Concetti Chiave
- La pittura romana ha subito un'evoluzione significativa, influenzata dai modelli greci, come evidente a Pompei e Ercolano.
- L'affresco era la tecnica principale, mentre l'encausto era usato per rifiniture, aumentando la brillantezza delle pitture.
- Quattro stili principali caratterizzano la pittura romana: "a incrostazione", "architettonico", "ornamentale" e "dell'illusionismo prospettico".
- Lo stile "architettonico" utilizza il trompe-l’oeil per creare prospettive illusorie e megalografie, mentre lo stile "ornamentale" si concentra su simmetria e paesaggi.
- Le pitture del Fayum, trovate in Egitto, mostrano un realismo eccezionale nei ritratti su tavole a encausto, riflettendo la ritrattistica romana.
Indice
Evoluzione artistica a Pompei e Ercolano
Evoluzione nel corso dei secoli come si riscontra a Pompei e Ercolano; influenza di motivi in modelli greci
Utilizzo dell’affresco; encausto in pitture da tavola ma non in decorazioni parietali se non nelle rifiniture per effetto protettivo e aumento di brillantezza
Divisione in 4 stili indicativi in quanto semplificazione moderna; tendono a mescolarsi soprattutto nelle fasi di transizione e a seconda degli spazi a cui i dipinti erano destinati
Stile a incrostazione
-Stile “a incrostazione” tra III e I secolo a.C., le decorazioni sfruttano l’effetto materico dello stucco imitando i preziosi rivestimenti in marmo; muri mascherati da marmi colorati su fasce sovrapposte composte da uno zoccolo, specchiature marmoree e la cornice, genere che deriva da esempi ellenistici
Stile architettonico
-Stile “architettonico”, intono al I secolo a.C., simula false aperture prospettiche con spazi aggiuntivi immaginati oltre quello reale; immense potenzialità del trompe-l’oeil prolungando lo spazio reale tramite più punti di vista; comparsa di finti quadri alle pareti creando una pinacoteca ideale; presenza di megalografie ossia decorazioni narrative di dimensioni monumentali con personaggi scultorei che in ambienti chiusi producono lo stesso effetto delle statue
Stile ornamentale
-Stile “ornamentale” o “della parete reale” coincide con l’età augustea come si nota dai molti riferimenti, pittura distesa in modo compatto su fasce omogenee, riquadri con temi narrativi e paesaggistici con particolare attenzione al paesaggio; prevale la simmetria con elementi distribuiti in maniera rigorosa in spazi geometrici; elevato livello culturale e gusto eclettico; superfici (riquadri a fondo bianco derivate dalla pittura vascolare) inventate dai romani e molto utilizzate grazie alla loro riproducibilità come si nota dalla diffusione dello stile in tutto l’impero; silhouette dei personaggi delineata con poche pennellate, leggerezza figurativa e tematica contrapposta alla solidità delle precedenti megalografie
Stile dell'illusionismo prospettico
-Stile “dell’illusionismo prospettico”, ripresa di aspetti del terzo tipo portati all’eccesso con elementi architettonici quasi inconsistenti combinati con aperture prospettiche ed elementi scenografici rivolti al mondo del sogno; alternarsi di finte finestre su spazi immaginari, pannelli narrativi e oggetti adagiati su ripiani illusori porta all’annullamento della parete reale sovrapponendo piani mobili; si pone al centro il costante divenire e la curiosità suscitata; divenuto senza dubbio famoso grazie al suo impego nella Domus Aurea edificata su volere di Nerone nel I secolo d.C.
Pitture del Fayum
Pitture del Fayum rinvenute nell’omonima regione dell’Alto Egitto, particolare produzione di sepolture ornate con dipinti su tavole a encausto, eccezionale realismo soprattutto negli sguardi; le tavole erano poste in corrispondenza del volto del defunto, avvolte tra le bende applicate durante la mummificazione; produzione eterogenea dal punto di vista qualitativo, testimonianza della ritrattistica pittorica romana
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali caratteristiche dello stile "a incrostazione" nella pittura romana?
- In che modo lo stile "architettonico" si distingue dagli altri stili pittorici romani?
- Come si caratterizza lo stile "ornamentale" o "della parete reale" durante l'età augustea?
- Qual è l'importanza delle pitture del Fayum nella ritrattistica romana?
Lo stile "a incrostazione", tra il III e I secolo a.C., utilizza lo stucco per imitare i rivestimenti in marmo, creando l'effetto di marmi colorati su fasce sovrapposte, derivato da esempi ellenistici.
Lo stile "architettonico", intorno al I secolo a.C., si distingue per l'uso del trompe-l'oeil, simulando aperture prospettiche e creando l'illusione di spazi aggiuntivi, con finti quadri e megalografie che producono effetti monumentali.
Lo stile "ornamentale" si caratterizza per la pittura compatta su fasce omogenee, con riquadri narrativi e paesaggistici, simmetria rigorosa e un elevato livello culturale, diffuso in tutto l'impero grazie alla sua riproducibilità.
Le pitture del Fayum, rinvenute in Alto Egitto, sono importanti per il loro eccezionale realismo, soprattutto negli sguardi, e testimoniano la ritrattistica pittorica romana, essendo utilizzate nelle sepolture per rappresentare il volto del defunto.