FedeQalandr
Genius
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'arte barbarica era principalmente espressa attraverso oreficeria, tessitura e lavorazione del legno, con manufatti spesso dotati di significati simbolici e magici.
  • Le tecniche artistiche venivano tramandate all'interno delle tribù, senza la formazione di artisti professionisti, con oggetti spesso usati come amuleti.
  • Il frontale dell'elmo del re longobardo Agilulfo è un esempio di arte barbarica, caratterizzato da una composizione simmetrica e dettagli espressivi unici.
  • La scultura della chioccia della regina Teodolinda è un'opera d'argento dorato con dettagli in rubini e smeraldi, che dimostra una sensibilità naturalistica.
  • Le forme e i simboli utilizzati nell'arte barbarica, come l'aquila, riflettevano potere e significati propiziatori, rendendo questi oggetti preziosi e significativi.

Indice

  1. L'arte barbarica e i suoi simboli
  2. Il frontale di elmo di Agilulfo
  3. La scultura della regina Teodolinda

L'arte barbarica e i suoi simboli

L’arte barbarica si espresse soprattutto nell’oreficeria, nella tessitura e nella lavorazione del legno, producendo manufatti preziosi e di piccolo formato. La cultura dei popoli barbari non formò artisti di professione: ogni membro della tribù fabbricava da sé i gioielli, tramandando le tecniche di lavorazione di padre in figlio.

Spesso gli oggetti prodotti avevano funzione di amuleti a cui venivano attribuiti poteri magici. Fra le tribù barbariche la forma dell’aquila, ad esempio, era un simbolo di potere e aveva, come un portafortuna, un significato propiziatorio. In questa fibula, specie di spilla per fermare il mantello, la forma dell’animale si riconosce a stento, data la complessità della decorazione.

Il frontale di elmo di Agilulfo

Furono proprio gli oggetti piccoli e preziosi a rappresentare il vanto dell’arte barbarica. Questo frontale di elmo appartenne al re longobardo Agilulfo Si tratta della parte che copriva la fronte, come lascia intendere, in basso, il taglio per gli occhi. Nella decorazione vediamo il sovrano al centro, riconoscibile per la barba e perché sta seduto in trono. La sua collocazione fa sì che la composizione sia simmetrica: al re sono affiancati, in ciascuno dei due lati e in maniera perfettamente corrispondente, due militi armati e due vittorie alate in movimento, due coppie di offerenti (nemici vinti) e due alte torri. Il re Agilulfo è celebrato durante la sua incoronazione come un imperatore romano, ma il rilievo rivela chiaramente l’espressività barbarica.

La scultura della regina Teodolinda

Rinvenuta nella tomba della regina Teodolinda, questa scultura raffigura una chioccia che becca dei semi a terra, circondata dai suoi sette pulcini. Il gruppo è caratterizzato da una notevole sensibilità naturalistica che rende incerta la sua datazione. Realizzato in lamina d’argento dorato (il disco in rame è di un periodo successivo), è lavorato a sbalzo. Negli occhi della chioccia sono incastonati rubini, e smeraldi in quelli dei pulcini.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali espressioni artistiche dei popoli barbarici?
  2. L'arte barbarica si esprimeva principalmente nell'oreficeria, nella tessitura e nella lavorazione del legno, producendo manufatti preziosi e di piccolo formato, spesso con funzioni di amuleti.

  3. Qual è la particolarità del frontale di elmo appartenuto al re longobardo Agilulfo?
  4. Il frontale di elmo di Agilulfo è decorato con una composizione simmetrica che include il re al centro, militi armati, vittorie alate, offerenti e torri, celebrando il re come un imperatore romano ma con espressività barbarica.

  5. Cosa rappresenta la scultura rinvenuta nella tomba della regina Teodolinda?
  6. La scultura raffigura una chioccia che becca dei semi, circondata dai suoi sette pulcini, ed è caratterizzata da una sensibilità naturalistica, realizzata in lamina d'argento dorato con rubini e smeraldi incastonati.

Domande e risposte