Concetti Chiave
- L'arte mesopotamica è strettamente legata alla rappresentazione della regalità e della divinità, entrambe garanti dell'ordine.
- Le statue e i rilievi celebravano il re, esponendo la sua connessione con gli dei e le sue vittorie militari.
- L'arte del Vicino Oriente era prevalentemente pubblica e ufficiale, raramente raffigurava la sfera privata.
- Le città-stato sumere erano caratterizzate da un'architettura monumentale, con il tempio e il palazzo come edifici principali.
- Il tempio, in particolare le ziqqurat, era dedicato al dio protettore, mentre il palazzo fungeva da centro amministrativo.
La celebrazione del sovrano nell'arte del Vicino Oriente
La nascita dell'arte mesopotamica ha un rapporto molto stretto con la rappresentazione della regalità e della divinità, profondamente connesse tra loro. Il ruolo del re, che beneficava i sudditi con grandi opere pubbliche e importanti imprese militari e civili, era infatti paragonabile a quello degli dei nei confronti dell'umanità: entrambi garantivano la vittoria dell'ordine sul caos che incombeva sulla storia e sul cosmo.
Nella società mesopotamica il re fu spesso celebrato con statue che ne ritraevano le sembianze, generalmente esposte nei templi per testimoniare concretamente il vincolo che lo univa agli dei, oppure in rilievi che raffiguravano vittorie militari o incontri fra il re e gli dei suoi protettori. Nelle civiltà del Vicino Oriente l'arte assunse dunque un carattere prevalentemente pubblico e ufficiale, mentre raramente veniva raffigurata la sfera privata del singolo individuo. Le città-stato sumere erano caratterizzate da un'architettura monumentale, che celebrava la potenza del re e ne rafforzava l'autorità attraverso due edifici principali: il tempio e il palazzo. Il tempio era la costruzione più rappresentativa della città-stato e poteva raggiungere dimensioni particolarmente imponenti nelle ziqqurat, il più importante edificio sacro dedicato al dio protettore della città. La pianta della ziqqurat era quadrata e la struttura architettonica era costituita da una serie di piattaforme sovrapposte, di ampiezza decrescente, collegate da rampe di scale. Il tempio vero e proprio sorgeva sul piano più alto ed era costituito da un vestibolo, da un santuario esterno, dove si svolgevano i riti quotidiani, e da uno interno, considerato dimora della divinità. Il palazzo era la residenza del sovrano, ma costituiva anche il centro amministrativo della società mesopotamica, sede dell'archivio, dei magazzini e soprattutto del controllo di ogni attività economica gestita dai funzionari. L'assolvimento di funzioni diverse e l'importanza crescente del ruolo di rappresentanza resero colossali le dimensioni dei palazzi rispetto agli altri edifici della città.Domande da interrogazione
- Qual è il rapporto tra l'arte mesopotamica e la rappresentazione della regalità e della divinità?
- Come veniva celebrato il re nella società mesopotamica?
- Quali erano le caratteristiche principali dell'architettura delle città-stato sumere?
L'arte mesopotamica è strettamente legata alla rappresentazione della regalità e della divinità, poiché il re era visto come un benefattore simile agli dei, garantendo ordine e vittoria sul caos.
Il re veniva celebrato attraverso statue e rilievi che ne ritraevano le sembianze e le vittorie, esposti nei templi per testimoniare il suo legame con gli dei.
Le città-stato sumere erano caratterizzate da un'architettura monumentale, con il tempio e il palazzo come edifici principali, che celebravano la potenza del re e ne rafforzavano l'autorità.