Concetti Chiave
- La "Nascita della Vergine" di Pietro Lorenzetti è un trittico dipinto per l'altare di san Savino nel Duomo di Siena.
- Il dipinto è concepito come una loggia aperta, permettendo ai fedeli di osservare l'evento sacro con un unico punto di fuga prospettico.
- L'opera presenta una vivacità cromatica e dolcezza nei volti influenzata da Duccio, mentre l'attenzione ai dettagli quotidiani ricorda Giotto.
- La scena centrale raffigura sant'Anna che ha appena partorito Maria, assistita da ancelle, con san Gioacchino in attesa a sinistra sotto un portico.
- Dettagli come i drappi, il cassone nuziale e gli oggetti quotidiani riflettono la realtà contemporanea e i colori dello stemma di Siena.
La nascita della Vergine
La Nascita della Vergine fu dipinta per l'altare di san Savino nel Duomo di Siena. Il trittico è modernamente concepito come una loggia aperta, attraverso la quale il fedele può osservare lo svolgersi dell'evento sacro.
Lo spazio è unitario e scorciato secondo un unico punto di fuga che richiama la prospettiva dei finti coretti della cappella degli Scrovegni, mentre la vivacità cromatica e la dolcezza dei volti derivano da Duccio. A Giotto si ispira anche l'attenzione ai dettagli del quotidiano, come l'arredo e gli oggetti, senza che questi distraggano però dal racconto, narrato con semplicità e chiarezza.
Scene della vita quotidiana
Al centro e a destra è raffigurata la stanza in cui sant'Anna, assistita da ancelle, ha appena partorito Maria, mentre a sinistra, sotto un portico dietro cui si intravede un'altra casa, è seduto in attesa san Gioacchino, che riceve notizie da un fanciullo.
Molti dettagli rimandano alla realtà contemporanea: i