Concetti Chiave
- L'architettura romanica si sviluppa tra l'anno mille e la fine del II secolo, emergendo in Francia e diffondendosi in tutta Europa.
- Caratterizzata dalla varietà regionale, non esiste uno stile romanico unitario; si parla di Romanico Lombardo, Pugliese, Toscano, ecc.
- Le chiese romaniche adottano prevalentemente una struttura basilicale con navate e una suddivisione verticale in livelli, tra cui navate, presbiterio e matroneo.
- Le volte a crociera sono una caratteristica distintiva, con un sistema di copertura che distribuisce il peso su pilastri robusti.
- Le chiese romaniche presentano mura spesse e poche finestre, caratterizzate da aperture come monofore e rosoni decorativi.
Indice
Origini e diffusione dell'architettura romanica
L’architettura romanica nasce tra l’anno mille e la fine del II secolo. Per architettura romanica s’intende tutte le architetture che si manifestano all’interno di questo tempo. Nasce in Francia e poi si diffonde in tutta Europa.
Questo aggettivo viene coniato nell’800 e rimarca la natura di questa arte che ancora oggi riprende l’arte romana tardo antica. Essa era ancora individuabile in molti aspetti della nuova arte di quel periodo. Nasce nell’area francese poi si sviluppa in Portogallo e in tutta Europa. Attinge dall’arte antica romana ma questa, data l’espressione di un forte potere centrale, rimase abbastanza unitaria in tutte le parti dell’impero. Al contrario, l’arte romanica, risponde a diverse esigenze, politiche, culturali proprie dell’aerea in cui si sviluppa; quindi non esiste un vero e proprio stile romanico perché le caratteristiche di quest’ultimo variano a seconda della zona in cui si sviluppa; ecco perché si parla di Romanico Lombardo, Pugliese, Toscano, Umbro, ecc.Caratteristiche delle chiese romaniche
La Basilica Costantiniana, con l’alta navata centrale e quelle laterali più basse, è stato il riferimento dell’architettura sacra medievale. Le chiese romaniche si caratterizzano per la chiarezza delle loro strutture sia in pianta che in proiezione verticale e per il modo in cui sono ordinati all’interno gli spazi. Ci sono delle caratteristiche specifiche che appartengono a questo stile architettonico.
Struttura e elementi delle chiese romaniche
Basilicale: è la tipologia più utilizzata con uno sviluppo longitudinale, solo in rarissimi casi abbiamo la pianta centrale. Di solita la pianta è suddivisa in tre, o più raramente in 5, navate e può essere a croce latina immissa o commissa. In altezza è divisa in 5 livelli:
1. Navate
2. Presbiterio
3. Cripta, posta sotto il presbiterio ed è un’aula sotterranea che raccoglie tombe o reliquie di santi. In alcuni casi il presbiterio è sopraelevato e non è, quindi, al livello del pavimento.
4. Matroneo, una specie di galleria che affaccia dalla navata laterale su quella centrale. Inizialmente nel periodo paleocristiano era una zona dedicata alle donne, in ambito romanico, invece, non ha più questo scopo, ma rimane, poiché sostiene le spinte che provengono dalla volta e innalza la navata centrale.
5. Cleristorio, la parte più alta ed è la zona riservata alle finestre e alle aperture per l’illuminazione all’interno della basilica
Volta a crociera e illuminazione
Volta a crociera: sistema di copertura in muratura che risulta da due volte a botte, uguali, che si intersecano, una perpendicolarmente all’altra. Quando si intersecano in questo modo vi è una struttura più leggera e dinamica, al contrario di una singola volta a botte. Lo spazio sottostante ad essa viene definito con il nome di campata, molto spesso è un quadrato. Ognuno degli spazi triangolari che si formano dall’intersezione delle volte a botte è chiamato vela, quindi in una volta a crociera abbiamo quattro vele e due volte a botte. In una volta a botte il peso viene scaricato attraverso due pareti laterali, in una volta a crociera, invece, il peso viene scaricato lungo quattro archi a tutto sesto esterni e due archi trasversali. Inoltre vi sono quattro robusti pilastri che acquisiscono tutto il peso. I pilastri vengono definiti compositi e mistilinei poiché diventano dei pilastroni robusti.
Aperture e decorazioni delle chiese romaniche
Nelle chiese romaniche le mura laterali sono molto spesse poiché devono sostenere un gran peso. Per questo motivo vi sono poche finestre. Non basta, però, ispessire le pareti, infatti è necessario aggiungere il contrafforte. Questi sono all’esterno e contrastano le spinte delle volte e degli archi che provengono dall’interno. Le chiese romane non sono molto illuminate. Le poche aperture possono essere:
• Monofore, una apertura rettangolare con un archetto sopra
• Bifore, quando vi sono due archetti con una colonnina che li separa
• Trifore, quando sono tre
• Quadrifore, quando sono quattro
• Oculi, sono aperture circolare di solito più in alto
Un elemento costante presente nelle chiese romaniche che compare sulla facciata è il rosone, un’apertura circolare in pietra completamente lavorata e decorata chiusa poi da una vetrata
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la diffusione dell'architettura romanica?
- Quali sono le caratteristiche principali delle chiese romaniche?
- Come si differenziano le piante delle chiese romaniche?
- Qual è il ruolo del matroneo nell'architettura romanica?
- Quali sono le tipologie di aperture nelle chiese romaniche?
L'architettura romanica nasce in Francia tra l'anno mille e la fine del II secolo e si diffonde in tutta Europa, adattandosi alle esigenze politiche e culturali delle diverse aree.
Le chiese romaniche si distinguono per la chiarezza delle strutture, la suddivisione in navate, l'uso della volta a crociera e le mura spesse con poche finestre per sostenere il peso.
Le piante delle chiese romaniche sono principalmente basilicali, con uno sviluppo longitudinale e suddivise in tre o cinque navate, spesso a croce latina.
Nel periodo romanico, il matroneo non è più dedicato alle donne ma serve a sostenere le spinte della volta e innalzare la navata centrale.
Le aperture nelle chiese romaniche includono monofore, bifore, trifore, quadrifore e oculi, con il rosone come elemento decorativo costante sulla facciata.