blakman
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Concetti Chiave

  • Il Crocifisso di Mastro Guglielmo è un esempio di pittura duecentesca su legno, tipica per la sua iconografia evoluta e codificata.
  • La croce rappresenta simbolicamente la vittoria di Gesù sulla morte, evitando di raffigurare la sua sofferenza umana.
  • La struttura segue il modello bizantino, con Cristo Giudice in mandorla sulla cimasa e simboli degli evangelisti ai capicroce.
  • Le tabelle laterali illustrano i Dolenti, la Madonna, san Giovanni Evangelista e Storie della Passione.
  • La decorazione del suppedaneo del Crocifisso è andata perduta nel tempo.

Indice

  1. Evoluzione della croce dipinta
  2. Iconografia del Crocifisso di Sarzana

Evoluzione della croce dipinta

Una delle massime espressioni della pittura duecentesca è la croce dipinta su tavola o su una sottile pergamena poi applicata al legno, di grandi dimensioni e da appendersi all'arcone trionfale del presbiterio o sopra l'iconostasi. Proprio in questo secolo la sua iconografia conosce una significativa evoluzione e la codificazione della struttura.

Iconografia del Crocifisso di Sarzana

Un esempio di questa iconografia è il Crocifisso del Duomo di Sarzana di Mastro Guglielmo. E' un'immagine ideale che rappresenta la vittoria di Gesù sulla morte e che non lascia spazio alla rappresentazione della sua umanità e del suo dolore. La struttura segue i canoni delle croci bizantine: la cimasa, dominata da Cristo Giudice in mandorla, rappresenta l'Adorazione della Vergine; ai capicroce vi sono i simboli degli evangelisti; sulle tabelle laterali sono rappresentati i Dolenti, la Madonna, san Giovanni Evangelista e Storie della Passione, mentre la decorazione del suppedaneo è perduta.

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