è una dominanza del blu, che rappresenta lo stato d’animo della malinconia; si notano anche una serie di teste incastonate, tipicamente cubiste, nel vagone.

In ‘Quelli che Restano’, che è dominato dai toni freddi del verde e dell’azzurro, le figure si muovono da sinistra a destra, chiuse nei propri cappotti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le differenze principali tra le due versioni de "Gli Addii" di Boccioni?
  2. La prima versione, "Gli Addii I", utilizza linee oblique e una scomposizione cromatica tipica del divisionismo, mentre la seconda versione, "Gli Addii II", mostra l'influenza cubista con la scomposizione dei volumi e la moltiplicazione dello spazio.

  3. Come viene rappresentato lo stato d'animo della malinconia in "Quelli che Vanno"?
  4. In "Quelli che Vanno", lo stato d'animo della malinconia è rappresentato dalla dominanza del blu e dalla presenza di teste incastonate nel vagone, un elemento tipicamente cubista.

  5. Quali elementi caratterizzano "Quelli che Restano" nelle due versioni?
  6. In entrambe le versioni, "Quelli che Restano" è caratterizzato da toni freddi di blu e verde. Nella prima versione, le figure si muovono da sinistra a destra, mentre nella seconda versione, le figure sono chiuse nei propri cappotti, accentuando il senso di distacco.

Domande e risposte