Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Giovanni Pisano lavorò al pulpito del Duomo di Pisa dal 1302 al 1310, creando una struttura ottagonale con pannelli convessi.
  • Il pulpito sostituì uno precedente, trasferito al duomo di Cagliari, e include cariatidi e telamoni al posto delle colonne.
  • Le decorazioni del pulpito rappresentano simboli enciclopedici e allegorie cristiane, con scene della vita di Cristo e altri temi biblici.
  • Pisano collaborò con altri artisti, ma scolpì personalmente opere importanti come la Strage degli Innocenti e la Crocifissione.
  • Dopo un incendio nel 1596, il pulpito fu smontato e ricostruito nel 1926, con alcune parti mancanti e altre conservate al Metropolitan Museum of Art.

Indice

  1. Giovanni Pisano e il pulpito del Duomo di Pisa
  2. Simbolismo e allegorie nel pulpito
  3. Collaborazioni e critiche artistiche
  4. Restauro e ricostruzione del pulpito

Giovanni Pisano e il pulpito del Duomo di Pisa

Quando Giovanni Pisano ebbe terminato il pulpito della Chiesa di Sant’Andrea di Pistoia, si dedicò alla scultura del pulpito del Duomo di Pisa, a cui egli lavorò dal 1302 al 1310. Veramente, nel duomo pisano esisteva già un pulpito, risalente alla metà del XII secolo, che però, era stato regalato al duomo di Cagliari. L’impianto è ottagonale e quindi quasi circolare, tanto più che i pannelli sono leggermente convessi. Al posto degli archi, troviamo delle mensole ricche di decorazioni mentre alcune colonne sono sostituite da statue che prendono il nome di cariatidi, se rappresentazioni femminili o telamoni, se figure maschili.

Simbolismo e allegorie nel pulpito

Una delle cariatidi rappresenta la Chiesa ed ha alla sua base le quattro virtù cardinali tra le quali risalta la Temperanza che assume la posa della Venere pudica. I leoni stilofori tengono fra le zampe la preda e volgono la testa in modo fiero, caratterizzata da una folta criniera. Come figura nelle iscrizioni lasciate dallo stesso scultore, le quattro statue hanno anche un altro significato: sono il simbolo delle quattro parti del mondo, dei quattro fiumi del Paradiso e delle quattro età della donna. Con questa simbologia è come se Giovanni Pisano avesse raggruppato nel pulpito una sintesi dell’universo enciclopedico conosciuto in quell’epoca. A proposito delle iscrizioni, occorre aggiungere che esse testimoniano la data di termine dei lavori e soprattutto la volontà dello scultore porre l’accento sulla dignità del proprio lavoro, forse per difendersi da coloro che lo denigravano.

Collaborazioni e critiche artistiche

Come sempre, nei pannelli sono scolpiti episodi della vita di Cristo a cui si aggiungono la Natività di Giovanni Battista e il Giudizio universale. Nelle statue e nei rilievi viene esposta un’allegoria del Cristianesimo. I personaggi scolpiti nelle formelle è come se fossero pieni di energia e danno l’impressione di essere in un movimento continuo. In questo sovrapporsi di scultura all’architettura, alcuni critici hanno visto in Giovanni Pisano un anticipatore del gotico fiorito che si svilupperà verso la fine del XIV secolo e altri addirittura un aspetto pre-barocco.

Alla scultura dell’opera, hanno collaborato diversi artisti, più o meno dotati. Sicuramente, sono stati scolpiti da Giovanni Pisano la Strage degli Innocenti, la Crocifissione e i Dannati del Giudizio universale.

Restauro e ricostruzione del pulpito

Nel 1596, il Duomo subì un incendio e durante i lavori di restauro il pulpito fu smontato e i suoi pezzi collocati in posti diversi. Esso fu rimontato soltanto nel 1926, ma in modo differente rispetto all’originale perché mancava una documentazione dell’opera quale essa fosse in origine. Addirittura, al momento del rimontaggio, ci si accorse che mancavano sia la scala che le quattro colonne semplici. Fu per questo motivo che Mussolini fece dono delle quattro colonne in porfido, collocate in bella vista in suo onore, pur non sapendo nemmeno se esse occupassero il posto originario. Fra l’altro non è nemmeno certo che esistesse la scala di accesso. Alcune statue facenti parte del pergamo e che non sono state utilizzate nella fase della ricostruzione, sono custodite presso il Metropolitan Museum of Art di New York.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura del pulpito del Duomo di Pisa realizzato da Giovanni Pisano?
  2. Il pulpito ha una struttura ottagonale, quasi circolare, con pannelli leggermente convessi e mensole ricche di decorazioni al posto degli archi. Alcune colonne sono sostituite da statue chiamate cariatidi o telamoni.

  3. Quali simbolismi sono presenti nel pulpito di Giovanni Pisano?
  4. Le quattro statue rappresentano le quattro parti del mondo, i quattro fiumi del Paradiso e le quattro età della donna, creando una sintesi dell'universo enciclopedico dell'epoca.

  5. Quali episodi sono scolpiti nei pannelli del pulpito?
  6. Nei pannelli sono scolpiti episodi della vita di Cristo, la Natività di Giovanni Battista e il Giudizio universale, con un'allegoria del Cristianesimo.

  7. Quali eventi storici hanno influenzato la conservazione del pulpito?
  8. Nel 1596, un incendio nel Duomo portò allo smontaggio del pulpito, che fu rimontato solo nel 1926 in modo diverso dall'originale, a causa della mancanza di documentazione.

  9. Dove si trovano alcune delle statue originali del pulpito non utilizzate nella ricostruzione?
  10. Alcune statue originali non utilizzate nella ricostruzione del pulpito sono custodite presso il Metropolitan Museum of Art di New York.

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