Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'astrattismo si distingue dall'arte figurativa rappresentando la realtà attraverso linee, forme e colori per esprimere libertà e interiorità.
  • In un ritratto astratto, l'artista si concentra sull'essenza e le sensazioni evocate da un soggetto piuttosto che sulla sua apparenza fisica.
  • Il movimento astrattista trova ispirazione nel libro "Astrazione e empatia" di Willem Worringer, pubblicato nel 1908.
  • Kandinsky, con il suo primo acquerello astratto nel 1910, utilizza uno stile infantile per esprimere la realtà interiore del soggetto, creando empatia tra artista e mondo.
  • L'arte del disgusto sfida la sensibilità e i luoghi comuni, affrontando temi esistenziali e tabù per espandere la consapevolezza e la conoscenza.

Fino a questo momento abbiamo parlato di arte figurativa, ovvero di un tipo di pittura che rappresenta una figura riproducendola in modo più o meno somigliante a come questa appare nella realtà che vediamo.

Con il movimento dell’Astrattismo invece la situazione cambia: la realtà non viene più rappresentata così come la vediamo. Attraverso l’uso di linee, forme e colori gli artisti intendono rappresentare una condizione di totale libertà ed espressione di interiorità.

Un ritratto astratto, per esempio, rappresenta un viso non usando la realtà come fonte di ispirazione, ma il concetto di quel viso e le sensazioni che si producono nell’artista che lo dipinge.

Ciò che interessa al pittore astratto è l’essenza delle cose, non il loro aspetto.

Il movimento astrattista si sviluppa in conseguenza della pubblicazione del libro di Willem Worringer: Astrazione e empatia, del 1908.

Nel 1910 Kandinsky dipinge Il primo acquerello astratto

Indice

  1. Il ruolo di Kandinsky nell'astrattismo
  2. L'arte del disgusto e la sua funzione

Il ruolo di Kandinsky nell'astrattismo

Già a partire dalla sua prima opera astratta Kandinsky utilizza un tratto infantile, simile allo scarabocchio, per mostrare un nuovo significato dato alla pittura: ovvero quello di esprimere, attraverso le linee e il colore, la realtà interiore del soggetto (ovvero i pensieri, le fantasie, le sensazioni, i concetti) in modo completamente libero. La tela diventa allora il mezzo per fare emergere e manifestare sensazioni primarie e spirituali, capace di far affiorare un rapporto di empatia fra artista e mondo.

L'arte del disgusto e la sua funzione

Quando tali operazioni non sono pretestuose o create con il semplicistico fine di impressionare il pubblico, l’arte del disgusto ha il merito di scalfire la nostra sensibilità e i luoghi comuni, di metterci a contatto con temi esistenziali o tabù come la morte, la sessualità e il rapporto con il corpo, espandendo così la nostra consapevolezza e conoscenza del mondo. Per questo motivo, tante delle cose che nell’immediato ci respingono nei musei e nelle gallerie, possono rappresentare in realtà preziosi momenti di riflessioni all’interno della nostra esperienza di spettatori. Già nel 1929, il filosofo ungherese Aurel Kolnai aveva analizzato nel suo saggio Il disgusto, questo particolare meccanismo di percezione e comprensione di ciò che appare come “ripugnante”, indicandone lo scopo: da un lato il liberarci da ciò che è nauseante, superando la condizione di degrado che invade il nostro spazio, per riconquistare una condizione di purezza iniziale e, dall’altro, il constatare che quella dimensione abietta, disgustosa e materica costituisce la nostra condizione esistenziale, quella che ci riguarda più da vicino, e quella che ancora oggi l’arte non smette mai di mostrarci.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra arte figurativa e astrattismo?
  2. L'arte figurativa rappresenta la realtà in modo somigliante, mentre l'astrattismo esprime la libertà interiore attraverso linee, forme e colori senza riprodurre la realtà visibile.

  3. Qual è il significato del primo acquerello astratto di Kandinsky?
  4. Kandinsky utilizza un tratto infantile per esprimere la realtà interiore del soggetto, manifestando sensazioni primarie e spirituali attraverso linee e colori.

  5. Qual è il contributo dell'arte del disgusto secondo il testo?
  6. L'arte del disgusto sfida la sensibilità e i luoghi comuni, mettendo in contatto con temi esistenziali e ampliando la consapevolezza e conoscenza del mondo.

  7. Come viene percepito il "disgusto" nell'arte secondo Aurel Kolnai?
  8. Kolnai analizza il disgusto come un meccanismo per liberarsi dal degrado e riconoscere la condizione esistenziale abietta che l'arte continua a mostrare.

Domande e risposte