Concetti Chiave
- L'arte romanica nel Lazio è influenzata dalle tradizioni paleocristiane e altomedioevali, visibile in chiese come Santa Maria in Trastevere a Roma.
- Il Duomo di Civita Castellana, costruito nel XII secolo, mostra ispirazioni classiche con colonne ioniche e dettagli architettonici raffinati.
- Le decorazioni a tarsìe marmoree, tipiche dello stile romanico laziale, rivelano influenze bizantine e arabe, spesso viste in pavimenti e chiostri.
- Questo tipo di decorazione è denominato "comatesca", un termine derivante da una famiglia romana specializzata nella lavorazione del marmo.
- Nei campanili laziali, le forme del romanico-lombardo vengono reinterpretate con l'uso di maioliche colorate per alleggerire il laterizio.
Indice
L'arte romanica nel Lazio
Nel Lazio, l’arte romanica è presente come in molte altre regioni italiana, ma subisce l’influenza della tradizione paleocristiana e altomedioevale.
Un esempio molto significativo ci è fornito a Roma dalla chiesa di Santa Maria in Trastevere che con le sue tre navate separate da colonne che sostengono un architrave, ricordano Santa Maria Maggiore, del V secolo o Santa Maria in Dòmnica, del IX secolo. Quest’ultima, pur essendo stata rimaneggiata, soprattutto nelle pareti che sovrastano le arcate delle navate, conserva le originali colonne in granito grigio e la larga e bassa abside.
Decorazioni e influenze artistiche
Da segnalare è il portico del Duomo di Civita Castellana, in provinciali Viterbo, edificato nel XII secolo. L’ispirazione a precedenti classici è evidente: l’architrave è sostenuto da esili colonne con capitello ionico che, al centro, si interrompe dando vita ad un arco, profilato dalla ghiera e verticalmente inquadrato da paraste molto sottili. La parasta è un elemento architettonico strutturale verticale (= pilastro) inglobato in una parete, dalla quale sporge solo leggermente.
È molto simili alla lesena, ma quest’ultima ha solo una funzione decorativa e non strutturale. Orizzontalmente, la parte superiore dell’arcata è rifinita da una cornice. Sopra l’architrave, corre una decorazione a tarsìe marmoree, dall’aspetto molto raffinato.
Elementi decorativi e influenze
Questo tipo di ornamento è frequente negli edifici in stile romanico del Lazio e lo troviamo spesso nei pavimenti, nei chiostri e nei cibori: si tratta di riquadri, cerchi e di forme geometriche varie che non sono funzionali all’architettura, bensì hanno un semplice ruolo decorativo. Esse denotano una chiara influenza bizantina e araba proveniente dall’ Italia meridionale. Verso la fine del XIX secolo questo tipo di decorazione fu chiamata “comatesca”; la parola è derivata da una famiglia romana specializzata nella lavorazione del marmo il cui capostipite si chiamava Cosma.
Campanili e influenze lombarde
Nei campanili del Lazio, vengono riprese le forme del romanico-lombardo, anche se spesso, il laterizio è alleggerito da maioliche colorate.
Domande da interrogazione
- Quali influenze ha subito l'arte romanica nel Lazio?
- Quali elementi architettonici caratterizzano il portico del Duomo di Civita Castellana?
- Qual è l'origine della decorazione "comatesca" e dove si trova comunemente?
L'arte romanica nel Lazio ha subito l'influenza della tradizione paleocristiana e altomedioevale, come evidenziato dalla chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma.
Il portico del Duomo di Civita Castellana è caratterizzato da un architrave sostenuto da colonne con capitello ionico, un arco centrale profilato dalla ghiera, e una decorazione a tarsìe marmoree.
La decorazione "comatesca" deriva da una famiglia romana specializzata nella lavorazione del marmo e si trova comunemente nei pavimenti, chiostri e cibori degli edifici romanici del Lazio.