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Concetti Chiave

  • During the late 19th century, rationality became a fundamental principle in art and architecture, driven by industrial production, faster construction, and reduced costs.
  • Technological advancements led to urban expansion, fueled by population growth and industrial job opportunities, shaping modern urban planning.
  • The development of ferrous alloys and industrially produced glass revolutionized construction, enabling lighter, cost-effective structures.
  • Innovative structures like double T-beams allowed for larger, brighter spaces and faster construction through modular design.
  • New building types and infrastructure, such as covered markets, railway stations, and bridges, showcased technical progress and modern engineering.

Indice

  1. L'era della razionalità nell'architettura
  2. Innovazioni tecnologiche e urbanizzazione
  3. La trave a doppia T e nuovi edifici
  4. L'impatto in Italia

L'era della razionalità nell'architettura

Durante la seconda metà dell'800 la razionalità diventa uno dei principi fondamentali dell'arte ed in particolar modo dell'architettura. La possibilità di produrre i materiali industrialmente, la maggior rapidità di costruzione e l'abbasso dei costi di produzione grazie sia alla possibilità di produrli in serie sia di alleggerire le strutture costituiscono i principali motivi economici, a cui si aggiungono anche il diffondersi di una concezione capitalistica della realtà e la razionalizzazione di ogni ambito (persino del tempo), alla base del cambiamento subito dall'etica. Tuttavia questo cambiamento improvviso e radicale non viene da subito ben accolto e al contrario dovrà aspettare il novecento per essere pienamente riconosciuto ed accettato.

Innovazioni tecnologiche e urbanizzazione

Alla base delle innovazioni tecnologiche che permisero la nascita dell’urbanistica moderna ci furono l’incredibile aumento demografico, che sommato alle grandi opportunità lavorative che l’industria forniva nelle periferie delle città e che invece sottraeva nelle campagne aveva creata una notevole urbanizzazione, la seconda rivoluzione industriale e il progresso scientifico che, migliorando le estrazioni minerarie grazie al maggior potere calorifico dato dal carbon coke e dalla macchina a vapore e grazie all’efficientamento degli altiforni, permisero la produzione di leghe ferrose più resistenti e forgiate in serie e di facile montaggio, la produzione di vetri per la prima volta prodotti industrialmente e grazie alla laminazione anche di notevoli dimensioni, un’offerta maggiore e minori costi di produzione. Ai materiali tradizionali si affiancano quindi ghisa (2-4% di carbonio) e acciaio (resistenza alla ruggine, una maggior resistenza alle sollecitazioni (dovuta all’interno delle due leghe ferrose del legame metallico che, poiché prevede la condivisione con tutti gli atomi degli elettroni, gli permette di reagire alle sollecitazioni come un corpo unico), capacità conduttiva elevata, maggior elasticità, ma anche vantaggi di tipo economico, in quanto essendo producibili in serie grazie alla trafila e permettendo notevoli alleggerimenti della struttura consento di abbassare i costi di costruzione. Inoltre, grazie alle nascenti figure degli ingegneri che, spinti dall’illuminismo e dal positivismo, si dedicano allo studio fisico-chimico delle sollecitazioni a cui questi nuovi materiali sono soggetti, dando così avvio alla scienza delle costruzioni. Alla base di tali studi vi è anche un confronto con quelli tradizionali, i cui meccanismi vengono osservati portando alla conclusione che in realtà la maggior parte della trave sia superflua. Studiandone le forze quando sollecitata si scopre infatti che lo strato superiore si contrae, soggetto ad una forza di contrazione, mentre quello sotto si espande, in quanto soggetto ad una forza di trazione, facendo sì che la trave si imbarchi nel mezzo; tuttavia, è proprio in questo punto centrale che la forza di contrazione e quella di trazione, che qui sono massime, si annullano (figura).

La trave a doppia T e nuovi edifici

Da ciò nasce la trave a doppia T, ossia una trave costituita da due ali che costituiscono le parti resistenti, lo strato superiore e lo strato inferiore, e un elemento di raccordo, l’anima, che tiene assieme le due ali permettendo si eliminare il materiale superfluo. In questo modo diventa possibile alleggerire le strutture e ridurre quindi al minimo gli elementi strutturali, permettendo di realizzare spazi più ampi e luminosi, e velocizzare i tempi di costruzione, poiché prodotti in serie e di facile montaggio in quanto permettono di lavorare a moduli fissi e ripetuti. Nascono quindi nuove tipologie di edifici come mercati coperti, stazioni ferroviarie (stazione centrale a Madrid), biblioteche, gallerie commerciali (Galleria Vittorio Emanuele II di Mengoni a Milano e Galleria Umberto I a Napoli), i palazzi delle esposizioni (Crystal Palace di Paxton a Londra), che divengono l’occasione perfetta per esibire e confrontare i progressi tecnici raggiunti dalle diverse nazioni, per lo scambio di idee finalizzato al progresso scientifico e tecnologico, per sperimentare i nuovi sistemi costruttivi e le applicazioni dei nuovi materiali, e torri (Torre Eiffel a Parigi). Ma questa trasformazione architettonica si estese, grazie alle specializzate competenze tecnico-scientifiche degli ingegneri che uscivano dalle scuole di recente formazione, interessò anche il paesaggio e il tessuto urbano con la costruzione di infrastrutture innovative quali viadotti, ponti (Iron Bridge in Gran Bretagna), strade e ferrovie.

L'impatto in Italia

In Italia l’applicazione del ferro e del vetro arriva tardivamente e risente della contaminazione dello stile eclettico, indicatore del periodo di crisi in cui entra la figura dell’architetto.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principi fondamentali dell'architettura nella seconda metà dell'800?
  2. Durante la seconda metà dell'800, la razionalità diventa uno dei principi fondamentali dell'architettura, influenzata dalla produzione industriale dei materiali e dalla concezione capitalistica della realtà.

  3. Quali innovazioni tecnologiche hanno contribuito alla nascita dell'urbanistica moderna?
  4. L'incredibile aumento demografico, la seconda rivoluzione industriale, il progresso scientifico e l'efficientamento degli altiforni hanno permesso la produzione di leghe ferrose più resistenti e la produzione industriale di vetri, contribuendo alla nascita dell'urbanistica moderna.

  5. Qual è l'importanza della trave a doppia T nell'architettura del ferro?
  6. La trave a doppia T permette di alleggerire le strutture eliminando il materiale superfluo, riducendo al minimo gli elementi strutturali e velocizzando i tempi di costruzione grazie alla produzione in serie e al facile montaggio.

  7. Quali nuovi tipi di edifici sono emersi grazie all'architettura del ferro?
  8. Grazie all'architettura del ferro, sono emersi nuovi tipi di edifici come mercati coperti, stazioni ferroviarie, biblioteche, gallerie commerciali, palazzi delle esposizioni e torri, che esibiscono i progressi tecnici e sperimentano nuovi sistemi costruttivi.

  9. Come si è sviluppata l'applicazione del ferro e del vetro in Italia?
  10. In Italia, l'applicazione del ferro e del vetro è arrivata tardivamente e ha risentito della contaminazione dello stile eclettico, riflettendo il periodo di crisi della figura dell'architetto.

Domande e risposte