Concetti Chiave
- Exechias, attivo tra il 545 e il 530 a.C., è noto per le sue rappresentazioni originali di soggetti mitologici, spesso evitando schemi iconografici convenzionali.
- Sull'anfora con Aiace, l'artista rappresenta un ritratto psicologico dell'eroe, evidenziando l'orgoglio e la forza con una composizione essenziale e dettagli minimi.
- La scena di Aiace in procinto di suicidarsi è caratterizzata da un uso simbolico degli elementi, come la palma e la posizione della spada, per evocare tensione e sacrificio.
- Nell'anfora con Achille e Aiace che giocano a dadi, Exechias cattura un momento di pausa dai combattimenti, con dettagli precisi che sottolineano le differenze tra i due eroi.
- Exechias è riconosciuto anche per la sua abilità nel disegno, come dimostrano la raffinatezza e la precisione nei dettagli delle barbe e delle vesti, offrendo un'idea di come doveva apparire la grande pittura dell'epoca arcaica.
L'arte di Exechias
L'artista Exechias, attivo tra il 545 e il 530 a.C. è celebre per le originali raffigurazioni di soggetti mitologici.
Intorno al 540 a.C., Exechias raffigurò su un'elegante anfora Aice che si prepara al suicidio, usando la tecnica a figure nere. Secondo il mito, l'eroe si uccise per l'umiliazione di aver fallito nella sua vendetta contro i capi greci della guerra di Troia, che avevano donato le armi di Achille a Odisseo, anziché a lui.
La rappresentazione di Aiace
Exechias, che preferiva non seguire schemi iconografici prestabiliti, evita il momento cruento del suicidio e preferisce creare un ritratto psicologico dell'eroe, rappresentandolo da solo in uno spazio aperto, con una palma che rimanda all'ambiente esotico troiano. Aiace si è spogliato delle sue armi e si è inginocchiato per piantare in verticale l'elsa della spada su cui si lascerà cadere. La benda che porta sul capo evoca il sacrificio, mentre una ruga sulla fronte mostra l'estrema tensione del momento. Exechias è riuscito a esprimere l'orgoglio e la forza di Aiace con pochi particolari e una composizione essenziale, in cui tutto evoca la concentrazione fisica e mentale dell'eroe che sa di non avere alternative al suicidio.
Achille e Aiace a dadi
Un altro caso esemplare di tecnica a figure nere è rappresentato dall'anfora raffigurante Achille e Aiace che giocano a dadi in una pausa dei combattimenti sotto le mura di Troia.
L'artista ha scelto un momento ben preciso dell'azione, intorno alla quale convergono tutti gli elementi, anche quelli di contorno: gli eroi hanno gettato i dadi e ciascuno grida il numero ottenuto, scritto come un fumetto intorno alla scena. Achille e Aiace sembrano lontanissimi dai rispettivi destini di morte, ben noti invece agli acquirenti del vaso. La composizione è costruita sulla ripetizione dello stesso gesto da parte dei due protagonisti, con poche varianti: l'elmo di Aiace è appoggiato allo scudo mentre Achille lo indossa ancora, Aiace è più curvo, la lancia di Achille è più inclinata. Exechias è anche un eccezionale disegnatore, come mostrano la raffinatezza e la precisione nella resa delle barbe e delle vesti. Le sue opere sono le uniche di età arcaica che possono dare un'idea di come doveva essere la grande pittura.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Exechias nella rappresentazione di Aiace sull'anfora?
- Come viene rappresentata la scena di Achille e Aiace che giocano a dadi?
- Qual è la tecnica utilizzata da Exechias nelle sue opere e cosa la rende unica?
Exechias evita il momento cruento del suicidio di Aiace e preferisce creare un ritratto psicologico dell'eroe, rappresentandolo da solo in uno spazio aperto, con dettagli che evocano la tensione e la concentrazione fisica e mentale dell'eroe.
La scena è costruita sulla ripetizione dello stesso gesto da parte dei due protagonisti, con varianti minime, e include dettagli come i numeri gridati dai personaggi, scritti come un fumetto intorno alla scena, mostrando la maestria di Exechias nel disegno.
Exechias utilizza la tecnica a figure nere, caratterizzata da raffinatezza e precisione nei dettagli, come nelle barbe e nelle vesti, rendendo le sue opere uniche e rappresentative della grande pittura dell'età arcaica.
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