Concetti Chiave
- La scultura greca si divide in tre periodi principali: arcaico, classico ed ellenistico, ciascuno con caratteristiche distintive.
- Nel periodo arcaico, le statue erano principalmente in pietra e rappresentavano figure umane, con un focus su figure maschili nude e femminili vestite, caratterizzate da pose statiche ma non rigide.
- L'epoca classica è segnata da una maggiore abilità nella scultura dell'anatomia umana, con statue di atleti perfetti e la definizione di canoni di bellezza da parte di artisti come Policleto.
- Nel periodo ellenistico, le sculture si concentrano su scene di dolore e emozioni intense, riflettendo un allontanamento dalla bellezza imperturbabile del periodo classico.
- Opere emblematiche di ciascun periodo includono la statua di Era di Samo per l'arcaico, il Discobolo di Mirone per il classico, e il Lacoonte per l'ellenistico.
Nella scultura greca si distinguono tre periodi: arcaico, classico, ellenistico. Le più antiche statue modellate dagli scultori greci erano in legno; di esse, ovviamente, non ci è rimasto nulla perché il materiale non ha resistito all’usura del tempo. Infatti le statue più antiche che si conservano risalgono al VI secolo a.C. e sono di pietra. La più antica è la statua di Era di Samo (Era è la moglie di Zeus e madre di tutti gli dei), esposta al Louvre.
Essa conserva ancora la forma cilindrica del tronco d’albero da cui venivano ricavate le statue fino a poco tempo prima ed è rastremata verso il basso Tuttavia, l’artista, che non conosciamo, ha scolpito una pieghettatura verticale molto fitta che dà alla statua un senso di leggerezza. Probabilmente essa non rappresenta tanto la dea, quanto una fanciulla che intercede per l’offerente presso Hera.Indice
Caratteristiche del periodo arcaico
La scultura dell’epoca arcaica è ricca di statue dello stesso tipo. Il tema fondamentale è la figura umana, soprattutto maschile nuda o, in misura minore, femminile vestita. In genere, le statue femminili rappresentano fanciulle che stanno portando un’offerta al tempio. In questi casi la figura non esprime mai movimento; nonostante questo, la figura non è rigida e il volto è sempre calmo ed assorto. Molte statue presentano ancora tracce dei colori con cui erano state dipinte. L’Auriga di Delfi del V secolo segna un passo avanti: lo sguardo ha la stessa espressione di quelle del secolo precedente ed è rivolto verso un punto indefinito. Le braccia reggono con sicurezza le redini e il volto è impassibile. Tuttavia, il gesto delle mani annuncia un movimento e le profonde scanalature dell’abito ci ricordano le colonne ioniche. Il corpo dell’uomo è cilindrico e ricoperto da un chitone (o veste), allungato oltre modo per il punto elevato in cui è posta la cintura.
Evoluzione nell'età classica
L’età classica dell’arte greca inizia con il Discobolo di Mirone, la cui copia è conservata nel Museo Nazionale delle Terme di Roma. In questo periodo sono frequenti le statue di atleti, dal corpo e dal volto perfetto e gli scultori sono abilissimi nella scultura dell’anatomia umana i maggiori scultori dell’età classica sono Mirone, Fidia, Policleto, Prassitele e Lisippo. Addirittura, Policleto arriva a stabilire le regole da seguire per rappresentare la bellezza delle statue. L’autore non ha voluto rendere la continuità del movimento, ma piuttosto l’immobilità; infatti, l’atleta è rappresentato in un attimo di stati totale in cui si accinge a scattare nella direzione opposta al baccio destro che, giunto alla massima altezza, tiene il disco.
Espressività del periodo ellenistico
Gli artisti del periodo ellenistico ritraggono soprattutto scene di dolore, guerrieri morenti o donne in lacrime Gli artisti, pertanto, rivelano la loro abilità nel rappresentare i dolore,lo spavento, l’angoscia. Siamo ormai molto lontani dalla bellezza imperturbabile dell’età classica perché ora le statue sono ricche di movimento, con atteggiamenti molto teatrali. Fra le opere di questo periodo va ricordato il Lacoonte, che risale al I secolo a.C. e custodito nei Musei vaticani.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tre periodi principali della scultura greca?
- Qual è la caratteristica distintiva delle statue dell'epoca arcaica?
- Quali sono i maggiori scultori dell'età classica e cosa distingue le loro opere?
- Come si differenziano le opere del periodo ellenistico rispetto a quelle classiche?
I tre periodi principali della scultura greca sono l'arcaico, il classico e l'ellenistico.
Le statue dell'epoca arcaica sono caratterizzate dalla rappresentazione della figura umana, spesso maschile nuda o femminile vestita, con un'espressione calma e assorta, e talvolta presentano tracce di colore.
I maggiori scultori dell'età classica sono Mirone, Fidia, Policleto, Prassitele e Lisippo, noti per la loro abilità nella scultura dell'anatomia umana e per rappresentare la bellezza e l'immobilità.
Le opere del periodo ellenistico si differenziano per la rappresentazione di scene di dolore e movimento, con atteggiamenti teatrali, a differenza della bellezza imperturbabile e dell'immobilità delle opere classiche.