Concetti Chiave
- Pisanello era un pittore di corte del XV secolo, noto per rappresentare la vita elegante degli aristocratici con un tocco nostalgico.
- Nel tardo Medioevo, la caccia era un'attività nobiliare ricreativa, spesso celebrata attraverso affreschi e arazzi nei castelli.
- La "Visione di Sant’ Eustachio" ritrae una scena di vita cortese, con un nobile estasiato di fronte a un'apparizione soprannaturale senza drammaticità.
- Il dipinto riflette lo stile cortese dell'epoca, trasformando eventi in fiabe prive di elementi tragici e con un repertorio di animali dettagliato.
- L'opera, creata tra il 1433 e il 1438, è attualmente esposta alla National Gallery di Londra.
Indice
Pisanello e la corte degli Estensi
Pisanello è un pittore vissuto alla corte degli Estensi nella prima metà del XV secolo. Egli è definito come il pittore della classe nobiliare: infatti nei suoi quadri egli rappresenta la vita elegante degli aristocratici, che indossano abiti sfarzosi che se provassero nostalgia del tempo passato e per distinguersi dal popolo. Egli è anche un grande pittore di animali. A questo proposito bisogna dire che nel tardo Medioevo la caccia era una delle attività preferite da nobili per cui non si cacciava per sopravvivere, bensì per svago. Ecco perché, in quell’epoca, i castelli venivano decorati con affreschi, miniature o arazzi rappresentanti scene di caccia. Pisanello si colloca all’interno di questa atmosfera quando dipinge la Visione di Sant’ Eustachio.
La leggenda di Sant'Eustachio
In base alla leggenda, Eustachio era un cacciatore molto violento e senza alcuna pietà che si convertì ad una vita fatta di sofferenza e di preghiera quando fra le corna di un cervo che stava per uccidere gli comparve la visione di un Crocefisso.
Il dipinto non dà però l’impressione di una scena di caccia con la drammaticità che ne potrebbe derivare, bensì di una scena di vita cortese con un giovane nobile fra i boschi insieme alla sua muta cani, estasiato di fronte all’apparizione. La meraviglia che egli prova ci è indicata dal cenno della mano; egli non si scompone di fronte ad un avvenimento soprannaturale e conserva il suo comportamento elegante e la sua signorilità. Questo si ricollega allo stile cortese (= di corte) del tempo che richiedeva che tutto assumesse un carattere di fiaba, senza nessun elemento tragico. Pisanello ci presenta anche un intero e ben fatto repertorio di animali (lepri, uccelli, cani, cervi) che potrebbe essere derivato da un bestiario del Medio Evo; essi sembrano coronare la figura del santo come se si trattasse di un episodio onirico, sottolineato ancor più dalla mancanza di profondità.
Esposizione alla National Gallery
L’opera, dipinta probabilmente fra il 1433 e il 1438 a Verona, è esposta alla National Gallery di Londra.
Domande da interrogazione
- Chi era Andrea Pisanello e quale era il suo stile pittorico?
- Qual è la leggenda dietro "La visione di Sant’ Eustachio"?
- Dove si trova attualmente esposta l'opera "La visione di Sant’ Eustachio" e quando è stata probabilmente dipinta?
Andrea Pisanello era un pittore del XV secolo noto per rappresentare la vita elegante degli aristocratici e per la sua abilità nel dipingere animali, inserendosi nello stile cortese dell'epoca.
La leggenda narra di Sant'Eustachio, un cacciatore violento che si convertì dopo aver visto un Crocefisso tra le corna di un cervo che stava per uccidere, trasformando la sua vita in una di sofferenza e preghiera.
L'opera è esposta alla National Gallery di Londra ed è stata probabilmente dipinta tra il 1433 e il 1438 a Verona.