Concetti Chiave
- Agostino di Duccio, nato a Firenze nel 1418 e morto a Perugia nel 1481, era un rinomato scultore e architetto italiano.
- Influenzato inizialmente da Donatello e Filippo Lippi, la sua prima opera documentata è nei bassorilievi del duomo di Modena.
- Dal 1447 al 1454, lavorò ai famosi bassorilievi del Tempio Malatestiano a Rimini, riflettendo influenze tardogotiche.
- A Perugia, realizzò importanti opere come il pulpito di S. Domenico e la facciata dell'oratorio di S. Bernardino, mostrando una fusione tra scultura e architettura.
- Si stabilì definitivamente a Perugia nel 1472, lasciando incompiuta la porta di S. Pietro, la sua ultima opera.
Agostino di Duccio era uno scultore e architetto italiano nato a Firenze nel 1418 e morto a Perugia nel 1481.
Prime opere e influenze artistiche
In principio legato ai modi di Donatello e di Filippo Lippi, lasciò nel 1442 la sua prima opera documentata al duomo di Modena (bassorilievi con Storie di S. Gimignano). Nel 1446 si allontanò da Firenze per Venezia, dove risentì dell'influenza della cultura tardogotica, collaborando forse con Bon.
Lavori a Rimini e Perugia
Attivo dal 1447 ca. al 1454 a Rimini, lavorò ai famosi bassorilievi che decorano le cappelle del Tempio Malatestiano. A Perugia dal 1457 al 1461, vi realizzò il pulpito e il grande altare in pietra e terracotta invetriata di S. Domenico e la facciata dell'oratorio di S. Bernardino, dove l'ispirazione vagamente albertiana è snaturata dalla ricerca decorativa che assimila la scultura alla struttura architettonica.
Dopo aver lavorato a Bologna (1462) al modello della facciata di S. Petronio e successivamente a Firenze all'opera del Duomo, nel 1472 si stabilì definitivamente a Perugia, dove concluse la sua attività, lasciando nella porta di S. Pietro, iniziata nel 1473 e rimasta incompiuta, la sua ultima opera.