Concetti Chiave
- Il tempio greco simboleggiava l'ideale di perfezione e armonia architettonica, definito da regole geometriche e proporzioni.
- Gli ordini architettonici greci principali sono tre: dorico, ionico e corinzio, ciascuno riconoscibile dai capitelli delle colonne.
- La trabeazione, parte orizzontale sostenuta dalle colonne, include architrave, fregio e cornice, con variazioni decorative secondo l'ordine.
- Il fregio dorico presenta mètope e triglifi, l'ionico ha un rilievo continuo, mentre il corinzio può essere privo di decorazioni.
- Gli ordini greci furono integrati nei sistemi architettonici romani e hanno influenzato l'architettura fino al XIX secolo.
L'ideale architettonico greco
Il tempio rappresentava per i Greci l’ideale architettonico di perfezione e armonia che si potesse raggiungere. Per ottenere questa perfezione architetti e scalpellini intorno al VI secolo a.C. svilupparono un sistema di regole geometriche e di proporzioni con cui collegare ogni dettaglio dell’edificio.
Gli ordini architettonici
I diversi sistemi di costruzione di un tempio sono stati chiamati ordini, proprio perché ogni parte dell’edificio, dalla forma delle colonne al tipo di decorazione, è armonicamente “ordinata” con le altre.
Gli ordini architettonici utilizzati dai Greci furono tre: il dorico, lo ionico e il corinzio. Possiamo distinguere facilmente i diversi ordini osservando le colonne, ma in particolare i capitelli, cioè le decorazioni che si trovavano in cima a ogni colonna.La trabeazione e la sua importanza
Su tutti i capitelli si appoggiava la trabeazione, un termine che indicava tutte le parti orizzontali, sia quelle con funzione portante sia quelle con funzione decorativa, sorrette dalle colonne. La trabeazione è composta da architrave, fregio e cornice. Il fregio può essere suddiviso in mètope e triglifi (come accadeva nello stile dorico), decorato con un rilievo continuo(come nell’ordine ionico) o presentarsi privo di decorazioni, come nell’ordine corinzio. Gli ordini dei Greci furono assorbiti dai sistemi architettonici dell’impero romano e furono impiegati per diversi secoli in tutto il mondo antico, sopravvivendo con varianti e interpretazioni fino al XIX secolo