Anna Rainoldi
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Concetti Chiave

  • La pittura romana ha subito un'evoluzione significativa, influenzata dai modelli greci, come evidente a Pompei e Ercolano.
  • L'affresco era la tecnica principale, mentre l'encausto era usato per rifiniture, aumentando la brillantezza delle pitture.
  • Quattro stili principali caratterizzano la pittura romana: "a incrostazione", "architettonico", "ornamentale" e "dell'illusionismo prospettico".
  • Lo stile "architettonico" utilizza il trompe-l’oeil per creare prospettive illusorie e megalografie, mentre lo stile "ornamentale" si concentra su simmetria e paesaggi.
  • Le pitture del Fayum, trovate in Egitto, mostrano un realismo eccezionale nei ritratti su tavole a encausto, riflettendo la ritrattistica romana.

Indice

  1. Evoluzione artistica a Pompei e Ercolano
  2. Stile a incrostazione
  3. Stile architettonico
  4. Stile ornamentale
  5. Stile dell'illusionismo prospettico
  6. Pitture del Fayum

Evoluzione artistica a Pompei e Ercolano

Evoluzione nel corso dei secoli come si riscontra a Pompei e Ercolano; influenza di motivi in modelli greci
Utilizzo dell’affresco; encausto in pitture da tavola ma non in decorazioni parietali se non nelle rifiniture per effetto protettivo e aumento di brillantezza

Divisione in 4 stili indicativi in quanto semplificazione moderna; tendono a mescolarsi soprattutto nelle fasi di transizione e a seconda degli spazi a cui i dipinti erano destinati

Stile a incrostazione

-Stile “a incrostazione” tra III e I secolo a.C., le decorazioni sfruttano l’effetto materico dello stucco imitando i preziosi rivestimenti in marmo; muri mascherati da marmi colorati su fasce sovrapposte composte da uno zoccolo, specchiature marmoree e la cornice, genere che deriva da esempi ellenistici

Stile architettonico

-Stile “architettonico”, intono al I secolo a.C., simula false aperture prospettiche con spazi aggiuntivi immaginati oltre quello reale; immense potenzialità del trompe-l’oeil prolungando lo spazio reale tramite più punti di vista; comparsa di finti quadri alle pareti creando una pinacoteca ideale; presenza di megalografie ossia decorazioni narrative di dimensioni monumentali con personaggi scultorei che in ambienti chiusi producono lo stesso effetto delle statue

Stile ornamentale

-Stile “ornamentale” o “della parete reale” coincide con l’età augustea come si nota dai molti riferimenti, pittura distesa in modo compatto su fasce omogenee, riquadri con temi narrativi e paesaggistici con particolare attenzione al paesaggio; prevale la simmetria con elementi distribuiti in maniera rigorosa in spazi geometrici; elevato livello culturale e gusto eclettico; superfici (riquadri a fondo bianco derivate dalla pittura vascolare) inventate dai romani e molto utilizzate grazie alla loro riproducibilità come si nota dalla diffusione dello stile in tutto l’impero; silhouette dei personaggi delineata con poche pennellate, leggerezza figurativa e tematica contrapposta alla solidità delle precedenti megalografie

Stile dell'illusionismo prospettico

-Stile “dell’illusionismo prospettico”, ripresa di aspetti del terzo tipo portati all’eccesso con elementi architettonici quasi inconsistenti combinati con aperture prospettiche ed elementi scenografici rivolti al mondo del sogno; alternarsi di finte finestre su spazi immaginari, pannelli narrativi e oggetti adagiati su ripiani illusori porta all’annullamento della parete reale sovrapponendo piani mobili; si pone al centro il costante divenire e la curiosità suscitata; divenuto senza dubbio famoso grazie al suo impego nella Domus Aurea edificata su volere di Nerone nel I secolo d.C.

Pitture del Fayum

Pitture del Fayum rinvenute nell’omonima regione dell’Alto Egitto, particolare produzione di sepolture ornate con dipinti su tavole a encausto, eccezionale realismo soprattutto negli sguardi; le tavole erano poste in corrispondenza del volto del defunto, avvolte tra le bende applicate durante la mummificazione; produzione eterogenea dal punto di vista qualitativo, testimonianza della ritrattistica pittorica romana

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche dello stile "a incrostazione" nella pittura romana?
  2. Lo stile "a incrostazione", tra il III e I secolo a.C., utilizza lo stucco per imitare i rivestimenti in marmo, creando l'effetto di marmi colorati su fasce sovrapposte, derivato da esempi ellenistici.

  3. In che modo lo stile "architettonico" si distingue dagli altri stili pittorici romani?
  4. Lo stile "architettonico", intorno al I secolo a.C., si distingue per l'uso del trompe-l'oeil, simulando aperture prospettiche e creando l'illusione di spazi aggiuntivi, con finti quadri e megalografie che producono effetti monumentali.

  5. Come si caratterizza lo stile "ornamentale" o "della parete reale" durante l'età augustea?
  6. Lo stile "ornamentale" si caratterizza per la pittura compatta su fasce omogenee, con riquadri narrativi e paesaggistici, simmetria rigorosa e un elevato livello culturale, diffuso in tutto l'impero grazie alla sua riproducibilità.

  7. Qual è l'importanza delle pitture del Fayum nella ritrattistica romana?
  8. Le pitture del Fayum, rinvenute in Alto Egitto, sono importanti per il loro eccezionale realismo, soprattutto negli sguardi, e testimoniano la ritrattistica pittorica romana, essendo utilizzate nelle sepolture per rappresentare il volto del defunto.

Domande e risposte