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Concetti Chiave

  • La Maestà di Duccio di Buoninsegna, commissionata nel 1308, è considerata il suo capolavoro.
  • Originariamente incorniciata riccamente, la pala è stata in parte smembrata nel Settecento, perdendo diversi elementi decorativi.
  • La parte anteriore raffigura la Vergine su un trono, circondata da angeli, santi e patroni di Siena inginocchiati.
  • Il retro, pensato per gli ecclesiastici, è suddiviso in 26 riquadri che rappresentano la Passione di Cristo.
  • La predella presenta scene dell'infanzia di Cristo e profeti, mentre la parte superiore includeva storie della Madonna e di Cristo post-morte.

Indice

  1. La commissione della Maestà
  2. Modifiche e perdite nel tempo
  3. Retro e predella della Maestà

La commissione della Maestà

La grande Maestà fu commissionata nel 1308 dai fabbricieri del Duomo di Siena a Duccio di Buoninsegna. La Maestà è da sempre considerata il capolavoro di Duccio, una grande pala rettangolare, chiusa in origine entro una ricca cornice dorata con cimasa irta di sette cuspidi e di pinnacoli, predella e faccia posteriore dipinta.

Modifiche e perdite nel tempo

Nel Settecento fu tolta dall'altare maggiore e andarono persi o venduti nove elementi della predella, due tavole del coronamento e tutte le cuspidi. La parte anteriore, destinata ai fedeli, rappresenta la Vergine seduta su un trono marmoreo, sovrastata da busti di apostoli e circondata da angeli e santi, tra i quali spiccano, inginocchiati in primo piano, i patroni di Siena: Ansano, Savino, Crescenzio e Vittore.

Retro e predella della Maestà

Il retro pensato per la contemplazione degli ecclesiastici, è diviso in 26 riquadri con la Passione di Cristo. La predella presenta sul fronte Storie dell'Infanzia di Cristo e Profeti e sul retro Storie della vita pubblica di Cristo. Nella parte sommitale c'erano Storie della Madonna ed episodi della vita di Cristo dopo la morte.

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