Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Basilica di Sant’Ambrogio è un esempio emblematico di architettura romanica, con una pianta originaria del IV secolo e caratteristiche distintive come le tre navate e il quadriportico.
  • Nei secoli XI e XII, la basilica è stata trasformata dai monaci benedettini, mantenendo il quadriportico come spazio per adunanze cittadine, simile a una piazza.
  • La facciata è caratterizzata da due campanili, uno dei monaci dell'VIII secolo e uno dei canonici del XII secolo, con elementi tipici del quadriportico.
  • L'interno presenta navate, matroneo, cripta e coro, con un rapporto armonico tra spazi e una copertura a volta a crociera in pietra e cotto per maggiore sicurezza.
  • L'uso di materiali locali come pietra, mattone e intonaco simboleggia il lavoro umano e offre un contrasto cromatico che evidenzia le funzioni architettoniche.

Indice

  1. Caratteristiche architettoniche della basilica
  2. Funzione sociale e storica
  3. Evoluzione e trasformazioni
  4. Dettagli architettonici e simbolismo
  5. Interno e struttura
  6. Materiali e copertura

Caratteristiche architettoniche della basilica

La Basilica di Sant’Ambrogio riunisce in sé tutte le caratteristiche dell’architettura romanica di cui può essere considerata come la chiesa-madre. Pur riprendendo la tradizione costruita seguendo la pianta di una basilica del IV secolo, essa rappresenta la volontà di una società che intende riconoscersi nelle istituzioni comunali.

Infatti, della precedente basilica, essa riprende scrupolosamente le tre navate con l’abside senza transetto e il quadriportico antistante. Nei secoli XI e XII, in a cui risale la costruzione di Sant’Ambrogio, il quadriportico costituiva ormai un’eccezione. Infatti, esso non doveva più accogliere i catecumeni perché tutti i cristiani venivano battezzati alla nascita. Tutt’al più ne restava il lato aderente alla facciata, o nartèce, come elemento intermedio fra esterno e interno.

Funzione sociale e storica

Nella basilica, il mantenimento dell’atrio assume, però, un ruolo nuovo: esso rappresenta un luogo scoperto dove si radunano i cittadini per discutere i loro problemi, come fosse una piazza, ma pi raccolta. Il vescovo benediceva la folla, affacciandosi dalla loggia superiore ed è di qui che le alte magistrature del comune si rivolgevano ai cittadini.

Evoluzione e trasformazioni

Tra il 379 e il 386, Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, fece costruire una basilica dedicata ai martiri sul luogo dove erano stati martirizzati i cristiani a causa della loro fede. Nell’ IX secolo, i monaci benedettini cominciarono trasformare l’edificio, iniziando i lavori dall’abside. Il vescovo Anselmo IV fra il 1088 e il 1099, fece procedere a radicali lavori di ricostruzione che dette all’edificio l’aspetto attuale.

Dettagli architettonici e simbolismo

La facciata è inquadrata da due campanili. Quello di destra, che è chiamato dei monaci, risale al VIII secolo ed ha quasi l’aspetto di una torre difensiva. Quello di sinistra viene chiamato “dei canonici” ed è stato eretto dallo stesso architetto che ha costruito la basilica, come testimoniato da un documento del 1144. In esso vi troviamo sviluppati gli stessi caratteri del quadriportico. Nel portico possiamo distinguere le arcate, messe in risalto dalla doppia ghiera, le cornici sostenute da archetti pensili - residuo della dentellatura romana - i pilastri fiancheggiati da semicolonne nonché le sottili lesene che separano le superfici superiori, arrivando così a dividerle in settori.

La facciata, essendo a due spioventi è tipicamente lombarda, come se stesse a significare non uno slancio verso l’alto, ma un attaccamento alla terra. Le cinque arcate della loggia superiore seguono l’andamento degli spioventi del tetto e in questo modo contribuiscono a rendere la facciata più leggera.

Interno e struttura

Entrando, si notano subito le tre parti in cui anche tutti gli edifici religiosi del tempo erano composti: le navate e il matroneo, dove sostavano i fedeli in preghiera o per assistere alle funzioni religiose, la cripta un po’ sopraelevata che conserva le reliquie dei martiri e il coro, proprio sopra la cripta dove i monaci erano soliti cantare gli inni sacri. L’interno ed il quadriportico hanno la stessa superficie (ovviamente non deve essere considerata la superficie dei tre absidi, ognuna delle quali corrisponde ad una navata. Osservando attentamente la pianta, si nota che gli spazi laterali dell’atrio corrispondono allo stesso numero di quelli delle navate laterali (otto), mentre lo spazio della navata centrale è suddiviso in quattro quadrati. Interessante è anche il rapporto della larghezza fra navata centrale e navate laterali (1:2) e questo da un senso serenità e di pacatezza.

Materiali e copertura

Un elemento di novità è il tipo di copertura adoperato: la tradizionale copertura a capriate è sostituita dalla volta a crociera in pietra e in cotto. È ragionevolmente pensare che tale sostituzione sia avvenuta per evitare il pericolo d’incendio che scoppiava facilmente in presenza di travi di legno. Tuttavia, ci possiamo chiedere perché la volta a crociera non fosse adoperata anche nei secoli precedenti, dato che già gli antichi Romani ne facevano uso. La risposta è semplice: la civiltà comune esigeva che gli edifici fossero solidi e razionali. D’altra parte, la volta a crociera aveva un altro vantaggio: quello di scaricare il peso della copertura sui quattro angoli. Il materiale utilizzato è povero: pietra, mattone, intonaco. Innanzitutto, va osservato che si tratta dello stesso materiale di cui era costruita la città di Milano; inoltre la materia non è più considerata il simbolo del peccato, ma del lavoro che l’uomo con la sua forza la ricavava dalla natura. Infine, lo stacco cromatico fra pietra, laterizio e intonaco rendeva chiara la funzione di ogni parte architettonica dell’edificio.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura della Basilica di Sant’Ambrogio?
  2. La Basilica di Sant’Ambrogio è un esempio di architettura romanica, con tre navate, un'abside senza transetto, e un quadriportico. La facciata è tipicamente lombarda, con due campanili e una loggia superiore con cinque arcate.

  3. Qual è il significato del quadriportico nella Basilica di Sant’Ambrogio?
  4. Il quadriportico, pur non essendo più necessario per i catecumeni, assume un nuovo ruolo come luogo di raduno per i cittadini, simile a una piazza, dove il vescovo e le magistrature comunali si rivolgevano alla folla.

  5. Come è stata trasformata la Basilica di Sant’Ambrogio nel corso dei secoli?
  6. La basilica è stata trasformata dai monaci benedettini nel IX secolo e successivamente ricostruita dal vescovo Anselmo IV tra il 1088 e il 1099, conferendole l'aspetto attuale con l'uso di materiali come pietra, mattone e intonaco.

  7. Quali innovazioni architettoniche sono presenti nella Basilica di Sant’Ambrogio?
  8. Un'innovazione significativa è la sostituzione della tradizionale copertura a capriate con una volta a crociera in pietra e cotto, per evitare incendi e per scaricare il peso sui quattro angoli.

  9. Qual è il rapporto tra la struttura interna della Basilica e la sua funzione religiosa?
  10. La struttura interna è composta da navate, matroneo, cripta e coro, con un rapporto di larghezza 1:2 tra navata centrale e laterali, che conferisce serenità e pacatezza, riflettendo la solidità e razionalità richieste dalla civiltà comune.

Domande e risposte