-dille-
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Concetti Chiave

  • Le pitture egizie seguivano regole fisse, usando un canone per creare immagini esteticamente perfette.
  • I muri venivano preparati con calce e le figure disegnate su una griglia con linee distanziate di un pugno di mano.
  • Le pitture rappresentavano scene rituali o quotidiane, evitando episodi di potere come la guerra.
  • I soggetti dovevano apparire completi e di profilo, con un volto di profilo e un occhio frontale.
  • Le immagini risultavano bidimensionali e piatte, con pigmenti mescolati ad acqua e un collante naturale.

Indice

  1. Regole artistiche delle piramidi
  2. Tecniche di rappresentazione

Regole artistiche delle piramidi

Come nelle piramidi egizie, ci sono delle regole attuate una volta per sempre, quindi sono molto simili, viene infatti usato il canone, ovvero l’insieme delle leggi grafiche per creare un’immagine esteticamente perfetta:

1. Il posizionamento, il muro veniva ricalcato con la calce per poi tracciare una linea orizzontale e il soggetto doveva essere contenuto in una griglia, con ogni retta distante un pugno di mano dall’altra;

2. Il tema, scene rituali o quotidiane, come pranzi e banchetti, non ci sono scene di potere come la guerra perché secondo loro gli episodi della quotidianità mostravano la propria ricchezza;

3.

Tecniche di rappresentazione

Il soggetto, doveva essere raffigurato per intero e la sua posizione doveva dare l’impressione di completezza, generalmente di lato perché il volto doveva sempre essere di profilo, in questo modo infatti si ha un’immagine completa.

Per lo stesso principio, l’occhio aveva un’angolazione frontale come le spalle, mentre sia le braccia che le gambe laterale;

L’immagine in questo modo risultava piatta e bidimensionale, i pigmenti venivano mischiati con l’acqua quindi erano più liquidi con un collante a base di lattice o albume di uovo.

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