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Sintesi
La volontà di dare all’arte un ruolo attivo, adeguandosi alle trasformazioni dell’industria e della società, dovrà misurarsi con le mutazioni del quadro politico europeo: stalinismo in Unione Sovietica, il nazismo in Germania, il fascismo in Italia (in Ungheria, Polonia, Jugoslavia, Grecia) si presentano come regimi totalitari di massa e impongono un ridimensionamento del processo tra artista e società. La crisi economica del 1929 soprattutto negli Stati Uniti, l’ascesa dei regimi totalitari costituiscono, insieme alla debolezza delle democrazie europee degli anni trenta, i termini di un quadro rigido entro cui molte espressioni artistiche trovano dei limiti. Comune a questi fenomeni è lo sviluppo di una politica statale di forte intervento e promozione di termini di politica culturale e di committenza. Interessante appare l’uso dei mass media come strumenti di propaganda e di formazione del consenso. Dall’editoria alle immagini ai manifesti pubblicitari, dal teatro alla fotografia al cinematografo, i nuovi regimi sfruttano e sperimentano moderne tecniche di comunicazione visiva. In questo ambito è possibile ritrovare il segno delle esperienze delle avanguardie, liquidate brutalmente sul piano artistico. Clima mutato: la direzione imperiale della politica fascista, la campagna razziale, costringono gli artisti anche meno politicizzati a prendere atto delle direttive politiche, la committenza del regime più pressante impone di interpretare temi di regime a sfondo populistico, nazionalistico e bellicistico. Si viene a formare un’opposizione morale intellettuale, e più tardi politica, che si esprimerà attraverso il linguaggio espressionistico e realistico.

Il concetto di Avanguardia



Avanguardie storiche: movimenti artistici prodotti intorno ai primi anni trenta del secolo. Considerati il carattere progressivo di tali movimenti il termine avanguardia ha assunto spesso il significato di arte rivoluzionaria o ardita. Si perde così il significato reale di arte che agisce contemporaneamente sul piano dell’etica e su quello dell’estetica. Il significato più autentico di avanguardia è quello di arte che agendo sulla sensibilità delle persone sia in grado di promuovere un rinnovamento, di migliorare il livello di qualità o motivare le scelte esistenziali.
Estratto del documento

LE AVANGUARDIE STORICHE DEL NOVECENTO

Si ha una rottura dall’800. Possiamo riassumere tutte le avanguardie con alcune parole

chiave ovvero: VITALISMO inteso come attenzione ai valori istintivi, non riconducibili a

categorie razionali. SPIRITUALISMO inteso come contrapposizione di una dimensione

menatale a quella materiale e come accentuazione del ruolo della coscienza o

soggetto e coscienza nella percezione del mondo esterno. Come ultima parola chiave

abbiamo RELATIVISMO che va inteso come affermazione della relatività del conoscere.

Sono anche categorie costanti del pensiero filosofico di questi anni.

Il dibattito scientifico pone al centro la critica della nozione dogmatica di scienza, che

era stata propria del positivismo, si parla di “scienze dello spirito”. Va preso in

considerazione Freud (1901) e la nozione di inconscio ovvero un nuovo approccio

scientifico al disturbo psichico infatti nasce così il famosissimo metodo psicoanalitico

basato essenzialmente sull’analisi dei sogni dei propri pazienti. Insieme a questo genio

che ha portato un nuovo modo di fare analisi sul cervello umano, metodo contestato

quanto apprezzato ancora ai giorni nostri dobbiamo guardare a Einstein dove spazio e

tempo divengono concetti relativi. Compie anche lo studio delle radiazioni, l’atomo è

un elemento composto di particelle elementari. Teoria quantistica: l’energia delle

radiazioni non è un flusso continuo ma un insieme discontinuo di “quanti” scoperte e

teorie che conducono a una nuova definizione del concetto di materia. Le ricerche

delle avanguardie storiche sono un’espressione di questo clima: i gruppi si pongono

come innovatori rispetto alla tradizione, stilano un manifesto con i propri intenti

poetici, ricerca del nuovo e dell’originale. L’arte è pervasa di queste nuove scoperte

sull’uomo e sulla materia infatti tutto ciò è riscontrabile nei quadri e nelle sculture che

non puntano più a mostrare il bello ma volgono a mostrare un pensiero interiore

dell’artista.

La volontà di dare all’arte un ruolo attivo, adeguandosi alle trasformazioni

dell’industria e della società, dovrà misurarsi con le mutazioni del quadro politico

europeo: stalinismo in Unione Sovietica, il nazismo in Germania, il fascismo in Italia (in

Ungheria, Polonia, Jugoslavia, Grecia) si presentano come regimi totalitari di massa e

impongono un ridimensionamento del processo tra artista e società. La crisi

economica del 1929 soprattutto negli Stati Uniti, l’ascesa dei regimi totalitari

costituiscono, insieme alla debolezza delle democrazie europee degli anni trenta, i

termini di un quadro rigido entro cui molte espressioni artistiche trovano dei limiti.

Comune a questi fenomeni è lo sviluppo di una politica statale di forte intervento e

promozione di termini di politica culturale e di committenza. Interessante appare l’uso

dei mass media come strumenti di propaganda e di formazione del consenso.

Dall’editoria alle immagini ai manifesti pubblicitari, dal teatro alla fotografia al

cinematografo, i nuovi regimi sfruttano e sperimentano moderne tecniche di

comunicazione visiva. In questo ambito è possibile ritrovare il segno delle esperienze

delle avanguardie, liquidate brutalmente sul piano artistico. Clima mutato: la direzione

imperiale della politica fascista, la campagna razziale, costringono gli artisti anche

meno politicizzati a prendere atto delle direttive politiche, la committenza del regime

più pressante impone di interpretare temi di regime a sfondo populistico,

nazionalistico e bellicistico. Si viene a formare un’opposizione morale intellettuale, e

più tardi politica, che si esprimerà attraverso il linguaggio espressionistico e realistico.

IL CONCETTO DI AVANGUARDIA

Avanguardie storiche: movimenti artistici prodotti intorno ai primi anni trenta del

secolo. Considerati il carattere progressivo di tali movimenti il termine avanguardia ha

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