Simboli e allegorie nelle opere d’arte

Simboli cristiani e allegorie

Nelle opere pittoriche, alcune immagini, spesso degli animali, ricorrono frequentemente perché esse hanno il valore di un’allegoria o costituiscono un simbolo. Le immagini più frequenti che ricoprono questo ruolo sono:

Agnello – I primi cristiani adottarono questa immagine come simbolo di Gesù Cristo e del suo sacrificio. Esso è il simbolo di una creatura innocente, pura e candida

Alloro – È il simbolo della vittoria e del trionfo.

Angelo – È il messaggero di Dio e è il simbolo del volere divino e per questo, frequentemente, è avvolto da un alone di luce

Aquila – Al tempo degli antichi romani essa era il simbolo della vittoria e del potere in generale. Era presente sugli stendardi delle legioni per sottolinearne il valore

Cane – Nel Medioevo e nel primo Rinascimento il cane è il simbolo della fedeltà. Nei ritratti, un cane posto ai piedi di una donna, rappresenta la fedeltà coniugale (cfr. la scultura di Jacopo della Quercia, che rappresenta Ilaria del Carretto, moglie di Palo Guinigi, signore di Lucca. A volte, il cane è collocato ai piedi di una vedova: questo particolare significa che la donna è devota alla memoria del marito.

Colomba – Ovunque è il simbolo della pace e nel Cristianesimo rappresenta la Spirito Santo

Conchiglia – Col tempo, essa ha cambiato di significato. Nelle civiltà greca e romana la conchiglia era collegata a Venere, essendo una divinità nata dal mare. Invece, nel Medioevo, la conchiglia diventa il simbolo dei pellegrini inm viaggio verso il Santuario di Santiago di Campostela.

Fontana – Di solito, essa è posta al centro di un giardino. Ha una funzione ornamentale e simbolica perché è simbolo della vita, della giovinezza e della rigenerazione

Giglio - Rappresenta la purezza e la castità. Esso è sempre presente nei dipinti che rappresentano l’Annunciazione

Mela - Questo frutto ci fa subito pensare al frutto proibito del Paradiso terrestre, cioè all’albero della conoscenza. Essa è il simbolo della tentazione e del peccato originale.

Morte – Essa è rappresentata sotto forma di scheletro, ricoperta da un mantello e con in testa un cappuccio. In meno, generalmente, porta una falce e la clessidra, simbolo del tempo che trascorre. In un un’opera d’arte la presenza della morte sta ad indicare la vanità delle cose terrestri e la fragilità della vita umana e colpisce esseri umani di ogni età e di ogni categoria sociale.

Palma – Al tempo dei Romani, la palma serviva per celebrare la vittoria di un comandante. Con il Cristianesimo, essa è diventata il simbolo del martirio.

Pane –Già nell’epoca paleocristiana, il pane richiama e rappresenta il corpo di Cristo.

Pesce – Sulle tombe dei primi cristiani veniva spesso raffigurato un pesce. In greco antico, pesce si dice “ictùs” che sono le iniziali dell’espressione “Gesù Cristo, di Dio il Figlio, Salvatore”.

Sole/Luna – Il Sole è quasi sempre associato all’idea di divinità e rappresenta il potere di irraggiare in tutto l’universo le energie vitali e creatrici. Di solito, è rappresentato da un disco dorato da cui partono dei raggi luminosi. La Luna, a causa delle sue fasi, rappresenta lo scorrere del tempo. Poiché essa compare e scompare in cielo, la sua immagine è associata al mistero femminile e alla mutevolezza della donna. A volte essa si contrappone al Sole perché brilla di luce riflessa.

Uva – Nella tradizione classica, l’uva e il vino ricordano il dio Bacco ed è anche il simbolo della stagione autunnale. Invece, nella religione cristiana il vino rappresenta sangue che Cristo ha versato per la redenzione dell’umanità.