Concetti Chiave
- La Triade delfica di Drero è il più antico gruppo scultoreo di culto noto in Grecia, risalente alla fine del VIII secolo a.C.
- Le statuette rappresentano il dio Apollo, sua sorella Artemide e la madre Latona, rinvenute nel tempietto di Drero a Creta.
- Realizzate con una tecnica orientale di lavorazione a martello su lamina di bronzo, successivamente abbandonata per la fusione del bronzo.
- Apollo, raffigurato con dimensioni doppie rispetto a Artemide e Latona, appare con un braccio sollevato per imbracciare un arco.
- Le figure mostrano un'influenza orientale, ma conservano caratteristiche greche, particolarmente evidenti nel corpo vigoroso di Apollo.
Origini della scultura greca
Verso la fine del VIII secolo a.C., in un momento di passaggio dall'età geometrica a quella orientalizzante, fu realizzato in Grecia il più antico gruppo scultoreo di culto che ci sia noto. Le tre statuette rappresentano il dio Apollo, la sorella Artemide e la madre Latona e sono state rinvenute nel piccolo tempietto di Drero a Creta, dedicato ad Apollo.
Tecnica e influenze orientali
La tecnica usata è quella della lavorazione a martello di una sottile lamina di bronzo, inchiodata poi su un'anima di legno. Questa tecnica fu importata dall'Oriente, probabilmente insieme alle maestranze che la praticavano, e poi abbandonata abbastanza rapidamente a favore della fusione del bronzo.
Caratteristiche delle figure
Il dio Apollo spicca per le dimensioni doppie (80 centimetri) rispetto ad Artemide e a Latona (40 centimetri) ed è raffigurato con grande libertà, mentre tiene un braccio distante dal corpo, probabilmente per imbracciare l'arco; le due dee, che indossano un tipico copricapo e il mantello sulla lunga veste ricamata, sono invece molto più rigide. Pur essendo profondamente influenzate dalla scultura orientale, le figure sono greche, in particolare Apollo: l'artista è riuscito a rendere abilmente il corpo vigoroso del dio e i passaggi tra le parie parti anatomiche.