blakman
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Concetti Chiave

  • L'influsso del ritratto ideale greco è evidente nelle opere in bronzo etrusco-italiche, con l'esempio più significativo trovato a San Giovanni Lipioni.
  • La testa votiva sannitica, eccezionalmente conservata, rappresenta probabilmente un capo militare del III secolo a.C., con un'elevata qualità artistica.
  • La pettinatura e l'espressione energica seguono i modelli classici, con l'aggrottarsi delle sopracciglia a sottolineare il ruolo di comando.
  • La barba corta, resa con puntinatura, imita lo stile delle statue in marmo, suggerendo temporanea sospensione della rasatura durante le campagne.
  • L'opera mostra l'influenza della ritrattistica ellenistica sulle aristocrazie sannitiche, con dettagli decorativi legati al gusto locale.

Indice

  1. Influsso greco nel mondo etrusco
  2. Dettagli della statua sannitica
  3. Caratteristiche della testa votiva

Influsso greco nel mondo etrusco

L'influsso del ritratto ideale greco nel mondo etrusco-italico è visibile in una serie di opere in bronzo rinvenute soprattutto in Etruria; tuttavia l'esempio più significativo è stato trovato presso il piccolo santuario sannitico di San Giovanni Lipioni in Abruzzo.

Dettagli della statua sannitica

Esso raffigura probabilmente un capo militare dei sanniti, il popolo che più contese a Roma il dominio sulla penisola tra il IV e il III secolo a.C.: si trattava di una statua votiva, di cui si conserva solo la testa, eccezionalmente integra e di qualità molto elevata.

Caratteristiche della testa votiva

La pettinatura, aderente al cranio, segue i modelli classici, ai quali è aggiunta un'espressione energica, costruita mediante l'aggrottarsi delle sopracciglia e probabilmente funzionale alla creazione dell'immagine di un comandante. A questa contribuisce anche la cortissima barba, resa tramite una puntinatura, forse a imitazione delle statue in marmo, in cui si otteneva questo effetto mediante la pittura. Questo tipo di barba era un elemento tipico del'immagine del generale vittorioso, del quale essa intendeva suggerire la capacità bellica, ma la sua particolare resa serviva anche per indicare una sospensione solo temporanea della rasatura durante la campagna militare. La testa è datata al III secolo a.C. e mostra quanto le aristocrazie sannite fossero influenzate dalla ritrattistica ellenistica, da cui l'opera si allontana solo per la resa raffinata, quasi decorativa, di ciglia e sopracciglia, legata probabilmente al gusto locale.

Domande e risposte