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Concetti Chiave

  • La scultura greca del VII° secolo inizia ad integrarsi con l'architettura, per poi affermarsi come disciplina indipendente.
  • Le forme scultoree diventano autonome, non vincolate agli spazi architettonici, esprimendo una nuova libertà creativa.
  • L'uomo diviene centrale nei soggetti scultorei, simboleggiando la misura della realtà e subendo un processo di umanizzazione e divinizzazione.
  • La rappresentazione umana mira a idealizzare la bellezza attraverso la mimesi, selezionando le parti migliori della natura.
  • Figure come "kore" e "kourus" celebrano la giovinezza, vista come apice di sviluppo fisico e perfezione nella vita umana.

Indice

  1. Evoluzione della scultura greca
  2. Raffigurazione dell'essere umano

Evoluzione della scultura greca

A partire dal VII° secolo la scultura greca cominciò ad interagisce anche poi con l’architettura e successivamente riuscì a diventare finalmente indipendente come disciplina:

• Nella forma, che cominciò a non dipendere più dagli spazi architettonici;

• Nei soggetti, uomo in cui si evidenzia la dimensione umana, diventa lo strumento di misura della realtà, nella cultura greca avviene un’umanizzazione e una divinizzazione;

Raffigurazione dell'essere umano

Lo scopo di raffigurare l’essere umano è mettere in scena la sua bellezza, imitando la natura attraverso la mimesi utilizzando la ragione, il risultato è una forma di idealizzazione della bellezza umana: imitare la natura selezionando infatti le parti migliori, si arriva ad una forma di bellezza superiore che accade grazie all’intelligenza di artisti. In particolare della donna [“kore”] e dell’uomo [“kourus”] viene rappresentata la giovinezza, in quanto momento specifico della vita umana di massima maturità, in cui si raggiunge il proprio massimo sviluppo fisico e quindi anche perfezione.

Domande e risposte