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Concetti Chiave

  • L'architettura paleocristiana, sviluppatasi tra il IV secolo a.C. e il 601 d.C., si intrecciò con l'arte bizantina, influenzando città come Ravenna e Venezia.
  • Ravenna, ultima capitale dell'Impero d'Occidente, ospita importanti opere architettoniche come il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale.
  • Il Mausoleo di Galla Placidia combina strutture romane e decorazioni bizantine, con un esterno semplice e un interno ricco di mosaici.
  • La Basilica di San Vitale, costruita nel 530, è famosa per la sua struttura ottagonale e per i mosaici e affreschi che adornano i suoi interni.
  • L'architettura bizantina introdusse nuove tecniche decorative e costruttive, come le finestre traforate e i giunti spessi, evidenti nella cattedrale di Santa Sofia a Bisanzio.

Indice

  1. L'architettura paleocristiana e bizantina
  2. L'influenza dell'Editto di Costantino
  3. Ravenna e le sue opere architettoniche
  4. Il Mausoleo di Teodorico e la Basilica di San Vitale
  5. Caratteristiche dell'architettura bizantina

L'architettura paleocristiana e bizantina

L’architettura paleocristiana fu l’architettura dei primi edifici religiosi dell’area cristiana, si sviluppò dal IV secolo a.C. al 601 D.C. Per architettura bizantina si intende l’architettura che si diffuse a Bisanzio (capitale dell’Impero romano d’Oriente) fino al 1453, anno della caduta dell’Impero d’Oriente. Molte costruzioni paleocristiane in Italia risentirono dell’influenza dell’arte bizantina, in particolare le città come Ravenna, Venezia e altre città lungo la costa adriatica.

L'influenza dell'Editto di Costantino

Nel 313 l’imperatore Costantino promulgò l’ “Editto di Costantino” con il quale riconobbe ai cristiani la libertà di culto, ciò favorì l’incontro tra la cultura romana e quella cristiana ed influenzò anche il piano artistico, infatti la concezione architettonica elaborata dai primi cristiani si sovrappose a quella romana: vennero ripresi gli schemi a pianta basilicale (basiliche romane) e centrale (mausolei, terme); si diffusero il muro in laterizio lasciato a vista all’esterno e interni molto decorati con pitture e mosaici.

L’architettura paleocristiana era diversa da quella romana, infatti quest’ultima voleva esprimere la grandezza imperiale, invece l’altra era rivolta alla dimensione dell’interiorità.

Ravenna e le sue opere architettoniche

Ravenna era stata l’ultima capitale dell’Impero d’Occidente, per la sua posizione strategica contro le invasioni barbariche e per la vicinanza di un ottimo porto.

Le principali opere architettoniche ravennate sono: il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il Battistero degli Ortodossi e il Mausoleo di Teodorico.

Il Mausoleo di Teodorico e la Basilica di San Vitale

Questo Mausoleo fu il più antico monumento ravennate; fu costituito su pianta a croce latina, con il corpo principale poco più lungo del transetto. Oggi l’edificio è interrato di un metro e mezzo circa rispetto all’epoca della costruzione.

Per costruirlo si usò molto il laterizio e il mattone cotto. La modestia del rivestimento esterno contrasta con la ricchezza dei mosaici interni (l’esterno rappresentava la povertà, invece l’interno lo splendore dell’anima).

Il Mausoleo dal punto di vista strutturale mostra l’eredità della cultura romana, invece dal punto di vista decorativo rivela i nuovi influssi di origine orientale. Questa caratteristica è presente nel “Battistero degli Ortodossi”, in “Sant’Apollinare Nuovo” e in “Sant’Apollinare in Classe”.

Il principale tipo edilizio usato nell’architettura cristiana fu la basilica.

La basilica era formata da: un transettoche era la navata perpendicolare a quella centrale (o navata maggiore), quest’ultima superiore in altezza rispetto a quelle laterali, nella sua parte più alta (cleristorio) si aprivano ampie finestre e terminava con un vano semicircolare detto abside; era formata da un portico dove sostavano chi non aveva il battesimo; e da un presbiterio (spazio riservato ai sacerdoti), formato da uno spazio semicircolare sormontato da una semi cupola e rialzato per ricavare lo spazio per la cripta sotterranea.

L’edificio più notevole a Ravenna fu la “Basilica di San Vitale”, edificata nel 530 circa, su iniziativa del vescovo ecclesio.

