Concetti Chiave
- Il Doriforo, conosciuto come il portatore di lancia, è il soggetto principale dell'opera di Policleto.
- Le proporzioni del corpo nel Doriforo mostrano un equilibrio tra parti opposte, con un movimento dinamico e bilanciato.
- L'opera utilizza uno schema contrapposto, evidenziato dalla posizione del corpo e degli arti che creano un chiasmo.
- Policleto ha studiato le proporzioni umane in dettaglio, risolvendo il dilemma tra rappresentazione dinamica e statica.
- Il Canone di Policleto stabilisce che ogni parte del corpo deve essere proporzionata, con la testa rappresentata come 1/8 del corpo.
1.Il braccio destro scivola in posizione di riposo sul fianco, mentre il sinistro è piegato nell’atto di reggere la lancia. La testa, che presenta una capigliatura leggermente sbalzata è inclinata e rivolta verso destra.
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Raffigurazione:
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[h2]Raffigurazione del doriforo[/h2]
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Soggetto della raffigurazione è il [b]Doriforo[/b], letteralmente, il portatore di lancia.
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2.
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Caratteristiche stilistiche:
Nell’opera la [b]proporzione[/b] tra le varie parti del corpo evidenzia il senso della misura: ogni parte trova un equilibrio nella parte opposta e corrispondente. L’atleta, colto durante il movimento, è rappresentato ben appoggiato sulla [b]gamba destra[/b] (gamba portante), mentre la [b]gamba sinistra[/b] è piegata e spostata all’indietro; il bacino, a destra, si solleva dalla parte della gamba portante e si abbassa sul lato opposto. Il busto si inclina leggermente a destra e si tende a sinistra.
Quindi le parti in tensione e quelle in riposo si corrispondono in uno schema contrapposto (chiasmo), dalla lettera Χ dell’alfabeto.
3.
Caratteristiche compositive:
Caratteristiche compositive e il canone
L’artista studiò approfonditamente le proporzioni del corpo umano ed affrontò la principale questione che gli scultori del V secolo si ponevano: se privilegiare il movimento della scrittura o la sua rappresentazione statica. Egli risolse il problema con statue dotate di un forte senso del movimento e raffigurate con la massima cura per la loro forma nella condizione statica. Policleto raccolse i suoi studi in un trattato, il Canone, secondo il quale ogni elemento del corpo doveva essere rappresentato in proporzione con gli altri. La testa, per esempio, doveva essere 1/8 dell’intero corpo: questo doveva essere inscrivibile nelle figure geometriche che suggeriscono l’idea di perfezione, cioè il cerchio e il quadrato.