Roberta.r
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Concetti Chiave

  • I Romani inizialmente consideravano l'arte e la filosofia come perdite di tempo, ma cambiarono idea dopo la conquista della Grecia, riconoscendo l'arte come mezzo per tramandare la grandezza di Roma.
  • L'architettura romana si distingue per l'uso dell'arco e della volta, permettendo la copertura di grandi spazi, in contrasto con il sistema trilitico greco.
  • Gli archi romani, composti da conci, presentano vari tipi tra cui a tutto sesto, zoppo, a sesto acuto e ribassato, mentre le volte includono a botte, anulare e a crociera.
  • I Romani utilizzavano diversi metodi di costruzione muraria, noti come "opus", tra cui opus incertum, opus latericium, opus testaceum, opus spicatum, opus caementicium e opus reticulatum.
  • L'innovazione romana del calcestruzzo, noto come opus caementicium, era una miscela di malta e pozzolana che conferiva resistenza e leggerezza alle strutture.

Indice

  1. L'iniziale disinteresse romano per
  2. L'influenza greca sull'arte romana
  3. Dettagli tecnici sull'arco romano
  4. Le volte romane e il loro
  5. La cupola romana e il suo
  6. Tipologie di opus e loro

L'iniziale disinteresse romano per

Inizialmente i Romani ritenevano l'arte e la filosofia perdite di tempo.

Conquistando i vari territori e venendo a contatto con altri popoli, i Romani si abituarono ad un rapporto costante con l'arte: tutto ciò che era ritenuto di valore veniva ammassato nei templi romani e nelle abitazioni dei patrizi.

L'influenza greca sull'arte romana

Tuttavia essi si ricredettero quando, conquistando la Grecia, si disse che l'arte servisse a tramandare la grandezza di Roma ai posteri.
A differenza dell'architettura greca, basata sul l'architrave poggiato sui piedritti (sistema trilitico), quella romana si basa sull'arco e la volta (che permette di coprire grandi spazi).

Dettagli tecnici sull'arco romano

L'arco è composto da conci (pietre sagomate o mattoni di forma troncopiramidale): quello situato nella parte più alta dell'arco è detto concio di chiave, mentre il piano da cui si comincia a costruire l'arco è il piano d'imposta. I conci sono separati da linee dette giunti. Le linee che delimitano in alto e in basso l'arco sono l'estradosso e l'intradosso, mentre la parte visibile all'esterno è l'archivolto. L'arco può essere:

-a tutto sesto (uguale raggio in tutta la sua ampiezza);

-zoppo (ha un solo piedritto e non è completo in tutte le sue parti);

-a sesto acuto (dato dall'intersezione di due archi di raggio diverso che formano un vertice);

-ribassato, o scemo (il diametro che l'ha generato è maggiore di quello attuale).

Le volte romane e il loro

I Romani coprivano gli ambienti con le volte, composte da tanti conci affiancati che scaricano tutto il peso alle imposte. Le volte venivano costruite con il calcestruzzo. La volta può essere:

-a botte (impiegata per coprire spazi rettangolari o quadrati), generata da un arco a tutto sesto (direttrice) che scorre lungo due rette parallele (generatrici);

-anulare, un particolare tipo di volta a botte che copre lo spazio tra due pareti semicircolari;

-a crociera, data dall'intersezione perpendicolare di due volte a botte.

La cupola romana e il suo

Infine abbiamo la CUPOLA, anch'essa in calcestruzzo, che si genera facendo ruotare un semicerchio attorno ad un'asse. La cupola poggia su un tamburo (un elemento poligonale).
Il metodo di costruzione dei Romani si basava sugli opus. Anche in questo caso, abbiamo vari tipi di opus.

Tipologie di opus e loro

Opus incertum: muro realizzato a secco con pietre di diverse dimensioni.

Opus latericium: muro realizzato con mattoni crudi.

Opus testaceum: i mattoni sono cotti nelle fornaci (ricordiamo che i mattoni sono nati con i Sumeri); l'argilla è lavorata con la paglia perché nei forni la paglia brucia e ciò conferisce una certa leggerezza e inoltre consente di climatizzare gli ambienti.

Opus spicatum (o a lisca di pesce): i mattoni sono inclinati di 45 gradi dal piano orizzontale, in modo alternato a destra e sinistra.

Opus caementicium: i Romani hanno scoperto il calcestruzzo (malta, ovvero calce+acqua, mescolata alla pozzolana, una sabbia di origine vulcanica).

Opus reticulatum: muro formato da due pareti realizzate con pietre piramidali a base inclinata di 45 gradi e con i vertici rivolti verso l'interno delle pareti.

Opus mixtum: quando nello stesso lavoro sono raggruppati vari tipi di muratura.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'iniziale percezione dei Romani riguardo all'arte?
  2. I Romani inizialmente consideravano l'arte e la filosofia come perdite di tempo, ma cambiarono opinione dopo aver conquistato la Grecia, riconoscendo l'arte come un mezzo per tramandare la grandezza di Roma.

  3. Quali sono le principali differenze tra l'architettura greca e quella romana?
  4. L'architettura greca si basava sul sistema trilitico, mentre quella romana utilizzava l'arco e la volta, permettendo di coprire grandi spazi.

  5. Quali sono i diversi tipi di archi utilizzati dai Romani?
  6. I Romani utilizzavano vari tipi di archi, tra cui l'arco a tutto sesto, zoppo, a sesto acuto e ribassato o scemo.

  7. Come venivano costruite le volte dai Romani e quali tipi esistevano?
  8. Le volte romane erano costruite con conci affiancati e calcestruzzo, e includevano la volta a botte, anulare e a crociera.

  9. Quali erano i principali metodi di costruzione muraria utilizzati dai Romani?
  10. I Romani utilizzavano diversi metodi di costruzione muraria, come l'opus incertum, latericium, testaceum, spicatum, caementicium, reticulatum e mixtum.

Domande e risposte