Concetti Chiave
- L'Acropoli era il complesso architettonico più alto della città greca, inizialmente residenza reale poi centro spirituale con templi dedicati agli dèi.
- Le Cariatidi, figure femminili scolpite, fungevano da colonne per sostenere strutture architettoniche come la Loggia delle Cariatidi dell'Eretteo ad Atene.
- Il Buleuterio era un edificio destinato alle assemblee, simile a un teatro, con una sala centrale a gradinate e colonne di sostegno.
- Il Crisoelefantino era una tecnica di scultura che combinava legno, avorio e oro per rappresentare statue nei templi greci.
- L'Entasi era un rigonfiamento delle colonne per correggere l'illusione ottica di restringimento centrale, creando un effetto di solidità.
Indice
- Acropoli e il suo significato
- Adito e il suo ruolo
- Antis e la sua struttura
- Aptero e la sua particolarità
- Cariatide e la sua funzione
- Cella e il suo significato
- Crepidoma e la sua struttura
- Crisoelefantino e la sua tecnica
- Entasis e la sua funzione
- Epistilio e la sua posizione
- Mègaron e la sua struttura
- Opistodomos e il suo ruolo
- Propilei e la loro funzione
- Thesauroi e il loro utilizzo
Acropoli e il suo significato
Acropoli = Nell’antica Grecia, in termine indicava un complesso architettonico posto nella parte più alta della città. Inizialmente, l’acropoli era il luogo di residenza del re e in seguito diventò il centro spirituale della città dove si costruivano tutti i templi in onore agli dèi.
Adito e il suo ruolo
Adito = Il termine indica il locale sacro del tempio greco, di solito collocato dietro la cella, accessibile soltanto ai sacerdoti e non anche ai fedeli. In questo luogo venivano conservate le sacre reliquie e vi si svolgevano i riti sacerdotali. A volte, l’adito veniva realizzato sotto terra per isolarlo dalla vista dei fedeli.
Antis e la sua struttura
Antis = Si riferisce ad un tempio greco che presenta sulla facciata due colonne centrali e due pilastri angolari, collocati alle due estremità del muro. A volte le colonne e i pilastri erano presenti anche sulla facciata posteriore e, in questo caso, di parla di doppia antis. In generale, il termine è passato ad indicare qualunque portico che è stato incassato nella facciata dell’edificio.
Aptero e la sua particolarità
Aptero = Il termine indicava un tempio greco senza colonne laterali, ma soltanto sulla facciata. La parola deriva al greco àpteros, da α- privativo e pterón, ala.
Buleuterio = Nelle attiche città greco, il buleuterio era un edificio desinato alle assemblee; aveva una sala centrale a gradinate con il tetto sorretto da colonne. Nell’insieme, esso aveva l’aspetto di un teatro.
Cariatide e la sua funzione
Cariatide = Il termine deriva da kariàtydes (= fanciulle della Caria). Si trattava di figure femminili, scolpite nel marmo, impiegate nell’arte greca come colonne al fine di sostenere la trabeazione. Più in generale, il termine indicava sostegni rappresentanti figure umane che, al posto di pilastri, mensole o colonne, sorreggevano dei cornicioni, delle logge o dei balconi. In pratica, sono il corrispondente femminile di Atlante, la statua maschile che regge elementi architettonici. La costruzione più celebre è la Loggia delle Cariatidi, situata sul lato meridionale dell’Eretteo, nell’Acropoli di Atene.
Cella e il suo significato
Cella (o nàos) = Si tratta della parte quadrangolare del tempio greco classico, escluso il portico e il colonnato. Poiché non aveva finestre, riceveva la luce soltanto dalla porta d’ingresso. Era orientato verso est, conteneva la stanza del culto e di solito i fedeli non vi potevano avere accesso. Nell’arte romana con “cella” si indicava il locale più interno del tempio.
Crepidoma e la sua struttura
Crepidoma = Si tratta del basamento del tempio greco a tre o più gradini. Il gradino superiore, su cui poggia il colonnato, veniva chiamato stilobate. Invece il “crepidoma” prendeva anche il nome di “stereobate”.
