demebi
Habilis
3 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • I templi greci si distinguono per diverse tipologie strutturali, come il tempio in antis, doppiamente in antis, prostilo, anfiprostilo, periptero, diptero, a tholos e monoptero.
  • L'ordine dorico, il più antico, è caratterizzato da colonne massicce senza base, con un fusto rastremato verso l'alto e una leggera entasi.
  • L'ordine ionico, sviluppatosi in Asia Minore, presenta colonne più armoniose e leggere, con proporzioni slanciate e capitelli stilisticamente elaborati.
  • L'ordine corinzio è noto per il suo capitello ornato da foglie di Acanto e altri elementi vegetali, esaltando l'esuberanza decorativa.
  • Ogni ordine architettonico greco ha influenzato significativamente lo sviluppo dell'architettura templare nel Mediterraneo antico.

Indice

  1. Tipologie di tempio greco
  2. Caratteristiche dell'ordine dorico
  3. Sviluppo dell'ordine ionico

Tipologie di tempio greco

Ci sono varie tipologie di tempio greco:

Tempio in antis: due pilastri di forma pressoché quadrata sono posti a conclusione del naos. In tal modo esse individuano il pronao scandito da due colonne;

Tempio doppiamente in antis: presenta un secondo pronao sul lato posteriore della cella, l’opistodomo, congruente a quello anteriore;

Tempio prostilo: quattro o più colonne individuano il pronao

Tempio anfiprostilo: presenta un colonnato sul fronte ed uno uguale sul retro;

Tempio periptero: un colonnato chiamato peristilio circonda l’intero perimetro del tempio;

Tempio diptero: è circondato su tutti i lati da una doppia fila di colonne;

Tempio a tholos: ha pianta circolare ed è circondato da colonne;

Tempio monoptero: consiste esclusivamente i una corona di colonne ed è privo di naos.

Caratteristiche dell'ordine dorico

Utilizzato a partire dal VII secolo a.C. l’ordine dorico è il più antico, si diffuse nella regione del Peloponneso, nelle colonie della Magna Grecia e in Sicilia e venne utilizzato esclusivamente nell’architettura templare. Le sue forme sono massicce ed austere. Le colonne sono prive di base e poggiano direttamente sullo stilobate, il piano superiore del crepidoma, cui si accede mediante pochi gradini. Il fusto della colonna è rastremata verso l’alto, ovvero presenta una sezione maggiore all’imoscapo rispetto al sottoscapo. La colonna presenta, ad 1/3 circa della sua altezza, una leggera entasi. Il fusto per tutta la sua lunghezza scala nature di sezione curvilinea e uguali tra loro.

Sviluppo dell'ordine ionico

L’ordine ionico si è sviluppato in Asia Minore a partire dal VI secolo a.C. ha forme armoniose e più leggere di quelle dell’ordine dorico. La leggiadria si coglie nelle proporzioni della colonna la cui altezza è paria 8-9 volte il diametro di base. La colonna è priva di entasi e presenta rastremature meno accentuate. Gli spigoli delle scalanature sono smussati così da avere un effetto chiaroscurale vibrante. L’elemento più elaborato dal punto di vista stilistico è il capitello dato dal raccordo dell’abaco e dell’echino.

L’ordine corinzio si è diffuso nella seconda metà del V secolo a.C. Il suo capitello è formato da una duplice fila di foglie d’Acanto e una terza fascia di altri racemi vegetali. La base poggia su un plinto e ciò che caratterizza quest’ordine è l’esuberanza ornamentale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tipologie di tempio greco descritte nel testo?
  2. Il testo descrive diverse tipologie di tempio greco, tra cui il tempio in antis, doppiamente in antis, prostilo, anfiprostilo, periptero, diptero, a tholos e monoptero.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive dell'ordine dorico?
  4. L'ordine dorico, il più antico, è caratterizzato da forme massicce e austere, colonne prive di base che poggiano sullo stilobate, e una leggera entasi a circa un terzo dell'altezza della colonna.

  5. In che modo l'ordine ionico differisce dall'ordine dorico?
  6. L'ordine ionico, sviluppatosi in Asia Minore, presenta forme più armoniose e leggere rispetto al dorico, con colonne più alte e proporzionate, prive di entasi, e capitelli stilisticamente elaborati.

Domande e risposte