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Concetti Chiave

  • La pittura romana si divide in quattro stili distinti, principalmente rappresentati da affreschi, poiché la pittura su tela è andata perduta.
  • Il primo stile, detto ad incrostazione, imitava lastre di marmo pregiate con stucco colorato, come nella Casa di Sallustio a Pompei.
  • Il secondo stile si concentrava sull'architettura in prospettiva, creando illusioni di strutture realistiche, esemplificate nella Villa di Poppea a Oplontis.
  • Il terzo stile, ornamentale, presentava architetture impossibili e motivi mitologici, come negli affreschi di Villa Arianna.
  • Il quarto stile, simile al secondo ma più fantasioso, era caratterizzato da opere teatrali dipinte con tocchi veloci di colore.

Indice

  1. La pittura trionfale romana
  2. Tecniche e stili della pittura romana
  3. Stili architettonici e ornamentali

La pittura trionfale romana

Il primo genere in assoluto della pittura romana era quella trionfale ossia che raffigurava le imprese vittoriose dei guerrieri. Oggi ci sono arrivate solamente testimonianze di affresco dato che la pittura su tela è andata completamente persa. La maggior parte delle testimonianze si trovano a Pompei ed Ercolano.

Erano due i pittori a lavorarci ossia il pictor parietarius che faceva delle linee generali del disegno sul muro ed il pictor imaginarius che ideava l’intera composizione.

Tecniche e stili della pittura romana

La pittura romana poteva essere divisa in 4 stili (non correnti artistiche ma semplici schemi).

È lo stile ad incrostazione o strutturale, si imitava un rivestimento di lastre di marmo pregiate ottenuto grazie alla modellazione dello stucco che veniva successivamente colorato. Un esempio è la Casa di Sallustio a Pompei. Questo stile veniva utilizzato quando i signori non potevano permettersi una ricopertura in marmo.

Stili architettonici e ornamentali

È lo stile dell’architettura in prospettiva infatti venivano raffigurate delle strutture architettoniche sempre credibili in prospettiva. Un esempio è la Villa di Poppea a Oplontis che raffigurava una struttura con colonne tuscaniche e corinzie.

Viene utilizzato soprattutto a stile ornamentale infatti raffigura opere architettoniche dall’impossibile equilibrio, colonne esili che sorreggono timpani floreali, paesaggio di pura finzione oppure figure mitologiche, un esempio sono gli affreschi di villa Arianna nella quale si trovano 4 figurette mitologiche che raffigurano Flora, Leda su sfondo verde e Medea e Artemide su sfondo blu.

Molto simile al 2° stile, questa volta però le opere architettoniche raffigurate sono sempre più fantasiose e teatrali. Di solito le pitture di questo stile venivano fatte con velocissimi tocchi di colore infatti venivano dipinte a “macchia”.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il primo genere della pittura romana e dove si trovano le principali testimonianze?
  2. Il primo genere della pittura romana era quella trionfale, che raffigurava le imprese vittoriose dei guerrieri. Le principali testimonianze si trovano a Pompei ed Ercolano.

  3. Quali erano i ruoli dei pittori nella pittura romana e come veniva suddivisa?
  4. I pittori erano il pictor parietarius, che tracciava le linee generali sul muro, e il pictor imaginarius, che ideava l'intera composizione. La pittura romana era suddivisa in 4 stili, non correnti artistiche ma semplici schemi.

  5. Quali sono le caratteristiche dello stile architettonico in prospettiva nella pittura romana?
  6. Lo stile architettonico in prospettiva raffigurava strutture architettoniche credibili in prospettiva, come nella Villa di Poppea a Oplontis, che mostrava colonne tuscaniche e corinzie.

Domande e risposte