Concetti Chiave
- L'architettura romanica è influenzata dal rinnovamento spirituale della Chiesa e dal culto dei santi, che ha portato alla fondazione di nuove strutture.
- La riscoperta delle tecniche costruttive romane ha giocato un ruolo cruciale, integrandosi con influssi armeni, arabi e visigoti.
- La varietà di stili romanici è dovuta alla combinazione di influenze culturali, desideri della committenza e materiali locali.
- Nonostante le differenze regionali, esistono caratteristiche tecniche e simboliche comuni che definiscono il Romanico come un'epoca unica.
- L'orgoglio comunale emergente ha contribuito allo sviluppo dell'architettura romanica, integrando diversi stili e tecniche.
LE ORIGINI DELL’ARCHITETTURA ROMANICA
Il problema delle origini dell’architettura romanica è tuttora aperto. La spinta ideale è legata da una parte al rinnovamento spirituale che animò la Chiesa e all’incremento del culto dei santi e delle loro reliquie, la cui transazione fu all’origine di molte nuove fondazioni,dall’altra al neonato orgoglio comunale.
Dal punto di vista tecnico, decisiva è la riscoperta delle pratiche costruttive romane che si sono tramandate nelle province europee dell’antico impero e alle quali si affiancano influssi diversi,come quelli dell’architettura armena e araba,giunti in Europa attraverso i commerci e i villaggi in Oriente ancor prima delle crociate,oppure quelli dell’architettura visigota, giunti attraverso le invasioni.
Per il vario combinarsi di queste componenti, a cui si aggiungono i desideri specifici della committenza, ovvero di coloro che ordinavano e sovvenzionavano un’opera, e l’uso di materiali differenti, di solito quelli disponibili nel luogo della costruzione, l’architettura romanica presenta caratteristiche molto diverse da regione a regione.
Tuttavia è possibile individuare comuni caratteristiche tecniche, formali e simboliche che permettono di identificare il Romanico come un periodo architettonico a sé stante.