Concetti Chiave
- Umberto Boccioni, influente artista futurista, si formò tra Roma, Venezia e Milano, dove incontrò Marinetti e Severini.
- L'autoritratto del 1908 di Boccioni riflette il suo stile distintivo, con piccole pennellate e un focus sulle periferie urbane.
- "La città che sale" (1910-1911) rappresenta l'industrializzazione di Milano, enfatizzando il progresso con colori vivaci e dinamismo.
- Boccioni utilizza una tecnica divisionista e trae ispirazione da Van Gogh, ma con un'interpretazione del movimento e del progresso.
- Il ciclo "Stati d'animo: Gli addii" esplora il distacco emotivo, con influenze cubiste e un'atmosfera di fumo e vapore ferroviario.
Indice
Biografia di Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, di origine romagnola, nacque a Reggio Calabria e trascorse la sua formazione tra diverse città italiane.
Formazione artistica:
- A Roma, si avvicinò al mondo dell'arte.
- A Venezia, frequentò l'Accademia di Belle Arti.
- A Milano, nel 1910, conobbe Filippo Tommaso Marinetti, entrando nel movimento futurista.
- Qui, entrò in contatto anche con artisti come Gino Severini, che lo avvicinò al divisionismo.
Autoritratto (1908)
In questo periodo, Boccioni iniziò a sviluppare il suo stile pittorico, caratterizzato dalla rappresentazione delle periferie urbane, che divennero un elemento distintivo delle sue opere.
Caratteristiche dell'opera:
- L'autoritratto mostra l'artista immerso nel paesaggio urbano.
- La tecnica è basata su piccoli tratti di colore.
- Nel 1914, Boccioni si convinse della validità della sua ricerca e pubblicò il Manifesto della Pittura e Scultura Futurista.
- Si ispirò al manifesto di Marinetti, Pittura e Scultura Futuriste – Dinamismo plastico.
La città che sale (1910-1911)
Descrizione dell'opera:- Il dipinto rappresenta l’industrializzazione di Milano, una città in rapida espansione.
- Sullo sfondo, sono visibili cantieri e impalcature, simboli della crescita incessante della città.
- In primo piano, emerge il caos della modernità, con figure umane in movimento frenetico.
- Il cavallo curvato in avanti è un elemento simbolico della forza e dell’energia del progresso.
Tecnica e stile:
- Colori vivaci, in particolare un rosso intenso, che richiama il fuoco delle fonderie industriali.
- Tecnica divisionista, con pennellate brevi e dinamiche.
- Influenza di Van Gogh, ma con una differenza fondamentale: mentre Van Gogh esprime le sue emozioni, Boccioni vuole trasmettere una visione del mondo in movimento.
Stati d'animo: Gli addii (1910-1911)
Il ciclo "Stati d’animo" comprende tre opere:- Gli stati d'animo che vengono
- Gli stati d'animo che restano
- Gli addii
Boccioni realizzò due versioni dell’opera Gli addii:
- La prima versione → 1910, Milano
- La seconda versione → 1911, New York
Significato dell’opera:
- Il dipinto rappresenta il distacco affettivo tra due persone in una stazione ferroviaria.
- I soggetti principali sono avvolti in toni di verde, per enfatizzare la loro emozione e il movimento.
- L’ambiente è permeato dal fumo e dal vapore dei treni, creando un’atmosfera sospesa.
- Forte influenza cubista, con l’uso della scomposizione delle forme.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali luoghi di formazione artistica di Umberto Boccioni?
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'opera "La città che sale"?
- Qual è il significato dell'opera "Gli addii" nel ciclo "Stati d'animo"?
Umberto Boccioni si è formato artisticamente a Roma, Venezia e Milano, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti e ha conosciuto il movimento futurista.
"La città che sale" rappresenta l'industrializzazione di Milano con cantieri e impalcature sullo sfondo e figure umane in movimento frenetico in primo piano. Utilizza colori vivaci e una tecnica divisionista per esprimere il dinamismo della modernità.
"Gli addii" rappresenta il distacco affettivo tra due persone in una stazione ferroviaria, con un'atmosfera creata da fumo e vapore dei treni, e utilizza toni di verde per enfatizzare l'emozione e il movimento, influenzato dal cubismo.