Concetti Chiave
- I Sumeri svilupparono una religione politeistica, con divinità che incarnano forze naturali e astrali, rappresentate in statuette di argilla e pietra.
- La scultura di Ennatum, re di Lagash, risalente al 2500 a.C., è caratterizzata da proporzioni sproporzionate e occhi sbarrati, simbolo di contatto con la divinità.
- Gudea, conosciuto governatore di Lagash, è sempre ritratto con piedi nudi, un lungo mantello e un'ampolla d'acqua, simboleggiando le opere di bonifica.
- Le sculture sumere non mirano a una rappresentazione realistica ma seguono regole specifiche di rappresentazione, enfatizzando aspetti simbolici come lo sguardo divino.
- Lo Stendardo di Ur, un reperto archeologico del 2500 a.C., è un collage di figurine su bitume, scoperto nella necropoli reale di Ur e conservato al British Museum.
Religione e arte dei Sumeri
I Sumeri sono il primo popolo o elaborare una religione politeistica:
gli dei impersonano le forze della natura e gli astri;
cambia l’atteggiamento religioso;
realizzano statuette di divinità il re, in argilla e in pietra;
non c’è volontà di rappresentare la realtà, ma di seguire delle regole di rappresentazione.
Rappresentazione di Ennatum
Ennatum, re di Lagash, è rappresentato in atteggiamento orante. Risale circa al 2500 a.C. Oggi viene conservato nel museo di Houston.
È rappresentato con la testa più grandi rispetto al corpo, quindi è sproporzionato. Il viso ha la caratteristica che ha rappresentato con gli occhi sbarrati come se fisasse qualcosa. Il resto del corpo è rappresentato con le mani giunte, a torso nudo e indossa un gonnellino tipico della popolazione sumera, fatto di pelle di agnello.
La statua è posizionata su un piedistallo in posizione eretta.
la testa più grande rispetto al corpo vuole mettere in evidenza il viso, in particolare gli occhi. Lo sguardo incisivo rappresenta il contatto diretto del re con la divinità. Sappiamo a maggior ragione che sto pregando e si trova in contatto con la divinità, dalla posizione orante. Questa scultura è tutto tondo, perché dietro era fissata ad una parete. Sia gli occhi che i capezzoli, sono realizzati con i lapislazzuli, una pietra molto preziosa.
Scultura di Gudea
Gudea era il più noto dei governatori di Lagash viene rappresentato sempre allo stesso modo, come Ennatum:
piedi uniti e nudi;
lungo mantello decorato con iscrizioni;
spalle nude;
regge un’ampolla da cui esce acqua;
in testa indossa un turbante pieghettato;
il volto è inespressivo.
Questa scultura è fatta di diorite, una pietra lavica Nera molto dura. Questa scultura rappresenta un uomo in piedi, governatore di Lagash, Gudea. risale al 2150 a.C. ed è conservata nel museo del Louvre. È alta 46 cm poiché apparteneva a uomini nomadi, che si spostavano in continuazione. Presenta un turbante pieghettato e lavorato in testa; indossa una tunica e in mano tiene un’ampolla dalla quale fuoriesce dell’acqua, che va a rappresentare le opere di bonifica che Gudea aveva apportato nel villaggio.
Lo stendardo di Ur
Lo stendardo di Ur è un reperto archeologico, ritrovato all’interno di una tomba, nella necropoli reale di Ur, in Iraq, durante gli scavi del 1927-1928. il manufatto risale circa al 2500 a.C.
La tecnica con cui è stato realizzato, è una sorta di collage: uno strato di bitume con sopra delle figurine attaccate. Lo stendardo si trova attualmente nel British Museum a Londra.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della religione nella scultura sumera?
- Come è rappresentato Ennatum nella scultura?
- Quali sono le caratteristiche distintive della scultura di Gudea?
- Che cos'è lo Stendardo di Ur e dove si trova attualmente?
La religione sumera era politeistica e le sculture rappresentavano divinità e re, seguendo regole di rappresentazione piuttosto che la realtà, per evidenziare il contatto con le divinità.
Ennatum è rappresentato in atteggiamento orante, con una testa sproporzionata rispetto al corpo, occhi sbarrati e mani giunte, indossando un gonnellino tipico sumero.
Gudea è rappresentato con piedi uniti e nudi, un lungo mantello con iscrizioni, spalle nude, un turbante pieghettato, e tiene un'ampolla da cui esce acqua, simbolo delle opere di bonifica.
Lo Stendardo di Ur è un reperto archeologico del 2500 a.C., realizzato con una tecnica di collage, ritrovato in una tomba a Ur e attualmente conservato nel British Museum di Londra.
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