È composta da:

•Un’ ardica provvista di due absidi terminali opposte e di due torre scalari;

•Un ambulacro ottagonale interno su cui poggia la cupola;

•Un involucro perimetrale ottagonale.

Esternamente si nota il triburio ottagonale che nasconde la cupola e i grandi archi rampanti con i contrafforti che reggono le spinte orizzontali della copertura. Internamente i capitelli sono stati scolpiti di marmo a forma di cesti, ed è ricca di mosaici e affreschi.

Caratteristiche dell'architettura bizantina

In epoca bizantina vennero realizzati anche edifici eccezionali per le tecniche e i materiali impiegati, come il “Mausoleo di Teodorico” edificato nel 526 su commissione del re degli Ostrogoti. La costruzione è formata da due piani, quello inferiore a pianta decagonale e quello superiore a pianta cilindrica, e la copertura è costituita da un solo blocco di pietra del diametro di oltre undici metri.

Un altro edificio realizzato in epoca bizantina è il “Battistero degli Ortodossi”. Esso ha una copertura slanciata che racchiude il sistema delle “anfore connesse”, la tecnica è basata sulla sovrapposizione di cerchi concentrici di anfore incastrate le une nelle altre. L’esterno è in laterizio a vista; la cupola ha molti mosaici.

Le forme e la concezione dello spazio nell’architettura paleocristiana derivano dall’architettura romana.

Per i cristiani l’edificio sacro non era solo la dimora delle divinità ma un luogo destinato ad ospitare la comunità (chiesa dal greco “ecclesia”, assemblea).

I bizantini elaborarono nuovi elementi di decorazione e collegamento tra interno ed esterno; la tecnica costruttiva che adottarono tendeva ad alleggerire ed a rendere più aggraziato l’impatto visivo delle superfici usando finestre traforate, mosaici perimetrali e intarsi marmorei sui pavimenti. Le murature delle opere bizantine erano caratterizzate dalla presenza di giunti di grande spessore e spesso erano realizzate “a sacco” con l’uso di grossi inerti.

L’edificio che meglio testimonia questo gusto decorativo è la cattedrale di Santa Sofia a Bisanzio, costruita dagli architetti Antemio Tralle e Isidoro di Mileto tra il 532 e il 568, per ordine di Giustiniano.

La struttura muraria, impostata su un sistema di volte e cupole contrapposte, rivelava differenze rispetto alle tecniche di costruzione dei romani. La pianta della cattedrale è rettangolare con area quadrata centrale coperta dalla grande cupola raccordata al quadrato di base tramite pennacchi. I numerosi contrafforti furono aggiunti in epoche diverse per far fronte ai crolli e ai danni prodotti dai terremoti.

La Basilica di Santa Sofia fu chiesa cristiana ortodossa fino al 1453; con la presa di Costantinopoli da parte del sultano Maometto (nel 1453) la chiesa fu trasformata in moschea e furono aggiunti dei minareti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura paleocristiana e bizantina?
  2. L'architettura paleocristiana si sviluppò dal IV al VI secolo e si caratterizzava per l'uso di schemi a pianta basilicale e centrale, con muri in laterizio e interni decorati. L'architettura bizantina, diffusa fino al 1453, introdusse nuovi elementi decorativi e tecniche costruttive che alleggerivano l'impatto visivo.

  3. In che modo l'arte bizantina ha influenzato Ravenna?
  4. Ravenna, ultima capitale dell'Impero d'Occidente, fu influenzata dall'arte bizantina, evidente nelle sue principali opere architettoniche come il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale, che mostrano una fusione di elementi romani e orientali.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive del Mausoleo di Galla Placidia?
  6. Il Mausoleo di Galla Placidia è caratterizzato da una pianta a croce latina, con un esterno modesto in laterizio e un interno ricco di mosaici. Strutturalmente riflette l'eredità romana, mentre decorativamente mostra influenze orientali.

  7. Qual è la struttura tipica di una basilica cristiana?
  8. Una basilica cristiana tipica comprende un transetto, una navata centrale più alta delle laterali, un cleristorio con finestre, un abside semicircolare, un portico per i non battezzati e un presbiterio rialzato con una semi cupola.

  9. Quali innovazioni tecniche e decorative furono introdotte nell'architettura bizantina?
  10. L'architettura bizantina introdusse tecniche per alleggerire le superfici, come finestre traforate e mosaici, e usava giunti di grande spessore nelle murature. La Cattedrale di Santa Sofia è un esempio di queste innovazioni, con la sua grande cupola e i numerosi contrafforti.

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