Crisoelefantino e la sua tecnica
Crisoelefantino = Il termine deriva da krusos = oro e elephas = avorio. Era una statua, collocata nei templi dell’antica Grecia,, lavorata con una particolare tecnica per cui uno scheletro di legno veniva rivestito di avorio nelle parti nude e di oro nelle parti ricoperte da vesti.
Dromos = Il termine indicava il corridoio a gradini oppure a pendio che conduceva ad una tomba a tumulo, ad un ipogeo o a una cupola
Entasis e la sua funzione
Entasis = A circa un terzo dell’altezza, le colonne presentavano un rigonfiamento che prendeva il nome di “entasi”. Tale accorgimento era utilizzato per eliminare l’illusione ottica che a distanza fa apparire la parte centrale della colonna più stretta di quelle terminali. Osservate da vicino le colonne con l’entasi, danno l’impressione dello sforzo per sostenere la trabeazione.
Epistilio e la sua posizione
Epistilio = È il nome che veniva dato all’architrave posizionato sopra due colonne.
Geison = Si tratta del cornicione del tempio greco, che a volte veniva inclinato per coronare il timpano, in pratica costituiva la parte sporgente della trabeazione.
Mègaron e la sua struttura
Mègaron = Sala rettangolare coperta, con quattro colonne che fiancheggiano un focolare e sorreggono una parte di tetto sopraelevato e per fare uscire il fiume, preceduta da un vestibolo e da un’antisala. Il mègaron caratterizzava i palazzi reali micenei.
Opistodomos e il suo ruolo
Opistodomos = Era la parte posteriore di un tempio greco, dietro la cella, dove erano raccolte le offerte al dio e custoditi tutti gli oggetti di culto.
Plinto = In origine, era una lastra di terracotta collocata sotto le colonne lignee degli antichi templi greci. In generale, è l’elemento inferiore della base di una colonna o di un piedestallo. Il termine si ritrova nel francese moderno (la plinthe) per indicare il battiscopa che è posto alla base di una parte, con la parte superiore stondata.
Propilei e la loro funzione
Propilei = Ingressi monumentali a santuari, palazzi o piazze
Prostilo = Si tratta di un tipo di tempio classico che presenta una fila di colonne (quattro o sei) solo su di un lato dell’ingresso, senza altre colonne sui tre lati restanti.
Thesauroi e il loro utilizzo
Thesauroi = Erano dei piccoli edifici, su gradinate, a forma di tempio, destinati a contenere le offerte votive delle singole città alle divinità A volte, erano anche edifici div dimensioni modeste che in un santuario avevano la funzione di contenere arredi e oggetti necessari alle cerimonie e alle processioni.
Domande da interrogazione
- Che cos'è un'acropoli nell'arte greca classica?
- Qual è la funzione dell'adito in un tempio greco?
- Cosa caratterizza un tempio "aptero"?
- Qual è il significato di "cariatide" nell'architettura greca?
- Che ruolo aveva il buleuterio nelle città greche?
Nell'antica Grecia, l'acropoli era un complesso architettonico situato nella parte più alta della città, inizialmente residenza del re e successivamente centro spirituale con templi dedicati agli dèi.
L'adito è il locale sacro del tempio greco, accessibile solo ai sacerdoti, dove si conservavano le sacre reliquie e si svolgevano i riti sacerdotali, spesso isolato dalla vista dei fedeli.
Un tempio aptero è caratterizzato dall'assenza di colonne laterali, avendo colonne solo sulla facciata, derivando dal greco àpteros, che significa "senza ali".
Le cariatidi sono figure femminili scolpite nel marmo utilizzate come colonne per sostenere la trabeazione, rappresentando il corrispondente femminile di Atlante.
Il buleuterio era un edificio destinato alle assemblee cittadine, con una sala centrale a gradinate e un aspetto simile a un teatro, utilizzato per le riunioni politiche.